Scendono in campo Lino Befacchia e Valdo Di Bonaventura in difesa del consigliere del Partito Democratico, Manola Di Pasquale. Un duello all'arma Bianca con il cavaliere di Rapino pronto a battersi a suon di avverbi e congiuntivi. Arma letale per la Giunta Brucchi come la kryptonite per Superman. Una lettera aperta alla vostra lettura...
"Ignoranza e……Arroganza.
Il tono senza pudore e senza ritegno con cui i Signori Consiglieri della maggioranza hanno chiesto le dimissioni dell’avv. Manola Di Pasquale da presidente della Commissione speciale di Controllo e Garanzia va ben al di là della in-decenza politica: piuttosto che sfiduciare un assessore incapace e pasticcione, colpevole di aver reiterato errori su errori, ostinato nel perseguire una sua personale ipotesi urbanistica, restituendolo al suo antico mestiere, mette sotto accusa chi lo ha sbugiardato, interessando della vicenda, d’accordo con la Minoranza tutta, il superiore Organo di Giustizia Contabile.
Gli argomenti addotti e il frasario usato nell’isterico comunicato a firma di tutte le forze che sostengono la Giunta, sono l’espressione della pochezza di questa classe dirigente, che in un biennio ha collezionato una così lunga teoria di figuracce, da battere tutti i primati fino ad ora toccati dalle amministrazioni che si sono avvicendate al governo della città di Teramo. E’ necessario menzionare il pasticcio TEAM? le falle del PRG? La parentopoli? Le patacche grossolane dell’ICI? Le vessazioni dei Passi carrabili, della Pubblicita’? Gli sperperi di risorse pubbliche in acquisti ingiustificati di auto di lusso, di assunzioni superflue? I piani integrati che destavano e destano tanti punti interrogativi.
Se esistesse un’etica politica, Giunta e Maggioranza dovrebbero andare a casa per inettitudine e complicità; poiché siamo nel paese rovesciato dal costume del partito azienda, non operando tale categoria, occorre attendere che la città che li incensò li licenzi senza indennizzo e senza appello".
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