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Modello Teramo. Brucchi non risponde a Marcozzi

3 minuti

E’ passato oltre un anno da quando il 26 settembre 2011 portammo all’attenzione della società civile la questione di terreni all’interno della Ex Villeroy e Boch, che venivano messi all’asta nonostante, secondo il nostro modesto parere, i terreni fossero di proprietà del Comune.
Da allora, nonostante promesse, nessuno si è mai degnato di dare una risposta nel merito.
Né il comune, né il tribunale, né la curatela fallimentare e né i tecnici incaricati della redazione della perizia di valutazione hanno espresso un giudizio nel merito.
A noi andava bene anche che ci tacciassero di incompetenti, di persone che parlano sempre delle stesse cose e che non vogliono lo sviluppo.
Alle nostre domande nessuna risposta!!!!
Sta di fatto che ci sono atti di donazione da parte del Comune di Teramo, dell’allora Sindaco Gaetano Biocca,  risalenti al 21 gennaio dell’anno 1954 Rep. 270/145 e del 22 dicembre 1955 Rep. 818/414 a rogito del notaio Mario Franchi che in maniera chiara ed inequivocabile riferiscono che i terreni sono stati donati al Signor Potito Randi solo “per fini industriali ad uso perpetuo”. (testualmente nel rogito citato)
I signori dell’Amministrazione Comunale, il giudice delegato, la curatela fallimentare e quanti coinvolti sono pregati  di dare una risposta non all’Associazione Culturale di Quartiere Gammarana ma alla società civile.

Non  finisce qui.


Nella perizia di stima dell’area ex Villeroy e Boch, redatta dai tecnici incaricati dal giudice, appare di colpo  uno strano accatastamento di terreni,  che diventano relitto stradale. Siamo in presenza di terreni di pubblica utilità.
Il Sig. Sindaco e l’ufficio dell’Agenzia del Territorio (Catasto) sono pregati di far conoscere alla collettività chi è che ha autorizzato detto accatastamento a relitto stradale e sulla scorta di quali elementi.
Per essere chiari l’accatastamento come relitto stradale è il primo passo per la dismissione di beni pubblici.
In termini economici stiamo parlano di un valore, solo riferibile al relitto stradale, di circa 300.000 €, semplicemente prendendo a riferimento i prezzi di stima dei tecnici incaricati.
E visto che i terreni della ex Villeroy e Boch appartengono alla collettività  devono essere utilizzati per l’alternativa allo svincolo della Gammarana.
La soluzione alternativa costa circa 900.000 € in meno rispetto alla soluzione portata avanti dal Comune. Su questi numeri siamo disponibili a qualunque confronto pubblico.
In conclusione: l’Amministrazione Comunale puo’ disporre alla Gammarana di un controvalore economico di terreni da un minimo di 300.000 € ad un massimo di 5.000.000 di € oltre al risparmio di circa € 900.000 per lo svincolo alla Gammarana, tutto ciò solo se ascoltasse le nostre proposte, proposte per la città non solo per  la Gammarana.

                Il presidente
Ass. Culturale di Quartiere Gammarana
         Alfonso Marcozzi
 

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Commenti

tanto, se rispondesse, racconterebbe una balla delle sue
Mah, forse che qualcuno ci guadagnerà, o ci sta provando, qualche centinaia di migliaia di quegli euri? Andreotti dice "a pensar si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre"