“L’episodio increscioso dell’auto incendiata ad un noto editore di una rivista free – press teramana desta in tutta la città stupore e preoccupazione.
Nell’esprimere la mia solidarietà ad Enrico Santarelli ed all’intera redazione di Prima Pagina chiedo che la magistratura faccia al più presto ampia chiarezza. Malgrado si siano già verificati a carico delle stesse persone episodi analoghi in passato, auspico che non si tratti di un’intimidazione in stile mafioso.
Aspettando i risultati di indagini serie ed approfondite, ritengo che nell’ambiente teramano i problemi legati all’editoria siano altri… e molto gravi. Credo che Santarelli sia molto capace nel suo lavoro editoriale riuscendo perciò a raccogliere diverse entrate pubblicitarie rispetto ad altri che beneficiano ampiamente di inserzioni istituzionali degli enti.
Mi chiedo se sia giusto che importanti istituzioni pubbliche, società pubblico – private o associazioni culturali utilizzino fondi di provenienza pubblica, e quindi denaro dei cittadini, per fare pubblicità solo su determinate testate locali.
Voglio essere più preciso. Perché la ASL, la Te.Am. o un’associazione culturale fanno pubblicità su alcuni periodici ed emittenti televisive e non su altre?
Per esempio, potrebbe accadere che la Regione finanzi un’”autorevole” associazione culturale, che potrebbe occuparsi di musica, per centinaia di migliaia di euro, che poi l’associazione stessa, per promuovere la propria attività culturale, decida di acquistare degli spazi pubblicitari in taluni periodici e in determinate emittenti le quali, ricevuta l’”inaspettata” inserzione, avranno cura di incentivare alcuni giornalisti, alcuni personaggi ed alcuni politici rispetto ad altri.
Si potrebbe trattare di un mezzo che utilizza il sistema di potere locale per elogiare certuni, mettere in cattiva luce altri, creare falsi miti nella speranza di imbonire i più.
Penso che in ogni caso non solo sia antidemocratico ed “antiteramano” ma anche illegittimo, in un periodo di crisi come l’attuale, “fabbricare” consensi elettorali e clientele con soldi di provenienza pubblica da attribuire solo agli amici degli amici”.
Arch. Berardo Rabbuffo
Presidente Gruppo Fli
Consiglio Regionale
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Carissimo dott. Francia, io vi seguo e vi leggo. Non posso credere che persone come Falconi non percepiscano nulla da questo lavoro. Impossibile. E Lei, nessun rimborso? Ma chi ve lo farebbe fare? Mi dispiace ma non abbiamo l'anello al naso. Per quanto riguarda l'altra stampa teramana, con televisioni che citano e copiano la rassegna stamppa, copiano dai siti e riportano solo alcuni giornali, trascurando gli altri. Noi lettori abbiamo un grande potere. Possiamo scegliere. Io vi leggo. Ne sia contento.