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Le bugie dei Prati di Tivo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Un opuscolo. Un semplice opuscolo che ti apre un mondo. Una realtà incredibilmente nuova. Prati di Tivo e Prato Selva. Benvenuti. Leggiamo...Piste di Tubing " Divertimento senza limiti ad alta velocità. Lo snow-tubing è un gioco praticabile a tutte le età. Seduti in apposite ciambelle si scende all'interno di una struttura di contenimento in acciaio interamente ricoperta con materiale Neveplast che ne garantisce la scorrevolezza. Un'attività diversa, adrenalinica ed estremamente coinvolgente". Poi ancora " Pista di pattinaggio altamente tecnologica. Grazie a questo sviluppo ecocompatibile la pista è orientata verso tutti. Si possono praticare, infatti, tutti i tipi di sport su ghiaccio, dal pattinaggio all'Hockey". Bello vero? Peccato che siano tutte bugie. Pubblicità ingannevole. Nulla di tutto questo. Non esiste una pista di tubing o di pattinaggio. Sponsor la Regione Abruzzo, Sangritana, Ass. albergatori. Complimenti a tutti. Bella figura di ....fate voi.

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Commenti

Abbi fede, ci sarà, ci sarà, qiando non si sa, come la nave di Sergio Endrigo. Partirà la nave, partirà Quando arriverà, questo non si sa.
E meno male che tutto questo non esiste, per una volta le bufale rimangono tali ed è un grosso sollievo per chi ama la natura

Caro Fuoridalcoro, io amo i Prati di Tivo come sono... da sempre...ma la pista di pattinaggio sul ghiaccio era prevista sopra il tetto della nuova biglietteria, quindi impatto ambinentale sotto lo zero. Questo per la precisione.

