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La “Concordia" teramana – una città allo sbando – finita l’era della bike-revolution

di I due Punti
8 minuti

Il Blog di Maurizio Di Biagio è cuore per Teramo...un mio personale consiglio di lettura quotidiana...
http://mauriziodibiagio.blogspot.com/2012/01/la-concordia-teramana-una-…
Giancarlo Falconi

Caos al caos. A tratti la nostra placida cittadina sembra avere il volto della disastrata Hill Valley di Ritorno al Futuro II quando il cattivo Biff Tannen, una volta in possesso del Grande almanacco sportivo, riuscì a diventare sindaco della città, facendola assurgere a capitale del vizio e del disordine più completo. Tanto che gli agenti della Polizia Municipale di Teramo hanno recentemente chiesto pattuglie anti-degrado sul modello milanese per contrastare i fenomeni avvilenti che si registrano con più vigore in città. Ma cos’è successo, perché si è arrivati a tanto, cos’è capitato all’ex isola felice?
Tante piccole incurie che sommandosi hanno creato una grande e scorbutica Hill Valley terreno di barbarie e tante piccole ingiustizie. Soste come a Roma ormai, in doppia e terza fila, residenti e commercianti bloccati dentro le proprie abitazioni e negozi per via di auto parcheggiate in modo a dir poco barbaro, l’isola pedonale di Piazza Martiri solcata da Yamaha 1100, da auto di grossa cilindrata, motorini, come se fosse Monza a settembre nelle ore di prova, con i piccolini che rischiano grosso e le coronarie delle mamme messe a dura prova. Questo quando i parcheggi a pagamento si stanno svuotando lasciando chiazze sul campo molto preoccupanti per tutti gli autori dei project financing.
Il volto in città è quello abbruttito del laissez-faire o del vada-come-vada che si è ingenerato con l’allentamento del controllo del territorio: i vigili urbani hanno il solito problema del sott’organico, sono in pochi e non se ne vede uno nemmeno nella piazza principale; i poliziotti e carabinieri li vedi spesso alle due del pomeriggio con le auto parcheggiate davanti al porticato del Grand’Italia con l’ordine preciso di ottenere visibilità, dal momento che scarseggia la benzina e andare per frazioni e quartieri è costoso. L’amministrazione, assieme ai suoi innumerevoli spin doctor, è concentrata a sfornare il prossimo bike-e qualcosa, e frattanto aumentano vertiginosamente i furti in abitazione, riporta il questore.
La pulizia delle strade peggiora di giorno in giorno, le cartacce fanno cucù da sotto le auto come un marameo datato mesi e mesi, rispuntano i quotidiani con le foto della notte bianca del 2005, con Chiodi ancora con il suo gilet a rombi e a fianco il codazzo di lacchè, oggi tutti puntualmente premiati con qualche tipo di incarico. Non sarà mica che conviene votarsi a qualche santo protettore!?  
La Tia aumenta. Il porta a porta è al 70% (per cui si porta in discarica il restante 30%, quindi si risparmia sui rifiuti da portare in discarica), i consorzi ci pagano pure il riciclo che faticosamente compiamo a casa di vetro, plastica e carta, eppure la bolletta continua ad aumentare.
Gli arredi urbani sono sconsolatamente fermi all’era vitelliana, quando regnavano catene e palle, nemmeno l’ex assessore fosse il re del bondage, oppure oggi presentano strani cubi marroni e bassi (pericolosissimi per le auto) che appaiono in Via Carlo Forti mentre le panchine in Via Capuani sono liberamente ispirate a qualche grigliata americana. Non c’è gusto in città, si è smarrito, ma soprattutto aleggia la bruttura dell’animo a Teramo.
Senza più i cestini, per molti buttare a terra un fazzoletto, una cartaccia, appare come il gesto più naturale da fare. L’ordinanza di divieto di vendere le bottiglie di vetro sono sistematicamente evase: vige il primato del not in my backyard, ma appena fuori dal mio giardino sì, la città non è considerata dai Teramani il proprio backyard, purtroppo.  
Il gioiellino del parco fluviale è interrotto dalle parti delle gallerie del Lotto zero e raggiungere il quartiere Cona si può solo con gli stivali da pesca: gli annunci roboanti dell’amministrazione annunciavano il ponticello come già fatto un anno fa.
Gli automobilisti sono letteralmente infuriati perché dall’oggi al domani si sono visti recapitare una multa di 130 euro, comprensivi di rimozione, perché un cartello di divieto sosta per pulitura strade, evidentemente spostato da qualche balordo, non era immobilizzato da un sacco di sabbia. Come si dice a Teramo? Non ci vuole mica la scienza. Una vicenda che però denota il senso di abbandono e di inevitabile incuria di chi ci amministra e mette n luce il menefreghismo sempre più imperante dei concittadini. E non si sa quale sia la cosa peggiore.
Altro aspetto molto sgradevole è il parcheggio selvaggio dei furgoni in pieno corso per il carico e scarico merci oltre l’orario consentito: spesso gli autisti dei mezzi sott’accusa oltrepassano i varchi semplicemente pigiando il bottone della struttura; dall’altro capo del filo, spesso si concede il passaggio senza verificare se si è realmente in possesso della certificazione d’accesso: provare per credere.
I gazebo in tempi di crisi sono molto richiesti per risolvere il generale calo di affari durante l’inverno: a breve Piazza Martiri ne sarà invasa, tante piccole casematte che daranno un tocco alpino alla nostra cara Piazza “Cervinia”. D’altronde se un sindaco ha addirittura tagliato il nastro al primo gazebo della storia moderna teramana, anche il resto della pattuglia attende nastro e forbici davanti alla sua baita da costruire in tutta fretta.
Teramo mostra il suo volto più becero quando si tratta di sosta selvaggia: doppie file, imbuti pericolosi che si formano nelle vie a doppio senso, residenti che non riescono a uscire di casa perché bloccati dalle lamiere delle auto, rappresentano ormai la prassi in città, un volto che giorno dopo giorno sfigura anche noi. Si lamentano tutti, dai commercianti che vedono scemare la clientela, ormai diretta lì dove si può parcheggiare, Viale Crispi o S. Nicolò, ai residenti del centro che per posteggiare la loro auto in modo regular possono attendere anche una buona mezzora.
Dal comando di Piazza San Francesco s’invocano i sensi unici, almeno nelle zone più calde del capoluogo, soprattutto in Via del Castello, dove gli stessi commercianti lamentano l’assenza di un vicino stallo di carico e scarico merci. Nel mirino anche Via Nicola Dati, Piazza Garibaldi dove gli autisti dei bus hanno sempre criticato il risicato margine di manovra, Via De Albentiis, Viale Crucioli, Porta Reale, e anche Via Beccaria e Via orto agrario, nei pressi del tribunale. Nelle zone più sensibili, il consiglio degli addetti ai lavori resta quello del cordolo spartitraffico sul tipo già sperimentato in Via Oberdan.
I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela, ricordava Enrico Berlinguer.
"L’arroganza del potere si esercita con i più deboli: è una prassi consolidata ormai".
In conclusione che dire? Semplicemente che i nostri amministratori continuano a pedalare, ma non nel senso stretto della parola, il che sarebbe pure auspicabile, che insistono ad auto incensarsi quando il Titanic sta affondando con il bike-spot o con il car-pooling (tra l’altro genialata inesistente), quando la nostra città invece sta affogando tra mancanza di regole e inciviltà, ma soprattutto tra una classe politica molto lontana dalle esigenze della gente, attenta sola ad annusare il vento propizio di una poltrona di qualche cda che si sta liberando, preparando la propria e l’altrui incapacità. E tra prebende ed indennità la fine si sta annunciando.  
Il momento di fermare una rivoluzione è il principio non la fine.

