Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista ritiene che il “modello Teramo” sia finito nel peggiore dei modi, con una Giunta comunale dove coabitano assessori fantasma, assessori iperattivi in più ruoli, assessori dipendenti a tempo pieno della ASL ed il sindaco in doppia funzione: dipendente ASL, e quindi subordinato gerarchicamente al manager dell'Azienda, con lo stesso manager esecutore a sua volta delle decisioni della maggiore autorità comunale, cioè del sindaco!
Proprio un bel intreccio di potere e di potenti, con quest’ultimi che dovrebbero garantire la neutralità delle Istituzioni! Rifondazione Comunista non crede ci siano le condizioni per garantire la oggettività di giudizio necessaria da parte del sindaco nel valutare le scelte del manager, come confermato dalla difesa dell'Atto Aziendale fatta da Brucchi anche a fronte del previsto consiglio provinciale straordinario, convocato dall’amministrazione provinciale sull’argomento in questione proprio per cercare di dipanare la questione, e dalla mancata convocazione della commissione consiliare sulla Sanità.
La triste vicenda dell'ex assessore Robimarga, ove confermata dalle autorità competenti, completerebbe il quadro con tanto di cornice: la convinzione della impunità totale per chi "comanda", perchè se qualcosa non va, si cambia la norma, seguendo gli innumerevoli e tristi esempi che ciclicamente arrivano dal Presidente del Consiglio.
In una situazione del genere, Rifondazione Comunista ritiene che ci sia un’unica soluzione per ridare un po’ di dignità alla politica teramana: SINDACO E GIUNTA TORNINO A CASA!
Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista
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