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Da Teramo ai paradisi fiscali, passando per lo studio di commercialista del Presidente della Regione

di I due Punti
2 minuti

Qualcuno vicino a me non ha resistito alla curiosita’ di vedere chi ci fosse dietro le societa’ “cipriote” (ricordo che Cipro contende al Lussemburgo il titolo di migliore paradiso fiscale d’Europa), con sede legale nello studio di commercialista del Presidente della Regione Abruzzo e del dr. Carmine Tancredi, coinvolte in un clamoroso caso di bancarotta fraudolenta e di “ripulitura” mediante triangolazioni estere dei relativi proventi, pari a svariati milioni di euro (dagli originari tre, per ora si sarebbe gia’ arrivati ad almeno quindici).
E sinceramente ho trovato difficile dargli torto, considerato che non si tratta di semplice e morbosa curiosita’, ma di capire cosa succede nello studio professionale del Presidente della Regione Abruzzo che la mattina, quando ci rappresenta tutti, ci ricorda che le tasse, anche se salatissime, le dobbiamo pagare, mentre la sera, quando rappresenta gli interessi dei clienti del suo studio professionale, evidentemente se ne dimentica o, nella migliore delle ipotesi, consente che qualcuno, a sua insaputa, se ne dimentichi.
L’ho trovato talmente difficile che non solo non gli ho dato torto, ma mi sono persino convinto che saperlo sia un preciso diritto dei cittadini abruzzesi che, di fatto, al Presidente della Regione hanno affidato un pezzo importante del loro futuro.
Proprio per questo gli ho chiesto di girarmi l’estratto di una semplicissima visura camerale di una delle due societa’ (Guarda foto sotto in galleria), a disposizione di qualsiasi cittadino, che ho deciso di rendere pubblico.
Quello che emerge e’ che il livello di collaborazione nell’operazione del socio di Chiodi non e’ circoscritto alla sola ospitalita’ della sede legale: il socio del Presidente della Regione e’ anche il procuratore al quale le due societa’ cipriote  sembrano aver fornito ampia delega ad operare per loro nome e conto, incluso il potere di versare presso la Banca di Teramo il deposito provvisorio del loro capitale sociale.
Ovvio che non sta a me esprimere valutazioni o giudizi che non siano strettamente politici.
Ma proprio sul piano politico la questione ha assunto, dal mio punto di vista, dimensioni tali da imporre una presa di posizione da parte del Presidente Chiodi.
Chiodi, in particolare, ha il dovere di spiegare agli abruzzesi se c’entra o se non c’entra nulla e nel caso (assolutamente auspicabile) in cui dichiari di non entrarci nulla, deve comunque chiarire se ritiene compatibile quello che accade nel suo studio professionale con la carica di Presidente di Regione che continua a ricoprire.

Carlo Costantini

Capogruppo IDV Regione Abruzzo

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Commenti

15 milioni di euro? Salle, salle!!!
Ovviamente il Presidente CHIODI era all'oscuro di tutto , ...oppure qualcuno ha dei dubbi ????????????
In questa storia, o veramente il presidente della regione non c'azzecca nulla o, se c'azzezza lui, c'azzeccano pure altri illustri politici teramani. Non credo che questo commercialista, da solo, senza coperture di amici, avrebbe azzardato ad impaludarsi fino al collo. Io spero che i nostri politici corrotti (non faccio nomi) vengano radiati dalle loro postazioni prima che i teramani rientrino dentro le cabine elettorali. Spero ci venga risparmiato di doverlo fare noi. Ma quanto è lenta questa giustizia?! Ma è mai possibile che questo commercialista non è neanche indagato?! Ma in galera chi ci deve andare solo quello che ha rubato la gallina!?
alla fine si scoprirà (spero) che gli inmprenditori sono solo teste di legno in mano a dei caimani ...
Carmine Tancredi non è indagato, come è scritto in tutti gli articoli dai titoli roboanti che lo riguardano. ha avuto la procura per compiere gli adempimenti per la costituzione della società, come spesso si fa e come è scritto nel documento allegato qui sopra. È evidente la strumentalizzazione, per cercare di colpire il Presidente. Costantini sa benissimo qual'era il ruolo del commercialista rispetto ai reati commessi, nessuno, perchè sa ancor meglio che se vi fossero state ipotesi di reato, nei suoi confronti, sarebbe stato quantomeno indagato.
Povero Gianni, lui non ne sapeva sicuramente nulla...
Per Giuseppe. In un periodo come questo di lacrime e sangue quantomeno il socio del presidente della regione dovrebbe moralmente esimersi dal compiere simili porcherie anche se non indagabile. Oppure Giuseppe e' anche lui un "cipriota" ???
Siiiiiiiiiiiiiiiii, povero Gianni! Lui noin ne sa mai nulla, ma che fa? Vive a sua insaputa?
Ma che cazze ce andre Giann. Qualle se stà a rambicà lu cervelle p'arsolve li prubblime de la sanetà. La frecature aè che lu cocce de.... de Varrasse, 'nghe lu parchigge su a l'uspedale je sta a creà tande de lli prubblime che nen za come li te da 'rsolve:
Caro Giuseppe -Peppino De D., capisco che tu debba difendere a presscindere il Governatore, poichè presunto datore di Lavoro, però scusami forse non hai ancora capito che il tuo datore di lavoro sono i cittadini che pagano LE TASSE. Motivo per cui dovresti rivedere la tua posizione da DIFESORE ACRITICO - PRETORIANO a favore del Governatore e nel contempo cercare di essere più leale verso i tuoi veri DATORI DI LAVORO cioè noi CONTRBUENTI. Quelli che pagano le tasse in Italia e per l'Italia e non nei paradisi fiscaali. Cordialmente.
@Giuseppe: ma l'hai letto bene quel presunto atto di procura? Non è limitato agli adempimenti di costituzione della società ma a me è parso qualcosa di molto ma molto di più, rileggitale e meditaci un attimo sopra. Se poi tu fossi il peppino che dice Libera-mente, beh............ complimenti per la coerenza, dalla campagna elettorale per Veltroni sei saltato come una quaglia nel campo avverso, io c'ero alla manifestazione elettorale all'Hotel Michengelo con Fassino.....................