Maurizio Di Biagio (http://mauriziodibiagio.blogspot.com/2012/01/la-concordia-teramana-una-…)


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Commenti

L'illusione suprema dell'uomo è la sua convinzione di poter fare. Tutti pensano di poter fare , ma nessuno fa niente. Tutto accade. G. I. Gurdjieff A TERAMO accade tutto negativo...............
Finalmente un articolo che inquadra la città e alcune sue problematiche, probabilmente alcune non avranno risposta e non sono gestibili nell'immediato, ma sicuramente a tante si può mettere mano!! Sicurezza, legalità, viabilità, degrado urbano, dovrebbero essere al centro degli interessi di tutti!! Non giriamo la faccia dall'altra parte, ogni volta che lo facciamo diventiamo complici.. Iniziamo a far capire ai nostri amministratori che vogliamo una città pulita e vivibile, non buttiamo le cartacce, raccogliamo la cacca dei nostri fido, interveniamo e aiutiamo le forze dell'ordine se lo riteniamo necessario, denunciamo comportamenti scorretti e reiterati!! Iniziamo Noi, loro dovranno adeguarsi altrimenti .... a casa!
Concordo su tutto: ma a chi va il "Premio Schettino"?
Attnzionem alcuni problemi segnalati ( quasi tutti) sono causa della crisi del senso della collettività. IN 15 anni di cattiva politica ( hìgenerale e non di solo una parte) , non si è saputo diffondere nelle nuove generazioni e fatto crollare nelle vecchie , il senso della città come luogo di tutti. Insomma c'è un lavorone da fare proprio nell'educazione alla cittadinanaza ed alla legalità. Massimo
Il famoso sindaco ciclista (nonché tutte le altre attività ludiche che danno visibilità, compreso la partecipazione ai presepi viventi come re magio) la bici la usa sola da casa sua (a metà di Corso San Giorgio) fino al Municipio (rigorosamente in discesa) e poi sale sull'auto blu se deve andare in salita. Ma è solo lui ad usare l'auto blu, si dice essere stata avvistata a sera inoltrata nei pressi di una palestra ma che lui a bordo non ci fosse. Chi c'era? Chi lo sa lo dica, de qualcuno lo sa...........
@ Bakunin... parole sante. Io preferisco non esprimere la mia opinione riguardo la buffonata delle bici, altrimenti Giancarlo non pubblica!! Io mi chiedo quali altre str...si inventerà... Ho mille aggettivi in mente, troppo volgari.
Bravo Maurizio. Ripristiniamo il Parco fluviale del Tordino: https://www.facebook.com/groups/ciclabili/