L'Ass. Luzii contro l'Ass. Luzii. Un kramer contro Kramer. La natura ci ha donato due orecchie e una bocca. Ci sarà un motivo di equilibrio sensoriale? Forse ci suggerisce di favorire l'ascolto alla favella, forse nel caso dei fotovoltaici, l'ass. Luzii avrebbe fatto bene a non replicare al consigliere comunale, Giovanni Cavallari, forse avrebbe evitato una traduzione sbagliata, forse avrebbe avuto l'ispirazione per redigere un progetto e seguire la strada di Bruxelles. Ricapitoliamo. Nell'ultimo consiglio comunale, Giovanni Cavallari, capo gruppo del Partito Democrativo, aveva replicato al sindaco Brucchi, che sarebbe stato più opportuno per le casse comunali, aderire al progetto comunitario "Elena" perchè finanziava oltre il 90% dei costi finali del progetto solare. Chieti con il suo Dirigente era riiuscita a intercettare 65 milioni di euro. Tutto qui. Un modello di opposizione costruttiva. Una segnalazione presa come una critica dall'Ass. alle politiche comunitarie Giovanni Luzii. Tre giorni dopo, l'Assessore con il passaporto, risuscitò con un comunicato stampa ufficiale, rispondendo in questo modo"Continuano gli attacchi infondati alle attività dell’Assessorato alle Politiche Comunitarie del Comune di Teramo e di tutta l’Amministrazione Comunale. Pur ringraziando il Consigliere Cavallari per lo stimolo a riflettere su certe problematiche, non va taciuto che sarebbe opportuno suffragare sempre le informazioni diffuse con dati oggettivi, rigorosi e corretti, al fine di evitare una vera e propria disinformazione, a danno dell’Amministrazione e dell’opinione pubblica. Il Programma ELENA, infatti, non prevede affatto la concessione di fondi per la realizzazione di opere e interventi in tema di foto-voltaico. Esso supporta unicamente l’assistenza tecnica – preparazione dei programmi di investimento, studi di fattibilità, elaborazione di business plan – per l’implementazione di iniziative in materia per le quali il soggetto proponente ha già previsto un proprio investimento. Quanto detto va a giustificazione dell’Amministrazione Comunale la quale, in assenza di un oneroso progetto di investimento in proposito, non ha e non avrebbe potuto fare ricorso al Programma ELENA. Una volta ancora, dunque, occorre fare monito che un’informazione più precisa e responsabile sarebbe molto più utile a una società “veramente” civile".
Amo il confronto, la dialettica, ma di fronte a questa sterilità rimango impotente. Potrei cedere la replica a Elena stessa, potrei farvi leggere il progetto europeo con la traduzione giusta, invece vi copio e incollo il punto di vista di una lettrice, scomoda e attenta, Morgana..."Lo strumento ELENA (European Local Energy Assistance) intende incoraggiare progetti di investimento
nell'ambito dell'efficienza energetica, delle fonti di energia rinnovabili e del trasporto urbano
sostenibile, con l'obiettivo di replicare le storie di successo realizzate in altre aree europee.L'iniziativa è finanziata dal programma Intelligent Energy Europe II (EIE). Rientrano nel finanziamento di ELENA qualsiasi tipo di supporto tecnico che risulti necessario per preparare, implementare e finanziare il programma di investimento (progetto). Tale supporto tecnico può essere di diversi tipi: studi di mercato e di fattibilità, strutturazione di programmi, piani economici, audit energetici, preparazione di procedure di appalto, sistemazioni contrattuali e unità di applicazione del progetto. I progetti finanziati (FINANZIATI!!!! n.d.r.) dovranno rientrare nelle seguenti (OVVIAMENTE CITO SOLO QUELLA CHE CI INTERESSA n.d.r.) aree tematiche: integrazione delle fonti di energia rinnovabile nell'ambiente edilizio (es. pannelli fotovoltaici, pannelli solari termici e sfruttamento della biomassa).La domanda di finanziamento deve essere presentata alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI); non ci sono inviti a presentare proposte e l'assistenza verrà concessa sulla base del principio “primo arrivato primo servito”, nei limiti del budget a disposizione. Beneficiari possono usufruire dell'assistenza tecnica, supportata dal fondo ELENA, le autorità locali o regionali, altri enti pubblici o raggruppamenti di enti che si trovano nei paesi che partecipano al programma EIE: i 27 Stati membri della UE, Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Croazia. ELENA supporta l'iniziativa europea del Patto dei Sindaci, ma il sostegno finanziario non è ristretto esclusivamente a chi ne fa parte.Lo stanziamento iniziale ammonta a 15 milioni di euro. Nell'ambito di tale iniziativa, può essere coperto fino al 90% dei costi totali ammissibili previa una procedura di selezione e aggiudicazione."
Quello che virgoletto sopra, è pubblicato con chiarezza su questo sito: http://www.eib.org/products/technical_assistance/elena/index.htm
Caro Luzii, è ovvio che per accedere al finanziamento bisogna prima avere un "progetto", ma proprio a questo dovrebbe servire il suo assessorato, no? Dunque, non cerchi di confondere i cittadini teramani con affermazioni, le sue sì, non supportate da sufficiente preparazione.Ripeto un passaggio del documento che ho citato, reperibile sul sito di European Investment Bank, per chi non avesse capito bene: "Rientrano nel finanziamento di ELENA qualsiasi tipo di supporto tecnico che risulti necessario per preparare, implementare e finanziare il programma di investimento (progetto)." Non mi sembra che possano esserci ambiguità nell'enunciazione "FINANZIARE IL PROGETTO".Ad ogni modo, considerato che la sua replica arriva a distanza di tre giorni dalle domande che Cavallari le ha posto in consiglio comunale, è tristemente evidente come lei non conoscesse affatto lo strumento Elena. Ora quello che si sente è solo il rumore delle sue unghie sugli specchi". No comment.
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