INTERROGO
il Presidente dell’Amministrazione provinciale, Catarra,
per sapere:
se è stato messo a conoscenza del fatto che la dr.ssa Gabrielli non ha mai avuto rinnovato il contratto alla fine del mese di giugno 2011 dalla “Teramo Lavoro” s.r.l., mentre era all’ottavo mese di gravidanza;
dall’Assessore alle Politiche sociali, dr. Renato Rasicci, se si è chiesto il motivo del mancato rinnovo del contratto di lavoro, considerando che la suddetta sig.ra Gabrielli prestava servizio presso il suo Settore;
se l’assessore Rasicci era a conoscenza del fatto che la sig.ra Gabrielli, all’ottavo mese di gravidanza, si trovava in astensione obbligatoria dal lavoro;
se l’amministratore Cretarola ha motivato, per l’unico contratto non prorogato (quello della Gabrielli) la sua decisione alla Giunta provinciale;
se l’assessore Eva Guardiani è stata messa a conoscenza della decisione di interrompere la collaborazione in atto da 9 anni, da parte della Provincia, con la sig.ra Gabrielli.
Al di là delle risposte che pur doverosamente mi attendo di ricevere dagli interrogati, ritengo che il gravissimo episodio discriminatorio perpetrato nei confronti della sig.ra Gabrielli sia inammissibile in un Paese civile come l’Italia e che sia potuto accadere in un Ente pubblico rende ancor più inaccettabile il tutto.
Chiedo che la Giunta provinciale abbia un sussulto di dignità e restituisca il lavoro alla sig.ra Gabrielli, che le è indispensabile oggi come mamma per crescere i suoi due bambini, con la speranza che la Provincia di Teramo non venga additata in Italia e in Europa come il luogo dove si esercitano le pratiche più odiose nei confronti delle donne.
MAURO SACCO
Consigliere provinciale IDV
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