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Fuga dalla Provincia di Teramo - si rischia la paralisi in anticipo sui tempi

di I due Punti
3 minuti

C’è chi è già con un piede in Regione, c’è chi ha preferito un Comune vicino casa, chi invece  sta per trasferirsi a due passi da Via Milli, chi infine sta preparando un ricorso.
Con la recente manovra Monti, la fuga dei cervelli dalla Provincia di Teramo è già iniziata da un pezzo e sta forsennatamente continuando in questi giorni con il rischio che si pregiudichi l’attuale gestione dei settori, con lo svuotamento di competenze e know how che si fa sempre più allarmante. A preoccupare sono soprattutto le carenze che si stanno per ingenerare presso gli ingegneri e in particolar modo nel settore ragioneria. (http://mauriziodibiagio.blogspot.com/2012/01/fuga-dalla-provincia-di-te…)
Dopo l’addio del dirigente Corinto Pirocchi che ha preferito l’amministrazione di Francavilla a Via Milli, perché vittima di un sistema di rotazione che l’avrebbe sottodemansionato, atto peraltro molto criticato dai sindacati, ora tocca ad altri seguire la sua via. Sono diversi i Comuni del Teramano che hanno già preparato bandi di mobilità: si prevede che a breve molti cervelli (circa una ventina), fondamentali per la vita tecnico-amministrativa dell’ente, seguiranno l’esempio di Pirocchi.
Solo al bando del Comune di Civitella del Tronto hanno risposto in cinque: due dipendenti che assicurano la vita amministrativa al settore ragioneria, potrebbero partire alla volta della rocca borbonica, e il ricambio si farebbe molto difficile, se non impossibile. Potrebbero essere selezionati due funzionari del settore risorse umane. Inoltre, molti dipendenti stanno eseguendo l’iter per farsi rilasciare il nulla osta alla mobilità, soprattutto coloro che si ritengono sottoutilizzati dall’ultima riorganizzazione approntata da Catarra, atto che è stato criticato anche dal Dipartimento della Funzione Pubblica che, tirata per la camicia dal dirigente Flamminj, in un suo atto dichiara di rilevare discrasie soprattutto per ciò che riguarda il conferimento degli incarichi dirigenziali.
I migliori cervelli se ne vanno, come ad esempio un geologo che sarebbe stato dimenticato in un angolo: per lui si aprono le strade per la Regione Abruzzo, dove al Dipartimento della Protezione Civile sarebbero ben felici di utilizzare le sue competenze. Il responsabile della stradale della Polizia Provinciale, che nel tempo ha assicurato a Via Milli entrate consistenti con le sanzioni comminate, anche lui prenderà la strada Procura di Teramo che, come in una qualsiasi campagna acquisti, per il suo valore sarebbe stato richiesto più volte direttamente allo stesso Catarra. Tutto ciò comporta un depauperamento della Provincia di Teramo, uno svuotamento di competenze che potrebbe mettere seriamente a rischio la macchina amministrativa e tecnica dell’ente già da domani, in anticipo sui tempi.

Maurizio Di Biagio (mauriziodibiagio.blogspot.com/2012/01/fuga-dalla-provincia-di-teramo-si.html)

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Commenti

Il problema non è tanto nei cervelli che vanno via mai in quelli,  che rimangono.... Purtroppo questo è anche il risultato della geniale e competente amministrazione Catarra, detto "Valterino non è colpa mia".... strano che non abbia ancora dato colpa al PD della fuga dei dipendenti, ma forse, questa volta, ripiegherà sulla profezia dei Maya.... Comunque agli amministratori della Provincia non glie ne po' fregà de meno delle fughe di valenti funzionari e dipendenti, anzi.... meno rompiscatole, meno gente che protesta, più posti per stagiste, teramolavoristi, amici degli amici, e compagnia bella... Intanto l'Ente, come la Costa Concordia, si sta inabissando... e lo Schettino/Catarra nostrano continua a dire che è solo un problema tecnico...

Catarra ha ragione, la colpa è del PD...la colpa di aver perso le elezioni ...e chi se l'aspettava? Che culo.
il problema semmai sarà per chi li dovrà accogliere sti cervelli...