Salta al contenuto principale

Querele a chi protesta per L'Aquila

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Scrive l'On. Antonio Di Pietro sul suo Blog" Quello di Silvio Berlusconi è un regime che si basa sulla finzione e sulla capacità di ingannare la gente. A questo gli serve il controllo totale sull’informazione e per questo s’infuria tanto quando qualche trasmissione sfugge e gli disubbidisce.
Più si trovano nei guai, più i regimi adoperano le loro armi. Lo ha fatto Gheddafi in Libia con i carri armati e lo fa Berlusconi in Italia con i carri armati mediatici. A noi va un po’ meglio che ai libici: Gheddafi ammazza la gente, Berlusconi uccide “solo” la verità e la giustizia.
Però stavolta, pur di ripetere che tutto va bene, lui e i suoi maggiordomi hanno un po’ esagerato. Mandare un’attrice in televisione, nel programma “Forum” su Canale 5, travestita da cittadina dell’Aquila a raccontare quanto è stato bravo il governo e quanto se la passano bene oggi i terremotati non è stata solo un’offesa contro la verità, ma anche contro la decenza e contro la situazione drammatica in cui si trovano da due anni qui poveracci.
Mi immagino come devono essersi sentiti gli aquilani sentendo questa signora, che non è nemmeno dell’Aquila e che è stata pagata trecento euro, leggere il testo che gli hanno scritto: che tutto va benissimo e che agli sfollati ancora senza casa vivere così “gli fa pure comodo: mangiano, bevono e non pagano niente. Pure io ci vorrei andare”.
Si sono indignati come mi sarei indignato io al posto loro. In tanti hanno protestato sul sito del quotidiano abruzzese www.quotidianoabruzzo.it: diciottomila contatti in due giorni. Come sempre quando le loro bugie vengono scoperte i lacchè di Berlusconi hanno perso la testa. Il capogruppo del Pdl alla camera Cicchitto ha scritto pure lui al sito, per minacciare gli aquilani avvertendo che chi avesse postato “commenti diffamanti sull’operato del governo e di Berlusconi” sarebbe stato querelato alla Polizia postale. Cornuti e pure mazziati!
Fanno così i regimi, in Libia come in Italia. Raccontano bugie, ma se qualcuno osa sbugiardarli passano alle minacce e poi alle punizioni. Fino a che il popolo non si rompe le scatole e, dopo aver ingoiato tutto per un po’, dice basta e li rimanda a casa, come faremo noi con il piccolo Raìs di Arcore",

La risposta della conduttrice di Forum, Rita Dalla Chiesa, è stata disarmante. Dopo aver omaggiato in maniera ossequiosa il Capo della Protezione Civile, Bertolaso, ha difeso l'indifendibile. Un pensiero al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che scriveva" Un amico con cui hai avuto un rapporto di affari, di ufficio, ti dice, come per combinazione: "perché non andiamo a prendere il caffè dai tali". Il nome è illustre. Se io non so che in quella casa l'eroina scorre a fiumi, ci vado e servo da copertura. Ma se io ci vado sapendo, è il segno che potrei avallare con la sola presenza quanto accade.» Altri uomini.

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Ah, ecco da chi ha imparato qualche teramano potente............ da Cicchito....... querelatur nunc et semper et in saecula seculorom. Ma attenti che chi di querela ferisce di querela perisce!
<> Carlo Alberto Dalla Chiesa
"Più si trovano nei guai, più i regimi adoperano le loro armi. Lo ha fatto Gheddafi in Libia con i carri armati e lo fa Berlusconi in Italia con i carri armati mediatici. A noi va un po’ meglio che ai libici: Gheddafi ammazza la gente, Berlusconi uccide “solo” la verità e la giustizia." Sono profondamente d'accordo.