E’ veramente paradossale e allucinante che sia Manola Di Pasquale ad iniziare il gioco dello “scarica barile” nei confronti di Tommaso Ginoble. Mi sembra proprio la degna interprete del melodramma berlusconiano, che immediatamente dopo il risultato del primo turno a Milano, ha iniziato a dimenticare i candidati sconfitti. Tutto ciò nutre i miei dubbi. Aiutatemi a comprendere. Manola Di Pasquale non è forse stata in questi anni la più vicina a Tommaso Ginoble, sponsorizzando tutte le scelte all’interno del Partito, come la nomina del segretario provinciale? Non è forse lei che ha concesso ospitalità all’interno del Consorzio Agrario a Giacomino Di Pietro, che certo gravitava nell’area ginoblania? Dove era Manola Di Pasquale quando sono state effettuate le scelte delle candidature? Non è forse lei il Presidente regionale del PD? Da quale documento risulta la sua presa di distanza dalle scelte effettuate in questi anni a Roseto o la stigmatizzazione sul rifiuto delle primarie a Roseto? Perchè era così distratta? Forse troppo impegnata a portare avanti discutibili manovre nel consorzio agrario di Teramo. Il risultato? Un patrimonio svenduto ad un manipolo di ultrasettantenni inquadrati sotto le bandiere della Coldiretti. Non è certamente lei che può rivendicare l'immagine dell'Esempio illuminato. L'Avv. Di Pasquale si è chiesta come abbiano votato gli agricoltori di Roseto, che rappresentano in quel Comune una percentuale molto alta, dimenticando come si è comportata nella vicenda Consorzio Agrario, riuscendo a rompere il mondo agricolo e marginalizzando la rappresentanza agricola maggioritaria di questa provincia. Dispiace al sottoscritto polemizzare all’indomani di una bella affermazione del Pd in tutta Italia con il Presidente del partito regionale, ma non è più accettabile ascoltare lezioni di morale, da chi sicuramente non è senza peccato. E’ ora di aria nuova e di coerenza di comportamenti all’interno del PD teramano e questo dovrebbe iniziare proprio con le dimissioni del presidente regionale del PD. E’ da tanto che nel PD teramano si sente la necessità di comportamenti politicamente trasparenti e di dirigenti in linea con lo statuto del partito. Se non ora quando?
Giorgio de Fabritiis
Membro assemblea provinciale PD di Teramo
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