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L'arroganza di Mastromauro sui precari

di Anonimo
3 minuti

Stupisce e rammarica constatare l’arroganza dell’amministrazione comunale di Giulianova nei confronti dei suoi precari storici.

Non è vero che le signore si sono opposte alla firma della loro proroga e si respinge al mittente il tentativo puerile di addossarne le responsabilità a loro o ai sindacati.

La loro colpa è stata, semmai, quella di aver aspettato un turno che non è mai arrivato, diversamente da come è andata per la stabilizzazione di altri lavoratori.

La ricostruzione dei fatti ad opera del Comune di Giulianova sulla stampa è estremamente parziale. L’accordo (in realtà la bozza di delibera) che nei giorni scorsi è stato sottoposto alle OO.SS. e, quindi, ai lavoratori è parziale e non rispondente al vero.

L’accordo prevedeva, infatti, la proroga di 6 lavoratori su 10 e non contemplava nessuna possibilità occupazionale per due co.co.co impiegate presso il Comune da oltre 16 anni ognuna. Non una parola per i precari dell’Ambito Sociale Tordino che usciranno dal consorzio a fine mese.

Nella mattinata di ieri, le OO.SS. sono rimaste 4 ore nella stanza della segretaria comunale ad elaborare proposte alternative che tutelassero i lavoratori, ma responsabilmente anche gli amministratori del Comune perché si ritiene che fare la proroga a 6 su 12 non avrebbe tutelato nessuno di loro: un solo ricorso avrebbe reso nulli i contratti di lavoro e esposto gli Amministratori nei confronti della Procura della Repubblica.

L’Assessore Filipponi ha proposto delle alternative alla proroga con liberatoria da parte elle lavoratrici perché, a suo dire, era necessaria trovare una soluzione definitiva e non “tampone” che potesse garantire il lavoro a tutti e a tutela dei servizi, ma le scriventi OO.SS. apprendono dalla stampa che le proposte non sono state nemmeno valutate.

Nello scorso maggio, amministrazione e sindacato avevano posto le basi per discutere in maniera complessiva delle questioni del personale: proroghe, carenze, eventuali disservizi, funzioni…

Già due anni fa, i sindacati proposero di utilizzare alcune precarie nei servizi in cui registravano carenze di personale per dare una prospettiva di lavoro, ma anche per garantire i servizi alla cittadinanza (per esempio, i servizi all’infanzia). Fu risposto che non era possibile. Nel frattempo, però, hanno assunto ben 55 lavoratori interinali violando tutte le norme, tutti principi relativi al rispetto dei vincoli sulla spesa pubblica. Solo nella mattinata di ieri, le scriventi OO.SS. hanno scoperto il numero reale degli interinali.

Ecco perché è grave, oggi, che il Sindaco addossi le colpe al sindacato o alle lavoratrici che mai hanno dichiarato di voler, seppur legittimamente, intraprendere un percorso legale contro l’Ente.

Grave per il Sindaco è il non aver vigilato sui comportamenti “discutibili” di alcuni ex assessori nei confronti di qualche precaria donna. Ma di questo si parlerà approfonditamente anche in un’altra sede.

Le scriventi sono, ovviamente, ancora disponibili senza se e senza ma alle proroghe, ma le debolezze di una giunta amministrativa non possono esser fatte pagare alle lavoratrici.

Cgil-Cisl






 


 

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Commenti

Sono una delle precarie insieme alle colleghe vogliamo dire la nostra versione dei fatti nessuno ci ha detto che dovevamo accettare l'accordo entro mercoledì mattina( il comune ha i nostri numeri di telefono potevano chiamarci).. martedì pomeriggio ci è stato detto altro... non non abbiamo avuto modo ne di accettare.. ne di rifiutare...
Mastromauro sei stato smascherato vattene a casa!!!! Ormai non ti crede più nessuno
Non mi piace girare il dito nelle piaghe altrui. D'accordo: Mastromauro arrogante, smascherato e pure....... Catarra, Cretarola e Rasicci che sono? Italiani brava gente? Ah si, ma questi non sono sinistri! Quindi: Catarra, Cretarola, Rasicci, Mastromauro e chiunque altro sia arrogante e sfrutti a fini clientelari il lavoro precario. SIETE STATI SMASCHERATI! NON VI CREDE PIU' NESSUNO! TORNATEVENE A CASA!
Riprendo un mio post di ieri...che calza a pennello. ...il punto, amici miei è un altro. Cerco di spiegarlo, e come sempre sono pronto a rispondere ad eventuali critiche: I "politici", senza distinsione di colore, non esistono più. I cialtroni, che negli anni si sono sostituiti ai primi, non sono all'altezza delle situazione, non hanno capacità politiche, non hanno carisma, non hanno senso di dignità, non hanno senso di comunità. Quindi, fanno campagna elettorale...in continuazione. Ovvero non si fermano mai, campagna elettorale continua. Pensateci un attimo, cosa fanno effettivamente per la comunità? NIENTE Fanno l'ipogeo, il lotto zero, il teatro nuovo, i parcheggi, insomma tutte le "opere" che sono state realizzate negli ultimi 15 anni a Teramo...ai teramani non hanno dato nessun beneficio. Servono solo a loro, che FANNO CAMPAGNA ELETTORALE COI SOLDI DELLE NOSTRE TASSE Perchè è con quelli, che realizano le "opere" , è grazie ai nostri soldi che si fanno belli. Poi, la beffa... Se puta caso qualcuno si lamenta per le condizioni di una strada, o per l'incuria nelle aree verdi, o per i giochi per i bambini, o altri SERVIZI DI DIRITTO, di cui non si dovrebbe nemmeno parlare.... La risposta qual'è??? "_attualmente non ci sono i fondi necessari per la manutenzione...istituiremo un tavolo tecnico per valutare la situazione...dobbiamo chiedere alla regione se ci sono dei fondi...andiamo tutti alla Madonna Delle Grazie a chiedere un miracolo_" Conclusioni RIPRENDIAMOCI LA CITTA' NON SERVONO POLITICI, MA PERSONE CHE VOGLIANO RAPPRESENTARE LE NECESSITA' VERE DELLA GENTE Immaginate un momento, se coi soldi delle nostre tasse si pensasse ai servizi di base. Illuminazione pubblica, viabilità, aree verdi, cultura. Immaginate se lasciassimo perdere progetti inutili da tutti i punti di vista. Immaginate se sindaco e assessori ci costassero una cifra di 1500 € a testa, che sono più che sufficienti. I consiglieri niente, solo il gettone di presenza. In questo modo, i cialtroni accattapoltrone rimarrebbero a casa loro, o magari si dedicherebbero all'ippica.
Se vi aspettate che questi signori se ne tornano a casa solo perché glielo chiedete in questi commenti ,allora siete dei poveri ingenui.Provate magari la prossima volta a non votarli e a non andare ad elemosinare posti di lavoro o favori e forse qualche risultato si potrà avere.
Caro bakunimnnvffjjgdergtrdjdbbvcsaweifgh non so come ti chiami perche' ti nascondi dietro un fantomatico nome, cmq siccome hai memoria corta voglio ricordarti che questo disastro l'hanno creato i tuoi amici sinistri insieme ai sindacati, ricordo inoltre che il giorno prima delle elezioni provinciali D'Agostino e tutti i sindacati promisero stabilizzazione a tutti senza copertura di spesa.. Bakuni'. Ma de che volemmo parla'? ZITTO/A. E. MOSCA
Caro Mario Di Felice: e insisti? La lingua italiana non è un optional. Dal dizionario della lingua italiana: Sinistro 1 agg si dice di ciò che nel corpo umano sta dalla parte del cuore e anche di tutto ciò che si trova nel lato o nella direzione corrispondente 2 agg di cattivo augurio, funesto 3 sm disgrazia, disastro 4 sm {sport} colpo sferrato dal pugilatore con il pugno sinistro Adesso mi dici a quale di queste definizioni corrispondo? Ti informe che per leggere, e scrivere, meglio furono a suo tempo inventati i segni di interpunzione. Sai? Le virgole, i punti e virgola, i due punti ecc. ecc., fanne miglior uso. Se parli tu perché non dovrei parlare io? Tu ricordi: "ricordo inoltre che il giorno prima delle elezioni provinciali D'Agostino e tutti i sindacati promisero stabilizzazione a tutti senza copertura di spesa." Bene, quei delinquenti hanno illuso i precari! Ma si potevano stabilizzare? Si o no? Se la risposta e si, chi è che non l'ha fatto? D'Agostino o Catarra, Cretarola e Rasicci? Non c'era copertura finanziaria? Da chi è stato DIMOSTRATO, non da chi è stato asserito? Dimostrino i tuoi amici che non era possibile stabilizzare i precari, che non c'era copertura, altrimenti i loro comportamenti sono uguali, anzi peggiori, della banda di delinquenti capeggiata da D'Agostino. Parlare per parlare siamo capaci tutti, tu parli per slogan.
Una piccola domanda a Mario Di Felice che dice "non so come ti chiami perche' ti nascondi dietro un fantomatico nome". Se avessi detto di chiamarmi Mario Di Felice avresti potuto dire di conoscermi? Io, ad esempio, leggo qui qualcuno che si firma Mario Di Felice, ma lo conosco? No. Posso essere sicuro che esista realmente un Mario Di Felice che scrive qui? No. Nemmeno mi interessa conoscerlo, senza offesa eh, né sapere se sia un nome vero o di fantasia. E' il bello della rete possiamo tutti chiamarci come ci pare è solo una questione di fantasia, la mia mi ha suggerito Bakunin, anarchico dell'ottocento amico/avversario di Karl Marx, ma la mia vera identità non sarà assolutamente segreta il giorno in cui riuscissi a bypassare il filtro legale del blog è commettere qualche reato perché, e solo se lo dovesse mai essere, il gestore del blog dovrebbe comunicarla agli organi competenti. Quindi caro Mario Di Felice (forse) tu non mi conosci, io non ti conosco e sono lieto delle reciproca agnosi, fermo restando il rispetto delle reciproche opinioni che dovrebbe essere fondamentale.