Chiodi passera’ alla storia per aver raso al suolo l’intero tessuto sociale ed economico di una Regione. Ma i suoi allievi Brucchi e Catarra non sembrano da meno. A Brucchi l’Antitrust ha contestato che se continua ad affidare i servizi per la spazzatura di Teramo senza fare le gare, procura una perdita di circa il 10% sul valore dei contratti.
Ma Brucchi ha risposto che di gare non se ne parla nemmeno: meglio recuperare le perdite mettendo le mani nelle tasche dei teramani con un aumento del 14% della TIA. Catarra, invece, si è davvero superato ed in tasca ai cittadini della Provincia di Teramo ci ha messo le mani con tutte le braccia.
Approfittando a tempo di record del federalismo delle tasse varato dai suoi amici di “Pontida”, ha anticipato al 2011 la possibilità di aumentare l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile dei veicoli a motore, portandola subito al massimo consentito, ovvero al 16% (deliberazione di G.P. 311/2011). “Gli abruzzesi già pagano le tasse più alte d’Italia – avrà pensato il buon Catarra – perché mai dovrei privare i cittadini della Provincia di Teramo del record di pagare, primi fra tutti, le assicurazioni più alte d’Italia?''.
Ormai siamo in conflitto aperto e totale. Chiodi ed i suoi non daranno tregua agli abruzzesi fino a quando non li avranno ridotti alla fame.
Dobbiamo, quindi, reagire e non dare più tregua a Chiodi ed al suo sistema di potere che somiglia ogni giorni di più ad una succursale della P4, con i banchieri, le televisioni, i grembiulini, il compasso ed i cappucci, le collusioni tra pezzi delle istituzioni e poteri neppure tanto occulti e finanche le periodiche disattenzioni di chi dovrebbe controllare e non si accorge di nulla.
Da Teramo partirà la nuova resistenza per la liberazione dell’Abruzzo.
Carlo Costantini
Capo Gruppo IDV Regione Abruzzo
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Ma se Chiodi col modello Teramo ha creato Teramo modello debiti.