Non serviva la conferenza stampa del Partito Democratico,per comprendere che i soldi del post alluvione erano del Monopoli invece che del Monopolio. Bastava ascoltare la voce del bosco, quando le gocce ancora cadevano e la politica si affrettava a fare annunci. Dopo nove mesi i danni sono ancora a portata di foto, dopo quasi un anno, gli enti locali sono sul lastrico. “Siamo al punto che l'emergenza si è trasferita agli enti locali ed alle imprese” ha detto Verrocchio, segretario provinciale del Partito Democratico “quest'ultime perchè hanno lavorato e non hanno ricevuto un centesimo dagli stessi enti locali che non hanno soldi e che in altri casi se li hanno non possono pagare per problemi legati al patto di stabilità interno. Chiederemo ai nostri parlamentari di sollecitare il Governo affinchè anche l'alluvione della nostra Regione riceva la stessa attenzione e lo stesso sostegno economico che hanno avuto le altre regioni italiane.”
Per il consigliere regionale Claudio Ruffini “la maggioranza ha prodotto solo annunci sull'alluvione. Tutti gli impegni promessi da Chiodi non hanno avuto un seguito concreto, così come quello del suo segretario particolare Mazzarelli che annunciò pochi mesi fa lo sblocco dei vecchi fondi Fas a favore dell'alluvione per circa 20 milioni di euro. Di quelle promesse contenute in una leggina dello scorso ottobre non vi è traccia né nelle Commissioni consiliari né in Consiglio regionale. Per smascherare questo centro-destra demagogico abbiamo deciso di presentare sottoforma di emendamento alla finanziaria regionale la loro stessa proposta di legge di ottobre, in modo tale da vedere come si comporterà la maggioranza in Consiglio regionale, dove difronte a tutti sarà evidente chi voterà la legge e chi invece si tirerà indietro.Abbiamo inoltre chiesto la deroga al patto di stabilità interno per i Comuni alluvionati, spiega Ruffini, che hanno già sostenuto spese per le somme urgenze pari a 12 milioni di euro. Un provvedimento che è già stato concesso per alcuni comuni alluvionati della regione Liguria. Una possibilità tra l'altro prevista dalla legge n.220/2010 che dà facoltà alle regioni di contabilizzare e quindi di accollarsi nel proprio bilancio, le spese sostenute per le calamità dagli enti locali. ”
Vi diamo appuntamento al prossimo annuncio. Venghino signori, venghino.
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