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Minosse, Di Marco e PD: bruciate?

4 minuti

Lettera aperta con preghiera di risposta.
Sulla gestione dei rifiuti e sul problema dell’inceneritore la posizione del Pd resta quanto mai ambigua e sfuggente. Ad oggi niente di nuovo rispetto alla situazione emersa durante il consiglio provinciale del primo marzo scorso che ha visto il PD astenersi sull’o.d.g. che mirava a bloccare i termovalorizzatori e a promuovere il ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti sulla scia di Vedelago.

Un’astensione immotivata, condita da assenze inspiegabili da parte di numerosi consiglieri. D’altra parte anche a livello nazionale il PD, su certe questioni, è una specie di Giano bifronte.           
Da un lato c’è il volto dell’ex presidente della Provincia  di Taranto Gianni Florido, arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente Svenduto” con l’accusa di pesanti collusioni con l’Ilva, l’azienda che da decenni semina morte e malattie in una città di 200.000 abitanti, dall’altro c’è invece l’immagine  di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica un piccolo comune del Cilento, ucciso per essersi opposto a un inqualificabile scempio ambientale. Un amministratore troppo frettolosamente dimenticato forse perché simbolo di una sinistra che ritiene ancora la difesa dell’ambiente e della salute pubblica un impegno inderogabile e non negoziabile.

A questo punto è doveroso chiedere al Pd teramano e ai due contendenti alla segreteria provinciale Gabriele Minosse e Vincenzo Di Marco da che parte stanno: con Florido o con la memoria di Vassallo?
A pochi mesi da nuove elezioni un partito che rappresenta migliaia di cittadini e che ambisce a governare la regione ha il dovere e l’obbligo morale di dare alla collettività risposte chiare e inequivocabili, senza più mimetizzarsi nel comodo rifugio delle astensioni e delle assenze strategiche o, peggio ancora, nell’avvilente indecisionismo che, giorno dopo giorno, sta “qualificando” il governo delle larghe intese Letta.

I recenti provvedimenti per legalizzare le doppie poltrone dei sindaci, per estendere gli ammortizzatori sociali ai dipendenti-parenti di partito, per incassare i 91 milioni di euro di rimborsi elettorali, bruciano come il sale sulla carne viva dei milioni di disoccupati e delle migliaia di esodati.                                                                                     

Faccia sapere il PD nostrano, una volta per tutte, cominciando dall’attualissimo problema dell’inceneritore, da che parte sta, se è favorevole a una struttura che comporterà distribuzione di soldi pubblici a ristretti, per usare un eufemismo, soggetti privati e al contempo gravissimi rischi per la salute dei teramani come ampiamente dimostrato da autorevoli indagini, o se è contro schierandosi finalmente dalla parte di chi ha a cuore la tutela di valori irrinunciabili per la collettività ed una visione di sviluppo della nostra terra incentrata sulla sua bellezza e sulle sue straordinarie qualità paesaggistiche.
    
Al punto in cui siamo arrivati nessuno può più permettersi, per il rispetto che si deve a tutti i cittadini, di restare in silenzio tattico o di fare l’equilibrista. Tenere i piedi in due staffe, o su due sedie, può rivelarsi molto rischioso.

Riccardo Mercante
 

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Commenti

Mi chiedevo: come pensa Mercante di innescare cicli virtuosi per la gestione dei rifiuti, se l'Abruzzo non è in grado di fare la raccolta differenziata? Sono la prima a sostenere che la politica sostenibile è il migliore dei mondi possibili, ma non bisogna dimenticare che IN ITALIA (e l' Abruzzo è in Italia), non c'è cultura per realizzare una gestione a totale carico del RICICLO e del RIUSO, che ribadisco sarebbero al top di ogni alternativa. Se gentilmente mi spiega qual è il suo piano d'azione IN PRATICA, ovvero come pensa di realizzare un progetto del genere, sono la prima a sostenerLa. Se invece restano belle parole, la ringrazio per averci fatto sognare. Vorrà dire che al posto di "sognare l'America" sogneremo le discariche.

