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Il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri contro la nomina di Romandini

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, la lettera che il Presidente dell'Odine degli Ingegneri di Teramo, Alfonso Marcozzi, ha scritto al Prefetto di Teramo, al Presidente della Provincia di Teramo, al Segretario Generale della Provincia di Teramo.

Vista la nota del 15/04/2014 riguardante l’incarico di Esperto Tecnico a supporto dell’attività del Presidente della Provincia a titolo gratuito pubblicata sul sito “I duepunti” il 22.04.2014 Visto l’art. 36 della Costituzione della Repubblica Italiana Visto l’art. 7 del D.Lgs. 165/01 e s.m.i.
Visti gli artt. 2099, 2126 secondo comma, 2229 e successivi del Codice Civile Visto l’articolo 90 del dec. Leg.vo 267/2000, ai commi 2 e 3 Premesso che:

l’incarico in questione si pone in contrasto con l’art. 36 della Costituzione che postula, quale canone indefettibile per il corretto svolgimento dei rapporti economici all’interno del territorio della nostra Repubblica, per il lavoratore il diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa;

l’incarico in questione si pone in contrasto con l’art. 7 comma 6 del d.lgs. 165/01 e s.m.i., che disciplina la materia dei presupposti per il conferimento degli incarichi a
soggetti esterni alla pubblica amministrazione, prevedendo fra i presupposti per il
conferimento degli incarichi la predeterminazione del compenso; •    le norme del codice civile sulle prestazioni professionali e le norme sulla concorrenza fra professionisti concorrono a far ritenere che esista un divieto implicito al conferimento
da parte delle pubbliche amministrazioni di incarichi gratuiti;

•    l’ incarico pubblico in oggetto sembrerebbe sfornito di adeguata motivazione violando il
principio di buon andamento e di trasparenza dell’azione amministrativa; difatti
l’amministrazione deve avere preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di
utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; vedasi sentenza dalla Corte dei
Conti, sezione giurisdizionale Veneto, con sentenza n. 26/2014 ha dichiarato
obbligatoria la preventiva verifica dell’effettiva assenza all’interno dell’Ente delle
professionalità adeguate ed in grado di far fronte alle esigenze, mediante una reale
ricognizione; a tal proposito, ha ribadito la Corte, è del tutto insufficiente una generica
affermazione di insufficienza dell’organico; vedasi altresì sentenza Corte dei conti sez.
giurisdizionale Lazio (sent. n. 783 del 2 aprile 2003 e sez. II, giurisdizionale centrale, sent.
n. 137 del 22 aprile 2002), ha ritenuto che ogni ente debba svolgere le proprie funzioni con
la propria organizzazione e con il proprio personale e che solo nella documentata e motivata
assenza di risorse interne possa farsi ricorso a professionalità esterne;

qualora la gratuità della prestazione fornita dal soggetto con atto di liberalità,
assimilabile all’attività di volontariato, bisognerà comunque estendere a tale soggetto le
coperture assicurative contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento
dell'attività stessa, nonché per la responsabilità civile verso i terzi, così come previsto
dall’art 4 legge 266 del 11 agosto 1991.
Tutto ciò premesso si invita Codesta Amministrazione a voler avviare apposita procedura di
autotutela e per l’effetto, accertate le violazioni di legge sopra menzionate, a disporre il
provvedimento di annullamento dell’incarico pubblico in oggetto.
 

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per il lavoratore il diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa; io, per colpa dei clericalfascisti di questa repubblica delle banane, lavoro per l'NSA a gratis per poter sopravvivere in questa repubblica delle banane: i clericalfascisti hanno assoldato i loro amici mafiosi lombardo-siculi per farmi fuori, ma sono intervenuti quelli dell'NSA e un mafioso palermitano è morto a palermo, mentre un suo amico di merende, dirigente dell'ansaldo a genova, è stato gambizzato. PRIMUM VIVERE, anche se non ho più un esistenza LIBERA E DIGNITOSA. QUESTA È UNA REPUBBLICA DELLE BANANE, E LA SUA COSTITUZIONE NON È QUELLA SCRITTA NEL 46, MA QUELLA VOTATA, LIBERAMENTE, DAL POPOLO ITALIANO NEL 48, E VISTO CHE SIAMO IN PERIODO ELETTORALE: POSSIAMO SCEGLIERE SOLO LA CORDA E IL SAPONE CON CUI IMPICCARCI.
Questi sono capaci di tutto e non mi meraviglerei se nei prossimi giorni Catarra emani un Decreto Presidenziale per proclamare la secessione della Provincia di Teramo dalla Repubblica Italiana. In questi ultimi anni abbiamo dovuto assistere ad uno spettacolo politico-amministrativo senza precedenti, e, purtroppo, senza nessuna protezione da parte delle istituzioni, le quali avrebbero dovuto intervenire per fermare le troppe insane iniziative. Non vi resta che invocare aiuto alle autorità superiori ed alle forze internazionali del patto atlantico e dell'ONU mediante l'invio in Provincia di un contingente di pace dei "Caschi Blu".
Condivido in pieno!
M il presidente dell'ordine degli ingegneri fa il presidente dell'ordine oppure fa politica?
Alla luce delle molteplici e gravi violazioni accertate e denunciate si chiede al dr. Marcozzi quali siano i provvedimenti disciplinari adottati dall'Ordine nei confronti dell'iscritto.
Codice deontologico ingegneri 1 – PRINCIPI GENERALI - 1.1 - La professione dell’ingegnere deve essere esercitata nel rispetto delle leggi dello Stato, dei principi costituzionali e dell’ordinamento comunitario. La professione di ingegnere costituisce attività di pubblico interesse. L’ingegnere è personalmente responsabile della propria opera e nei riguardi della committenza e nei riguardi della collettività. - 4.4 – Nei rapporti con il committente, sia pubblico che privato, le prestazioni devono essere retribuite secondo le norme vigenti. Resta fermo l’obbligo di rispettare i principi di cui all’art. 36 della Costituzione, nonché di salvaguardare il decoro della professione ai sensi dell’art. 2233 c.c. - 5.2 - L’ingegnere è tenuto ad una corretta partecipazione alla vita della collettività cui appartiene e deve impegnarsi affinché gli ingegneri non subiscano pressioni lesive della loro dignità. - 5.3 - Nella propria attività l’ingegnere è tenuto, nei limiti delle sue funzioni, ad evitare che vengano arrecate all’ambiente nel quale opera alterazioni che possano influire negativamente sull’equilibrio ecologico e sulla conservazione dei beni culturali, artistici, storici e del paesaggio. - 5.4 - Nella propria attività l’ingegnere deve mirare alla massima valorizzazione delle risorse naturali e al minimo spreco delle fonti energetiche. Norme di attuazione norme deontologiche - 4.2 - L’ingegnere può fornire prestazioni professionali a titolo gratuito solo in casi particolari quando sussistano valide motivazioni ideali ed umanitarie. - 4.3 - Possono non considerarsi prestazioni professionali soggette a remunerazione tutti quegli interventi di aiuto o consulenza rivolti a colleghi ingegneri che, o per limitate esperienze dovute alla loro giovane età o per situazioni professionali gravose, si vengono a trovare in difficoltà.