A quanto sembra, la maggioranza dei dipendenti di Teramo Lavoro Srl, la società in house della Provincia, è inviperita per la lettera che la UIL Federazione Poteri Locali di Teramo ha inviato in data 2 luglio a tutte le autorità coinvolte nel controllo della gestione della società stessa.
Intanto dovremmo dedurne che quella lettera riservata della UIL indirizzata – fra le altre autorità – a due soli interni della Provincia, il Presidente Valter Catarra e il Dirigente Leo Di Liberatore, sia stata presumibilmente consegnata dallo stesso Presidente o dallo stesso Dirigente ai 110 dipendenti della società, che sono senza lavoro dal 30 giugno scorso.
Se così fosse, a quale scopo?
Ipotizziamo per scaricare sul sindacato ogni eventuale responsabilità derivante dai mancati rinnovi contrattuali dei dipendenti, in astratto scaturenti dalla paventata verificazione di plausibili illegittimità di gestione dei fondi europei.
Se così fosse ci troveremmo di fronte ad una colossale manipolazione e strumentalizzazione di lavoratori, che prenderebbero quale capro espiatorio proprio il sindacato che li difende da una gestione politica ed amministrativa che si qualifica da sola.
Ecco il testo della lettera che ci è giunta in Redazione:
All’attenzione di Fabio Frullo
Segretario responsabile UIL-FPL Abruzzo
Via Saragat snc, 67100 L'Aquila
e pc
Giovanni Torluccio
Segretario Generale UIL-FPL
Via di Tor Fiorenza, 35 00199 Roma
Roberto Campo
Segretario Regionale UIL Abruzzo
Via Tirino 14 65129 Pescara
Gianluca Di Girolamo
Segretario provinciale UIL Teramo
Corso De Micheletti 50 64100 Teramo
Benedetto Attili
Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione
Via Emilio Lepido 46 00175 Roma
Luigi Angeletti
Segretario generale UIL
Via Lucullo 6 00187 Roma
Leo Di Liberatore
Dirigente settore B7 Provincia di Teramo
Via Giannina Milli 64100 Teramo
Valter Catarra
Presidente Provincia di Teramo
Via Giannina Milli 64100 Teramo
Con il presente atto, i lavoratori della Teramolavoro srl, espressi a maggioranza, intendono chiarire la propria posizione circa la lettera in oggetto inviata dal segretario provinciale della UIL-FPL di Teramo, Alfiero Di Giammartino, al dirigente del settore B7 della Provincia di Teramo e per conoscenza ad altri 12 tra enti e rappresentanti istituzionali.
I lavoratori dichiarano la loro contrarietà circa il contenuto della lettera in oggetto, la quale pedissequamente ripete una serie di accuse già da tempo al vaglio della magistratura competente, e dichiarano inoltre di dissociarsi completamente dall’iniziativa della quale non erano minimamente a conoscenza, giudicandola quantomeno inopportuna, temeraria e improduttiva, anche per il fatto che la prima conseguenza è stata quella della rottura delle relazioni sindacali tra la Provincia e la Uil Fpl e la decisone dell’amministrazione di dare mandato all’Avvocatura per le azioni di tutela dell’ente.
Giova infatti ricordare che il Di Giammartino in data 29 giugno firmava insieme ai sindacalisti di CGIL e CISL l’accordo che consentiva la prosecuzione dell’attività della Teramo lavoro srl, siglato sulla base dell'articolo 8 della legge 138 del 2011, che consente di spostare il termine della fase di avvio della società al 30 giugno 2013 e, dunque, di rinnovare i contratti agli oltre 100 lavoratori della società
Non si capisce dunque perché solo tre giorni dopo, il Di Giammartino ha deciso di reiterare le accuse all’attività di controllo svolta dalla Provincia attraverso suoi funzionari, anche mischiandole confusamente con una serie di attacchi di natura politica (a volte scadenti nel puro e semplice pettegolezzo), che nulla hanno a che vedere con l’attività di spesa del Fondo Sociale Europeo.
Chiediamo dunque ai funzionari sindacali provinciali e regionali se erano a conoscenza di questa iniziativa, e se essa rispetta la linea di condotta della UIL o se non debba essere giudicata piuttosto come una forma di puro e semplice protagonismo.
Chiediamo altresì se si ravvisi l’opportunità che il Di Giammartino continui a dirigere la UIL FPL teramana, stante la sua posizione di dipendente della Provincia di Teramo: posizione che si giudica foriera di evidente conflitto di interessi.
I lavoratori, infine, esprimono il massimo sostegno al Presidente Catarra ed alla giunta tutta, ai responsabili della Teramolavoro srl e alle altre parti sociali, per l’impegno profuso in un momento così delicato della vita del nostro Paese e dell’ Ente Provincia in particolare
Distinti saluti
I dipendenti della Teramolavoro srl
Gli scriventi lavoratori (ma quanti avrebbero realmente sottoscritto la missiva?) giudicano la lettera della UIL “inopportuna, temeraria e improduttiva”, oltre che contraddittoria con l’accordo sottoscritto tre giorni prima per la prosecuzione dell’attività della Teramo Lavoro.
Ma dove sarebbe la contraddizione?
La UIL da una parte tutela i Servizi e i rapporti di lavoro sottoscrivendo l’accordo sindacale, dall’altro chiede chiarezza nei controlli su una gestione che desume essere quantomeno incongrua con gli essenziali livelli di imparzialità, efficacia ed efficienza che devono contraddistinguere gli Enti Pubblici.
Catarra ed i dipendenti firmatari ricordano quegli studenti discoli che si lamentano se il compagno denuncia le marachelle alla Maestra: se tutti fossero innocenti e scevri da responsabilità per quale motivo se la prendono tanto se un sindacato, esercitando il proprio diritto/dovere, chiede che i controlli siano accurati laddove le anomalie sembrano tante e gravi?
La Redazione de “I Due Punti”
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