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"Gli abusi" di Gianni Chiodi

di I due Punti
2 minuti

Da oltre un anno l’Italia dei Valori denuncia in tutte le possibili sedi che Chiodi commissario non ha il potere di riscrivere le leggi, con decreti ed ordinanze  e denuncia anche che Chiodi non può (ma soprattutto non vuole) fare una nuova legge sul piano di rientro, perché decadrebbe il giorno stesso da Commissario e perderebbe tutti i poteri. Ora, però, le ennesime sentenze del TAR abruzzese che assestano l’ennesimo colpo agli abusi perpetrati da Chiodi, sia nei confronti dell’assemblea legislativa regionale, che nei confronti del cittadini abruzzesi, pongono tutti dinanzi ad un punto di non ritorno.
La presunzione, l’arroganza e l’incompetenza dimostrati in questi mesi da Chiodi stanno spingendo l’Abruzzo nel baratro.
Ogni sua decisione annullata da un Tribunale è, infatti, il presupposto di azioni di risarcimento di danni che a breve potrebbero travolgere la Regione: i suoi Piani Operativi sono, infatti, un vero e proprio colabrodo perché, come sostengono i Tribunali, Chiodi riscrive le leggi da solo, senza avere il potere di farlo.
 Ma allora, considerato che non può più parlarsi di episodi, ma di un disegno preordinato e doloso, funzionale e gestire illegalmente poteri che non gli appartengono, i danni che sta producendo Chiodi dovrà pagarseli da solo.
Per questo, a difesa dei diritti di tutti i cittadini ed i contribuenti abruzzesi, ho scritto al Procuratore Regionale della Corte dei Conti una nota, sollecitando l’avvio di un procedimento finalizzato ad accertare l’eventuale sussistenza di responsabilità personali di Chiodi, per tutti gli effetti negativi che la Regione Abruzzo dovrà subire, come conseguenza dell’annullamento e/o dell’illegittimità di tutti gli atti che ha adottato e continua ad adottare in violazione della legge.
Se Chiodi è in buona fede, ha la possibilità di dimostrarlo: venga il Consiglio Regionale per condividere principi, regole, criteri e nuovi modelli organizzativi funzionali al risanamento della sanità abruzzese.Se non lo farà, allora vorrà dire che dovrà assumersi tutte le responsabilità del caso, nessuna esclusa.

 Carlo Costantini
 Capogruppo IdV Regione Abruzzo
 

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Commenti

Carlo Costantini dentro un altro contenitore politico sembrava una valida alternativa a Luciano D'Alfonso, ai media preferiva la profondità, meno legato ai poco cristiniani cattopoteri pescaresi, più dialogico, più adatto alla variatio laica e meno propenso ai temini dalfonsiani . la storia dentro L'idv è diversa; l'idv gli ha cambiato la sintassi e le tematizzazioni politiche e così attacca a testa bassa con parole forti e ridondanti ma in verità manca la profondità e soprattuto manca l'adesione ideologica a quello che dice. Come potrebbe? L'Idv è un partito banale per elettori banalizzati. Carlo Costantini non era un politico banale.