Ospitiamo volentieri una lettera aperta della Flc-Cgil al Magnifico Rettore dell'Unite, Luciano D'Amico.
Parole forti che lasciano presagire un futuro di lotte sindacali e continue attenzioni verso il personale di Unite.
Ma di tutto ciò torneremo a scrivere nelle prossime puntate della nostra inchiesta.
Magnifico Rettore,
scusaci anzitutto per il ritardo con il quale interveniamo sulla questione delle assenze del personale di Unite, ma l’acquisizione e la lettura attenta dei dati ci ha richiesto tempo. I dati in nostro possesso sono stati forniti dall’Area Legale e Personale a seguito di una serie di incontri e sono relativi al numero delle assenze del personale TAB riferite a tutti i permessi previsti sia dal CCNL sia dalle normative di riferimento in godimento al personale medesimo, per il periodo da agosto 2013 a dicembre 2013.
Precisiamo, altresì, che ci siamo assunti la responsabilità di intervenire sulla questione esclusivamente perché nel dialogo con il giornale on-line “I due punti” veniamo tirati in ballo. Su quest’ultimo aspetto tralasciamo qualsiasi considerazione sulle dicerie che pure ci sono state della CGIL come difensore degli assenteisti, e le tralasciamo perché siamo più che certi che non era questo il suo intento.
Detto ciò, dall’analisi dei dati in nostro possesso risulta quanto segue:
- Le modalità di rilevamento dei tassi di assenza e presenza del personale Tecnico – Amministrativo sono compatibili con l’art. 21 comma 1 della legge 18 giugno 2009 n. 69, che obbliga le amministrazioni a pubblicare le informazioni relative ai tassi di assenza e presenza del personale.
- I dati mensili relativi alle percentuali di assenza vengono individuati rapportando il numero dei giorni di assenza complessivi al numero dei giorni lavorativi del mese di riferimento.
- Nel computo delle assenze sono calcolati insieme, in modo indifferenziato, tutti i giorni di mancata presenza lavorativa verificatasi a qualsiasi titolo. Nel dettaglio:
- Ferie e festività soppresse;
- Malattia;
- Malattia per invalidità;
- Infortunio sul lavoro;
- Malattia per grave patologia;
- Day hospital;
- Gravi motivi (giorni);
- Malattia bimbo fino a tre anni;
- Legge 104/92 (giorni);
- Maternità pre parto;
- Maternità post parto;
- 150 ore motivi di studio (giorni);
- Donazione sangue;
- Aspettativa motivi di studio;
- Ispettorato interdizione anticipata;
- Astensione facoltativa 30%;
- Astensione facoltativa 100%;
- Esami e concorsi;
- Permessi sindacali (giorni);
- Congedo ex art. 42;
- Lutto;
- Al calcolo si aggiungono le assenze, fruite in ore e calcolate in giorni. In alcuni casi sono esclusi i recuperi compensativi (ore e giorni), i permessi personali brevi e le missioni (ore e giorni). In altri casi le stesse fattispecie sono incluse. In particolare:
- Permessi personali brevi (ore);
- Recupero compensativo (giorni);
- Recupero compensativo (ore);
- Gravi motivi (ore);
- Legge 104/92 (ad ore);
- 150 ore motivi studio (ad ore);
- Missioni (ore);
- Missioni (a giorni);
- Permessi sindacali orari;
- Assemblee sindacali orari.
Se ne deduce che la rilevazione delle assenze e delle presenze è estremamente minuziosa. Ai fini di questa nota ci è parso utile prendere a riferimento due mesi (ottobre e novembre 2013) rispetto ai quali sono presenti andamenti “normali” del flusso delle assenze e delle presenze. Infatti, nel caso del mese di ottobre del 2013 la percentuale delle giornate di assenza è del 17,17, mentre nel caso del mese di novembre 2013 la percentuale delle giornate di assenza è del 18,00. In definitiva il fenomeno delle assenze che si registra all’Università di Teramo è perfettamente compatibile con gli altri atenei abruzzesi ed è da ritenersi fisiologico.
Naturalmente non si escludono alcune anomalie che possono determinarsi dalla combinazione di situazioni diverse. Ad ogni buon conto, alla luce dei dati in nostro possesso, siamo pronti a fornire altri dettagli, qualora si rendesse necessario.
In ultima analisi, come si evidenzia dall’esame testé riportato, le assenze del personale di Unite sono di gran lunga inferiori a quanto ha evidenziato (36%) nel dialogo con il giornale e rientrano in un quadro a nostro parere del tutto accettabile.
Ciò non significa, tuttavia, che la situazione non possa essere migliorata e su questo sin d’ora ti confermiamo la nostra disponibilità al dialogo nelle forme che riterrai più opportune. D’altra parte, il nostro senso di responsabilità e l’attaccamento al nostro luogo di lavoro, ci inducono a confermarti la più ampia apertura al dialogo con l’amministrazione sui tanti aspetti che in questi mesi abbiamo portato a sua conoscenza, primo fra tutti la necessità di procedere alla conclusione di un nuovo e più articolato protocollo sulle relazioni sindacali.
Con viva cordialità.
IL coordinamento del Comitato degli iscritti FLC-CGIL
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