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Davide Rosci mi scrive...

3 minuti

Ciao Giancarlo,

la tua lettera inviatami a Viterbo è giunta quest'oggi a Castrogno, dopo avermi stranamente seguito nell'ennesimo tour per le carceri italiane.
Dico stranamente perché devi sapere che questo che io definisco regime aveva iniziato anche a sciacallarmi la posta a Viterbo.
Ti dirai: questo sta esagerando.
No Gianca', un bel giorno una persona che lavora nel carcere mi ha gettato in cella un pacco di lettere a me indirizzate e mi ha detto: tutto sopporto tranne questo, non dirlo a nessuno... Si Gianca', questo è quello che è successo, sai che cazzate non ne dico.

Detto ciò volevo ringraziarti per il bell'articolo che mi hai allegato, sei riuscito in poche righe a sintetizzare e rendere l'idea di ciò che io, ma soprattutto i miei cari, stiamo vivendo. Le domande che poni sappi che non saranno mai soddisfatte, tuttavia hai dato un senso alla parola umanità e questo vale più di cento risposte.
Umanità che, nel mondo in cui ora vivo è del tutto assente e fidati che ne basterebbe solo un pizzico per migliorare la vita di migliaia di detenuti. Non voglio però soffermarmi sul problema delle carceri, l'ho fatto già in tante mie lettere, piuttosto voglio ragionare su un pensiero che mi porta spesso a pormi quesiti di difficile soluzione.

Tu sai che la mia non è una condanna definitiva ed è solo grazie al reato che è di epoca fascista che possono tenermi in custodia cautelare il tempo previsto per chi compie un delitto. Essere poi un detenuto politico mi da tante attenzioni, non puoi neanche immaginare quante. Io non lo so a che gioco lo stato stia giocando con me, mi viene difficile capirne la logica, non capisco proprio a che punto voglia arrivare, l'unica cosa di cui sono sicuro è che giorno dopo giorno, abuso dopo abuso, trasferimento dopo trasferimento sto immagazzinando un odio che mai avevo provato.

Si dice che il carcere debba reinserirti e rieducarti ma l'unica educazione che io sto ricevendo è quella criminale.
Qui ti “formano” su come fare rapine, su come truffare, ti specializzi nel ramo dei furti, nel settore dello spaccio ed entrare in contatto con “agenzie di lavoro” che possono garantirti un impiego redditizio è facilissimo. Queste specializzazioni, insieme all'odio che sopra citavo, ho paura possano cambiarmi radicalmente.

Mi sto chiedendo quindi a cosa serva questa galera: a farmi desistere? A farmi smettere di credere nelle mie idee? Ad allinearmi al sistema? A cambiarmi? A convincermi che lottare non serva a niente? Caro Giancarlo la galera mi ha solo reso più consapevole e convinto che i valori in cui io credo sono giusti e che per questi vale la pena lottare con tutti noi stessi; sono sempre più sicuro che non bisogna mai abbassare la testa e accettare passivamente le decisioni che altri vogliono prendere per noi, e posso dire ad alta voce che la galera non è la soluzione, ma parte del problema.

Nel tuo articolo ti rivolgi a papa Francesco con un appello, anche io voglio farne uno rivolgendomi a tutti i lettori del tuo blog: lottate per un mondo migliore, pensate con il vostro cervello, combattete contro ogni ingiustizia. La libertà è nel nostro cuore.
Determinato a non cadere nella trappola dello stato ti mando un forte abbraccio. Salutami la nostra Teramo,