con un cenrodestra allo sbando a livello nazionale e a ricaduta livello, locale(come giusto che sia)il centrosinistra si appresta a governare con il peggio della vecchia nomenclatura e il peggio della vecchia cultura spartitoria degli ultimi 40 anni, ancora rappresentati da uomini e donne che interpretano la politica come veicolo di potere e contenuti da anni 60,quale futuro x le imprese, x le attività e i cittadini che vivono scommetendo nel quotidiano con le loro risorse oramai esaurite....
nella regione Abruzzo nel 2000 venne approvata la legge N. 83 relativa allo smaltimento dei rifiuti che non prevedeva il ricorso a inceneritori e similari, cioè la distruzione di risorse, considerando il rifiuto come materia prima secondaria, utilizzando altre risorse preziose, cioè acqua, energia e non solo... nel dicembre 2007, il consiglio regionale approvò una nuova legge sui rifiuti, in cui si prevedeva l'eventuale ricorso all'utilizzo di inceneritori, nel caso si fosse superata la percentuale regionale di raccolta differenziata del 40%... insomma, la cultura liberista non ha mai abbandonato l'obiettivo di costruire un mostruoso termovalorizzatore nella vallata del Vomano?... ci avevano provato prima a Colleranesco, poi a Montorio e quindi a Teramo con la costruzione della turbogas, un mostro energetico di 900 megawatt... le eccezionali sollevazioni popolari e un gruppo determinato di donne e uomini veri del centro-sinistra del 2005/2006 fecero fallire questi... progetti di ... stravolgimento del nostro territorio a vocazione agricola di qualità... Vedelago... Capannori... come coperture per arrivare ad una rivincita bipartisan più ottusamente iperliberista... non servono esempi, parole, ma fatti concreti come , per esempio l'ecocentro di Pineto, che potrebbe diventare un progetto pilota se fosse gestito per arrivare ad una vera e propria piattaforma ecologica che preveda il completamento dell'intero ciclo dei rifiuti con annesso l'impianto TMB a freddo per recuperare non il 40/50% , ma il 90/95% dei rifiuti se si sceglie, almeno in quello che è rimasto del centro-sinistra e della "sua" cultura politica solidale in difesa dell'uomo e del suo habitat naturale , il binomio economico costi-benefici, alternativo al binomio costi-ricavi, che privilegia il solo profitto contro l'uomo e l'ambiente...
Leggevo la replica della signora Susanna che non mi trova particolarmente d'accordo, sopratutto sulla raccolta differenziata. E' palese e sotto gli occhi della popolazione abruzzese che la raccolta differenziata non vogliono farcela fare e non che non la sappiamo fare. Evidentemente deve guadagnarci qualcuno e non il popolo abruzzese, popolazione, che pur di risparmiare qualcosa sulle varie tasse ed imposte sempre più salate, sarebbe disposta a portare essa stessa il proprio rifiuto e differenziato nei centri di stoccaggio o raccolta se ce ne fossero a disposizione. L'importante è iniziare e qualche isola si comincia a vedere in Italia ed in Abruzzo. Mi piacerebbe sapere oltre al piano di azione di chi ha scritto l'articolo, è sempre un bene informarsi dettagliatamente, anche la sua alternativa signora Susanna, è palese che ne ha una personale. Si al riciclo e si al riuso........è tempo di cambiare.
Caro Antonio credo sinceramente che i cittadini e i lettori siano più interessati alla visione del partito democratico e dei suoi prossimi segretari provinciali piuttosto che alla mia, preso atto naturalmente di quelle già conosciute del PDL da sempre apologeta degli inceneritori e del M5S contrario. Comunque in attesa che i due esponenti politici ci degnino di una risposta ti invito a leggere con attenzione l' o.d.g. "rifiuti zero", dormiente nei cassetti della provincia, che prevede tra i vari piani d'azione anche la promozione culturale di una corretta gestione del rifiuto. Il discorso sull'incapacità dei nostri amministratori, è molto articolato e richiede un lungo approfondimento che ci porterebbe fuori dall’oggetto di discussione. In estrema sintesi ci dovremmo chiedere se l'immobilismo e l’indecisionismo della nostra classe dirigente siano il frutto d’incapacità diffuse, o piuttosto la risultanza di disegni ben orchestrati per creare uno stato di emergenza. Colpa o dolo? Mi riferisco più in generale al concetto del principio dell’emergenza che ormai da eccezione è diventato la norma e il parafulmine che ha consentito e consente tuttora ad una ristretta cerchia di “politici” di drenare risorse pubbliche a fini privati, di deturpare l'ambiente e di farsi gioco delle più elementari basi dello stato di diritto.
Non sono abruzzese e nemmeno molisano, sono pugliese pur sentendomi cittadino del mondo. Leggo con interesse la Vostra discussione circa il prolblema dei R.S.U. è non si scopre l'acqua calda se si dice che i rifiuti sono un problema. La cosa interessante è come si affronta il problema, io ritengo che quando è possibile occorre, anzi si deve affrontare lo stesso con caparbietà e determinazione e risolverlo con la raccolta differenziata (riciclo - riuso) e questa la si può fare in tanti modi, quello maggiormente funzionale è PIU' DIFFERENZI MENO PAGHI e per questo occorre realizzare un'intera filiera che può portare i risultati del (riciclo - riuso) fino al 95%. Bisogna crederci e non limitarsi a dire l'abbruzzo non sa fare la differenziata quindi ok al termovalorizzatore, questa è la logica del profitto che mentre ti crea il problema ha gia messo a punto il business affaristico capitalistico. Con la differenziata - riciclo - riuso si protegge l'ambiente, si riduce la tassazione, si crea occupazione, si fa salute pubblica è si afferma che un'altra vita è possibile, occorre volerla. SFORZATEVI A FARE QUALCOSA DI SINISTRA - DI SINISTRA NON DI SINISTRO......