Mi rivolgo a te che sei una delle voci più importanti di questa città ormai alla deriva.
Mi rivolgo a te perchè quando si parla di disabili, per un fatto personale, l'istinto di voler spaccare il muso a tanti cresce ogni volta che metto piede fuori casa. Ma è solo uno stato d'animo, il mio, che passa, mentre per loro, i disabili, non passa nessuna difficoltà.
Oggi siamo andati in ospedale, il fior fiore della nostra cara Teramo civile, l'apoteosi dell'organizzazione. Siamo andati in tre: io mio padre e mia madre. Uno di loro purtroppo è disabile, divenuto a seguito di ischemia. Questa persona oggi cammina, con il bastone.
Ma la paura di cadere è tanta e il suo equilibrio è pari a quello di un bimbo che muove i primi passi. Così per un'analisi di routine siamo andati in tre in ospedale.
Già perchè siamo obbligati per motivi di organizzazione: uno va insieme al disabile, l'altro rimane in macchina. Io sono rimasta in macchina davanti ai parcheggi gialli riservati a chi deve fare la dialisi. La mia macchina occupava buona parte dei parcheggi dei motorini, ma io ero lì veloce a spostarmi in caso di necessità.
Per ben più di mezz'ora ho visto il delirio in quel tratto di strada, uno dei più importanti dell'ospedale a mio parere.
File di macchine ad aspettare, parcheggi in doppia e terza fila e tanta tanta rabbia e rassegnazione di coloro che accompagnavano il proprio caro disabile.
MA COME SI FA AD OCCUPARE UN'INTERA FILA DI PARCHEGGI CON I BIRILLI, SOTTRAENDOLI A CHI HA GRANDI DIFFICOLTA', A CHI DEVE PORTARE UNA PERSONA A FARE DELLE ANALISI, A CHI DEVE CAMMINARE CON IL GIRELLO ED è COSTRETTO A FARE UN PERCORSO PIù LUNGO E TORTUOSO?
Già perchè per chi riesce a camminare bene senza difficoltà quella è solo strada, ma per chi è disabile quello è un circuito ad ostacoli. Perchè hanno messo i birilli davanti a quei parcheggi? E quanto tempo dobbiamo aspettare per poter essere un tantino agevolati con un aumento di parcheggi gialli perennemente occupati magari da chi disabile non lo è?
Io avevo un gran senso di rabbia tanto da volerli spostare tutti e prenderli a calci quei birilli, ma ho deciso di prendere la via civile e denunciare o sottolineare il problema attraverso te, e spero che tu possa fare un articolo su questo problema, in futuro, che tanto sarà molto lungo, perchè se tutto deve diventare un pedaggio per dar da mangiare ai Signori privati, noi OBBEDIAMO, ma ci sono limiti alla sopportazione e chi è disabile va difeso e considerato… "CAZZO"!
Non voglio arrendermi davanti alle parole pronunciate da mio padre: "Questa è la società che abbiamo" con tanto di sospiro di rassegnazione.
Ti allego qualche foto per farti comprendere meglio di cosa parlo anche se sono sicura che avrai capito benissimo essendo cittadino italiano e teramano!
Ciao Giancarlo, vado a farmi un caffè per cercare di sbollire la rabbia anche se è un controsenso data la caffeina....
Buona giornata.
Lettera Firmata
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