Davide

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Commenti

CIAO DAVIDE..UN ABBRACCIO!
Volevo esprimere la mia solidarieta' a Davide, quando mi sono accorto che per inserire il mio post avrei dovuto digitare nel CAPTCHA "massacred..." (massacrato) Sono rimasto senza parole: anche il caso denuncia lo stato di sfacelo in cui versano le prigioni italiane. In bocca al lupo! e crepi sempre il cacciatore. Ecco la prova visiva: http://www.flickr.com/photos/byteramaners/11154412296/
DAVIDE LIBERO #TUTTILIBERI#
Un abbraccio di cuore !!!!!
...Ti siamo vicini Davide, come amici e come compagni di ideali! A Presto..
spero tu esca presto, un abbraccio
Caro Davide vorrei che tu uscissi subito dalle galere; Teramo ha bisogno della tua determinazione, della tua forza, della tua pulizia morale. Il potere e i politici criminali stanno distruggendo tutto: economia, cultura, territorio, futuro. E' l'Italia che ha bisogno di persone come te: la democrazia e la nostra Costituzione sono in pericolo. Un abbraccio da me e da Niccolò
Sarebbe ora di farlo tornare a casa... Politicamente siamo agli opposti ma per tante idee Destra e Sinistra, quelle vere, hanno più punti in comune che discordanze quando parliamo della gente... di noi... dei cittadini... vessati e tartassati... dalle banche e da una classe politica pessima ma che noi scegliamo... no oggi non si combatte con la devastazione di piazza oggi bisogna combattere il potere come i greci fecero con i troiani... da dentro... arrivando nella sala dei bottoni... tramite i partiti, tramite una cultura politica superiore non del voto a chi mi ha fatto il piacere... Votare le persone capaci... Forza Davide, Forza Teramo...
Premetto immediatamente, a scanso di equivoci, il mio auspicio sincero affinchè Rosci esca quanto prima dal carcere perché, aldilà delle sue responsabilità, nel suo caso è giusto che abbia il diritto di difendersi senza subire la sofferenza della detenzione cautelare. Detto questo, quanto segue consta di una considerazione e di una domanda. La considerazione nasce dalla mia riflessione circa la riforma della Giustizia necessaria nel nostro Paese, che ogni qualvolta il centrodestra propone si verifica una levata di scudi da parte dell’opposizione, che lo addita come uno schieramento che strategicamente vorrebbe tale riforma a vantaggio di qualcuno… In tale riforma, il centrodestra ha sempre asserito che debbano essere rivisti i metodi dell’applicazione della custodia cautelare, che dovrebbe scattare solo in caso di particolari reati (i più gravi, non sto qui ad elencarli) fra i quali certamente non rientra quello per il quale Rosci è accusato. E allora, quando qualche esponente vicino a Berlusconi parla di quanto sopra lo si ascolti con orecchie meno tese al pregiudizio, visto che una reale riforma della Giustizia porterebbe beneficio anche a Rosci che certamente berlusconiano non è. Per quanto riguarda la domanda, ne vorrei fare una perché davvero c’è un particolare che mi sfugge: ma nel caso di Rosci si disquisisce sull’ingiustizia di stare in regime di custodia cautelare per un reato risalente all’epoca del fascismo (che, come tale, per qualcuno dovrebbe essere persino abolito), o piuttosto si parla di un errore di valutazione dei Giudici che, in virtù di un reato ancora previsto dal nostro codice penale, hanno sbagliato nel ritenerlo il giusto destinatario della determinazione che lo costringe a stare in carcere? Si tratta di due cose abbastanza differenti fra loro, chiarite le quali probabilmente un dibattito più costruttivo potrebbe essere fatto per il bene non solo di Rosci ma di tutta la collettività. Sarebbe perfetto se questo aspetto lo potesse chiarire direttamente Rosci, ma non so con quale tempistica potrebbe farlo. Pertanto se qualche lettore del sito o, eventualmente, lo stesso Dott. Falconi volesse rispondermi, gliene sarei grato.
Ciao Davide,ci conosciamo solo di vista,ambedue innamorati delle nostre ideologie,e della nostra TERAMANITA,e inutile dire parole che da prassi nascondono solo banali ipocresie,unica frase chè mi sento di esternarti chè sei VITTIMA di una SOCIETA GLOBALIZZATA il cui unico intento è renderci tutti schiavi di questo sistema.Forza Davide il tuo coraggio sia di esempio a tutti coloro chè vorrebbero ma ipocritamente non fanno nulla per cambiare.Su di tè sono sempre aggiornato dal tuo gemellone.CIAO.
Quando sei in difficoltà ricordati che la ruota prima o poi dovrà girare! Mantieni la barra dritta! Ciao Ettore
Davide, la tua lettera è terribile e sconvolgente, come lo è sicuramente il carcere. Però tu hai degli "ideali"...non farti sopraffare dalla"delinquenza comune". Pensa a chi ti vuol bene e ti aspetta, non sviluppare solo rabbia e odio. Con essi non porterai mai avanti gli "ideali" che sono in te e in tanti di noi... Gli "ideali" vanno sviluppati con la speranza che le nostre azioni possano essere l'esempio positivo e costruttivo per un futuro migliore. Ti aspettiamo e ti chiediamo pazienza..., non sei solo.
Non mollare mai Davide, non sono parole di circostanza, non farlo mai davvero, anche se nemmeno immagino quanto possa essere duro e incredibilmente difficile resistere. Un saluto.