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L'Ater di Teramo è a rischio Default

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Liliana malata di sla è ancora prigioniera del suo appartamento Ater a Colleatterrato.
Sono trascorsi sedici mesi da quando la pratica è stata protocollata ma non si hanno notizie dell'ascensore e degli eventuali lavori.

Nel frattempo la gestione dell'amministratore (dimissionario?) unico, il dott. Marco Pierangeli registra molti punti interrogativi.
Il primo è sempre lo stesso dal primo giorno della sua nomina all'Ater di Teramo.
L'Amministratore Unico aveva i requisiti per essere nominato dal Governo Chiodi?
Risultava in Regione il suo ruolo di Portaborse o membro di Segreteria  e non di funzionario regionale.
La Regione Abruzzo dell'Amministrazione D'Alfonso è in attesa di una sua risposta.

Avevamo parlato di diversi interrogativi....
Perchè l'Ater di Teramo sarebbe a rischio Default?
Una somma di domande come risposta...

Perchè il bilancio preventivo 2014 (scadenza ottobre 2013) non è stato approvato?
L’esercizio finanziario per l’anno 2012 si è concluso con una perdita d’esercizio, rilevata a bilancio consuntivo, pari a circa 660 mila euro.
Risulta essere vero che per l'anno 2013 si prevede la stessa perdita?
Risulta essere vero che la passività per due esercizi consecutivi comporta l’adozione dei provvedimenti previsti all’art. 24 della L.R. 44/1999, comma 3?

"In caso di impossibilità di funzionamento, di violazioni di norme di legge e di regolamento o di irregolarità amministrative e contabili, ovvero nel caso di significative perdite derivanti dall'attività di gestione, con decreto del Presidente della Giunta regionale, su deliberazione della Giunta, vengono sciolti i Consigli di Amministrazione delle ATER...".

Si parla di un debito fuori bilancio per circa 650 mila Euro che rappresenterebbero obbligazioni pecuniarie imputabili all’ente e maturate al di fuori del sistema del bilancio, in quanto si riferirebbero ad uscite per le quali mancherebbe un’originaria previsione di spesa.
Queste passività, sarebbero tutti debiti verso imprese esecutrici di lavori, maturate attraverso l’esecuzione di opere giustificate da interventi di “somma urgenza”, che sembrerebbero in gran parte ordinati direttamente su disposizione da parte dell’A.U.
L’Azienda si troverebbe quindi esposta ad eventuali azioni legali da parte dei debitori, in assenza di un piano di rientro che non risulterebbe approvato...

Non risultano versati in Regione gli introiti provenienti dalla cessione degli alloggi in base alla L. 560/93, per altri 600 mila euro circa, come previsto dalla normativa vigente.
Complessivamente, l’ATER di Teramo presenterebbe un’esposizione finanziaria di circa 1.300.000 euro.

Per far fronte alle spese di funzionamento, si è resa necessario far ricorso all’anticipazione di cassa di 200 mila euro presso la Tesoreria bancaria.
In sintesi con questo panorama amministrativo è da considerarsi seriamente a rischio il buon funzionamento dell’Ente, poiché la mancata approvazione del bilancio preventivo non consente l’espletamento della gara d’appalto per le manutenzioni, sottoponendo l’Ente in grave difficoltà nell’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Inoltre sono a rischio anche gli stipendi dei dipendenti.

Che farà la Regione Abruzzo?
La nomina di un Commissario Straordinario o di un nuovo A.U. si rende necessaria e urgente.
Dati alla mano...la nomina a Direttore assegnata a un Dirigente interno, come avvenuto in passato, consentirebbe un risparmio annuo di circa 150 mila euro. 

Il resto è dato da tutte le Liliana con disabilità al 100% che abitano nei palazzi Ater... e che non sono mai state una somma urgenza...
Il vero problema? Liliana sta sopravvivendo...
Noi con lei...

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Commenti

Ma non si possono denunciare alle autorità competenti tutte queste cose? In modo tale che chi è venuto meno ai propri doveri, per altro continuando a percepire un lauto stipendio, paghi? Oppure le autorità competenti non esistono o fanno finta di niente?? No perchè, in tal caso, di cosa stiamo parlando?
questi sono i risultati di un uomo solo al comando, dei manager, l'arroganza del potere dell'Amministratore alla massima potenza con la complicità dei tanti che hanno chiuso gli occhi e tappato le orecchie. Altro che politica del risparmio tanto auspicato dal governatore Chiodi quando decise di affidare per 5 anni un potere assoluto ad una sola persona. Un disastro annunciato visto il soggetto incaricato. Se tutto quello descritto fosse vero e non ne dubito chi pagherà per il disastro compiuto?
Ciao Giancarlo. Se non ricordo male c'é anche il problema del cogeneratore all'annunziata. Se non lo fanno ( speriamo) devono restituire circa 500.000 euro, e ormai siamo a luglio. O ricordo male?