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SLA: Primo giorno di sciopero della fame...intanto Pierangeli...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Oggi è l'otto marzo.
Festa della donna.
Dedicato a una donna speciale.
Liliana Serafini malata di Sla e prigioniera di un palazzo Ater senza ascensore.
Lo stesso stabile dove si trovano due altre persone con disabilità diverse.
Una al 100% e un'altra al 75%.

Tonino Serafini, marito di Liliana ha fatto regolare domanda all'Ater di Teramo.
Era il mese di Marzo del 2013.
Un anno di tempo ha avuto l'ente diretto dal venturoniano Marco Pierangeli.
Un anno di silenzio e mani conserte.

Lo steso Pierangeli si è ricordato solo il 3 Marzo 2014 di compilare la domandina di finanziamento per le barriere architettoniche.
Un iter ancora lungo per via di una commissione asl e altre appendici.
Perchè?

Vi sembra morale che un amministratore Ater, nominato dalla politica, parli di strumentalizzazioni politiche?
Nessun candidato o lista parteciperà allo sciopero della fame.
Solo normali cittadini.
Eppure un membro della segreteria del nuovo centro destra di Lanfranco Venturoni, si permette di parlare di strumentalizzazione...invece di vergognarsi per il non operato della sua struttura.
Un uomo che è stato portaborse politico in regione Abruzzo.

Io e Tonino continueremo lo sciopero della fame in attesa di un intervento del Governatore Chiodi, unico  che ancora può rivestire un alone di credibilità istituzionale e garbo sociale.
Se non altro per il beneficio che dobbiamo al suo silenzio.
Rimaniamo in attesa....

articolo in aggiornamento.....




 

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Commenti

Io sono con Liliana...lei é la vera forza...lei rappresenta la dignità...sempre lei ( una donna ) che mi ispira il coraggio di andare avanti ad ogni costo...BUONA FESTA DELLA DONNA!
Sig.ra Liliana sei l'amica più cara,leale e coraggiosa del mondo. Tu esuli da qualsiasi clichè e sei semplicemente ' super ' . Le persone straordinarie sono rare e tu sei proprio unica. Con tanto affetto per la festa della donna.
Il problema e' che Liliana. Non ha ove è una cittadina e non ha protezione in alto. Francesco
MIMOSE E RETORICA. Le mimose lasciamole su gli alberi, perché la donna va festeggiata ogni momento della nostra vita con l'amore e il rispetto. La dolce Liliana forse sarebbe più contenta se L'8 marzo si festeggiasse la " cultura della uguaglianza", la festa degli uguali diritti di tutti gli esseri umani. Per questo motivo la POLITICA, quella vera, si dovrebbe " smuovere "! Perché solo in questo modo la politica diventa grande e. .......civile........allons enfants
Sono solidale ed a fianco ai carissimi amici Liliana, Tonino e Giancarlo e chiedo, a nome del Mia Casa d'Abruzzo, all'ATER di Teramo e alle altre autorità competenti di provvedere "immediatamente" a risolvere la situazione. Sono a disposizione per ogni e possibile iniziativa, pur avendo da poco concluso un durissimo "sciopero della fame" per la ricostruzione delle Case Popolari dell'Aquila e dei Comuni del cratere. Forza e coraggio!
Ad una donna come Liliana, che neanche conosco, posso solo dire che lei rappresenta tutte le donne, con le loro gioie, i loro dolori, i loro affanni, nel bene e nel male, sempre presenti. Ripeto, Liliana non la conosco, ma vedo in lei la donna dura, quella che sa affrontare i nemici più difficili e riuscire a sopraffarli, come sta facendo in questo momento. Un grande abbraccio al grande Tonino per quello che sta facendo per la sua Donna, per la sua Compagna di vita. Io, ripeto ancora una volta, non conosco questa famiglia, ma dev'essere veramente speciale per avere tanti amici.
Io ci sono... senza ombra di dubbio... con e per la signora Liliana, per il problema SLA, per combattere l'imbarbarimento della società, rifiutando ogni meschino tentativo di strumentalizzazione, ma anche di facile spiegazione di ogni scomoda battaglia sociale con le 'strumentalizzazioni'! Perchè non ci si debba ammalare di SLA per capire, nè diventare vittime e deboli per sentire il peso della sordità delle istituzioni! Ci sono perchè i politici non fanno dei seri passi indietro sui loro stipendi e privilegi, ma continuano a fare tagli per assicurarne la continuità, ignorando la priorità dei pazienti, come Liliana! Ci sono nello sciopero della fame, perchè nessuno può permettersi di giudicare le motivazioni della mia coscienza davanti a situazioni del genere, le quali dopo tanto tempo non trovano una dignitosa risposta!!! Forza signora Liliana, signore Tonino... ci siamo, non molleremo!!!
Si..si ma, uniamoci tutti fisicamente! senza se, senza ma...dove siete, all'ospedale?....