Le parole possono essere utilizzate in molti modi, piegate in base alle esigenze contingenti. Non è di certo una novità: lo facevano già i sofisti nell’antica Grecia, esperti dell’arte oratoria, capaci di indirizzare a proprio piacimento gli ignari cittadini.
Allo stesso modo quando sento parlare il Presidente della Provincia di Teramo sulla società Teramo Lavoro noto come la verità venga completamente distorta affinchè i cittadini teramani credano quello che Catarra vuol far loro credere.
1) Si continua a ripetere che Teramo Lavoro è stata istituita per tutelare i posti di lavoro o i servizi: assolutamente falso. Se si fosse voluto tutelare i posti di lavoro sarebbero stati banditi concorsi per assumere i precari più meritevoli. In questo modo avrebbero rispettato la dignità dei lavoratori, garantito all’interno dell’Ente dipendenti veramente preparati e capaci. Con Teramo Lavoro, invece, si è aggiunta precarietà alla precarietà.
2) Mi devono spiegare il Presidente e il fido Cretarola come la società possa far risparmiare l’Ente: ai circa 70 precari ne sono stati aggiunti altri 40 ex novo, più due segretarie di Cretarola, un capo del personale e lo stesso amministratore unico. La matematica non è un’opinione. Visto che lo stipendio dei 70 precari è rimasto (più o meno) lo stesso, come è possibile che si ottenga un risparmio aggiungendo lo stipendio di altri 40 lavoratori circa, più due segretarie “amiche” di Cretarola (controllare su facebook) a 2.000 € al mese, più il capo del personale a 3.000 € al mese più l’amministratore unico a 5.000 € al mese (ma potrebbero essere anche di più visto che i soldi li gestisce lui), più l’iva che la Provincia paga sui servizi? E se non c’erano i soldi per assumere i precari storici (scusa utilizzata per giustificare questa manovra) come possono esserci i soldi per tutte queste altre persone?
3) Riguardo, poi, all’amministratore unico e la penosa vicenda dell’autoassunzione va da se che non potendo il Presidente trasferirgli dei soldi come amministratore per evitare di incorrere in critiche da parte dell’opinione pubblica avendo da sempre sbandierato che non sarebbe stato attribuito alcun compenso (proprio per far credere che si sarebbe potuto ottenere un risparmio), ha pensato bene, dopo soli 14 mesi, di autoassumersi elargendosi un lauto stipendio. Non mi dilungo sulla illegittimità di tale assunzione (che per consolidata giurisprudenza è nulla anche se il Presidente astutamente dice di avere dalla sua dei non meglio precisati pareri…….figuriamoci con quei consulenti giuridici che si ritrova). Sottolineo soltanto la furbizia nel registrare l’assunzione sotto il falso nome Cretola. Vergognoso. Un insulto per tutti coloro che non riescono trovare un lavoro.
4) Afferma il Presidente che è contento dell’inchiesta della procura e dei controlli. Forse non tutti sanno che quei pochi dipendenti che hanno avuto il coraggio di fare controlli sulla società o raccontare come stanno veramente le cose sono stati trasferiti ad altri settori e sottoposti a procedimento disciplinare. Proprio un bel bavaglio!!!!! Senza dimenticare, poi, che nella riunione del 5 dicembre organizzata per “tranquillizzare” i dipendenti della società, il caro amministratore unico ci ha “suggerito” di prestare molta attenzione a quello che facciamo o diciamo, pena ovviamente il nostro posto di lavoro!!!!
5) Grazie a Teramo Lavoro si possono ottenere due obiettivi: gestire a proprio piacimento i fondi europei e creare un carrozzone dove sistemare i “debiti politici” offrendo posti di lavoro senza neanche la fatica di una selezione pubblica. E a dimostrazione della veridicità di questa affermazione basta guardare chi sono i famosi 40 “assunti-aggiunti” all’elenco dei precari. Caro Presidente Teramo è piccola e la gente mormora!
6) Leggo con stupore che i cittadini teramani credono che le decisioni siano state assunte solo dal Presidente e non dai consiglieri ed anzi sollecitano un loro intervento a fini di giustizia. Ricordo a questo proposito che nella scellerata seduta del 20 maggio 2010 tutta la maggioranza ha approvato la costituzione della società. Delle due l’una: o i Consiglieri non sanno quello che votano e, quindi, pensate a come possono tutelare gli interessi dei cittadini, oppure erano perfettamente a conoscenza della questione e, quindi, sono parimenti colpevoli.
7) Quanto poi al soggetto prescelto al ruolo di amministratore unico è sufficiente fare una ricerca su internet ove sono pubblicate decine e decine di articoli, molti dei quali antecedenti alla costituzione di Teramo Lavoro. Chi fosse il caro Cretarola e di quanti “sotterfugi” fosse già autore era cosa nota. Anzi, mi verrebbe da pensare che sia stato scelto proprio per questo. (ricordo, con estrema sintesi, lo scandalo alla Poseidon di Nettuno, al Consorzio Lavorabile e la triste “dipartita” da Capitale Lavoro).
8) Vedrete che alla fine useranno il “povero” Cretola come capro espiatorio e lo stesso Presidente dirà: “non ne sapevo nulla”!!! In realtà ogni più piccola decisione viene presa in camera caritatis dal Presidente e dai suoi fidi collaboratori di cui l’amministratore unico è solo una longa manus.
In questa maggioranza tutti colpevoli: colpevoli di utilizzare i soldi pubblici per i loro interessi, colpevoli di creare artifici per aggirare tutte le norme, colpevoli di spartire tra loro ciò che dovrebbe essere utilizzato per aiutare i cittadini, colpevoli di aver rubato la vita a chi nella Provincia ha investito tutto.
Colpevoli……………….Questa è la verità sulla Teramo Lavoro. Ogni altra parola è puro artificio, fumo negli occhi.
Ed è così che uno sparuto gruppetto di persone saccheggia e devasta senza il minimo rimorso la vita di questa provincia e di tutti i cittadini onesti che vanno avanti tra sacrifici, rinunce e speranza di un mondo migliore.
UN DIPENDENTE DI TERAMO LAVORO
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