come le tante e tante prese per i fondelli dell'amministrazione attuale del loco...okkio nn vede, cuore nn sente.............
Avete rotto le scatole con l'impatto ambientale. A Cortina d'Ampezzo l'autostrada esce dentro il paese e sono tutti contenti. Chissà perchè.
Ciavrei scommesso, sig. Giancarlo Falconi , come mai la maf... del piazzale, e pur vero che da un pò è fortemente indebolita, non si faceva sentire per imporre il proprio NO. La pista, apprendo da lei, si dovrebbe realizzare sopra il tetto della biglietteria e quindi sul piazzale. Come la pista dei pattini a rotelle, come i punti picnic sparsi per i Prati senza punto di ristoro, tanto ci sono nel piazzale........ Lei non lo sa, ma quando a Natale lo sci club organizzava la fiaccolata, il "piazzale" contribuiva alle spese, 10000 lire, solo se la fiaccolata passava nel mezzo del piazzale, un particolare, il Miramonti oltre a pagare quasi tutte le spese, offriva vin brulè a tutti. Noi distruggevamo gli sci perchè eravamo costretti a passare sul brecciolino. Ci sono tecniche per ridurre il peso dei massi delle pitture rupestri del nostro Montauti si trasportano in elecottero e poi si ricompongono i pezzi, se vi è qualche finanziamento ( pista di pattinaggio) usiamolo per questo, vista la crisi però, in primo luogo usiamoli per i più deboli, per le famiglie e poi quello che serve per salvare quelle opere d'arte. Se sono un po rovinate si restaurano. Sa, sig. Falconi, molti anni fa, ed io non riuscii ad impedirlo, Il Miramonti realizzò campi da tennis per moltissimi mtq., cementificò un ampio spazio retrostante l'albergo, tanti campi da tennis che non si trovano in tutta la città di Teramo, sarebbe interessante vedere quanta gente ci gioca in quei quattro giorni in estate. La pista di pattinaggio, in quanto ha un costo elevato di gestione, farebbe la stessa fine. Viva Dio è una bufala, la pista non si farà, speriamo che rimanga tale. Una riflessione, immaginiamo Prati di Tivo una azienda, costantemente in crisi, alla quale "pantalone" regala soldi in continuazione, con pochissimo personale impiegato, stagionale, molto in nero ed oltre..... con una presenza turistica negli alberghi al di sotto della sopravvivenza, ( un albergo ai Prati di Tivo non ha gli stessi costi di gestione di un albergo della costa eppure quesi ultimi si lamentano costantemente ) come fanno questi politici, questi sindacalisti nostrani a giustificare tutto questo a quegli imprenditori in provincia di Teramo, che hanno molti dipendenti ed in regola, che rispettano i contratti, che sono rispettosi delle norme di sicurezza fino allo spasimo perchè sono giustamente controllati, e mi fermo qui, e che non riescono più andare avanti. Che hanno dovuto far fronte ai debiti prosciugando i risparmi di generazioni. Molti sono gia falliti, hanno subito la crisi finendo sul lastrico senza ricevere assistenza adeguata, per superare il momento difficile, da nessuno. Drammi famigliari, separazioni, PERSONE DISTRUTTE. Perchè le associazioni dei soggetti ( loro stessi) che ho citato non si ribellano, sono forse costrette al silenzio? o peggio sono ricattate e da chi?... Prati di Tivo, NON FALLISCE, o di rif o di raf i fondi devono uscire perchè bisogna andare a sciare o chissà per quale altro inconfessabile motivo. loreto bartolomei
Siccome sono 50 anni suonati che frequento i Prati di Tivo, chiedo a coloro che scrivono su questo giornale on line se sono effettivamente convinti che Prati di Tivo è a tutti gli effetti una stazione turistica (invernale ed estiva) e quindi come tale se vogliono lo sviluppo di questa stazione oppure no. Concordo con tutti che non bisogna fare scempi della montagna, ma realizzare delle nuove piste da sci, bonificare e mettere in sicurezza le esistenti, realizzare piste artificiali per le discipline sul ghiaccio, tunning e quant'altro, non fa altro che bene alla stazione e no dimentichiamoci che la montagna è di tutti e non di associazioni o altro che ne limitano la crescita. La nostra è una picola stazione, ma non ha nulla di diverso dalle grandi stazioni turistiche abruzzesi ( comprensorio dell'Alto Sangro Roccaraso - Rivisondoli - Pescocostanzo ecc., compensorio dell'altopiano delle Rocche Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Ovindoli ecc), anzi Prati di Tivo ha molto di più ..il Gran Sasso in tuta la sua bellezza e maestosità
Sig. Cristiano Ferrante , sono certo che lei ha detto delle cose che ha sentito dire ma che mai si è preoccupato di verificare. La montagna è di tutti. Si la montagna è di tutti come lo è il mare. Il mare, la spiaggia è di tutti ma dopo la spiaggia inizia la priprietà privata. Se lei va in spiaggia nessuno può dirle niente, può fare il bagno può sdraiarsi sul bagnasciuga ecc.. ma non può accedere alla proprietà privata e magari piantarci una tenda. Ai Prati di Tivo voglio ricordarle, perchè pochi lo sanno, che la linea che divide la montagna sicuramente di tutti, dal privato, va dalla vecchia intermedia della seggiovia all'arrivo del vecchio calderotto. Sotto quella linea vi sono centinaia di appezzamenti di terreno registrati al catasto a nome di miei concittadini, è proprietà privata. Il tutto gravato dall'uso civico. ( non mi addentro su questo argomento un pò complicato) Altro punto importante è la destinazione d'uso di quel territorio. Quel territorio ha come destinazione d'uso "agro silvo pastorale". Mi dice come si possono bonificare le piste, come fa a togliere i sassi che equivale a fare movimento terra ed è severamente vietato dalle leggi del Parco. Eppure tutto questo si fa costantemente, addirittura si potano alberi e si toglie tutto quello che può dare fastidio allo sci. Cosa c'entra che le associazioni od altro limitano lo sviluppo turistico ai Prati di Tivo. Se lei vuole sviluppare i Prati a modo suo lo acquista e ci fa quello che crede. Sono sicuro che se ha una sua proprietà la difende. Tempo fa suggerii, in un dibattito a Teleponte con l'onorevole Cerulli, per cercare di venire incontro in qualche modo e risolvere il problema della destinazione d'uso, suggerii di richiedere l' ampliamento di destinazione d'uso " agro silvo pastorale e turistico ". questa proposta venne rifiutata. Si può fare tutto ai Prati di Tivo, ma nel rispetto delle leggi e degli interessi dei miei concittadini. loreto bartolomei Più leggo il suo intervento e più mi fa rabbia, traduco quello che le ho detto a lei ed ad altri in modi diversi: nessun Pretarolo ha potuto mettere piede ai Prati di Tivo per fare una qualsiasi attività turistica perchè quelli della prima ora con le amministrazioni comunali sempre a loro favorevoli, e con l'aiuto del potentato Teramano, con le buone o con le cattive li hanno fatti sempre recedere. Vi ricordate i guai che fecero passare al povero "Merlone" , povero per modo di dire persona eccezionale. Se non lo sapete ditemelo che vi imformo. Mi dice con quale occhio noi dovremmo guardare tutto ciò che accade ai Prati. Se volete saperne un pochino di più leggete su questo sito la discussione "Prati di Tivo sotto invasione", vi aiuterà a capire di più. Chiedo scusa per lo sfogo, lei Sig. Ferrante non ha nessuna colpa.
Sig. Cristiano Ferrante, sono sicuro che lei è in ferie e che non ha letto quando le ho scritto in risposta alla sua. Mi attendo una risposta non appena sarà rientrato dalle ferie. Buone ferie. loreto bartolomei
Sig. Loreto Bartolomei penso di conoscere abbastanza le problematiche dei Prati di Tivo, so benissimo che da sotto l'intermedia i terreni sono privati e suddivisi in migliaia di piccole particelle e quindi tantissimi proprietari, così come tra l'altro sulle alpi. Solo che sulle alpi il turismo è concepito in un determinato modo che a parer mio, penso sia quello giusto a discapito del turismo dei Prati di Tivo. Non voglio entrare nelle beghe comunali perchè è giusto che se la vedano gli abitanti di Pietracamela e della frazione di Intermesoli, ma se nel tempo a non tutti i cittadini di Pietracamela è stato permesso di realizzare un qualcosa a Prati di Tivo (attività in genere), ciò non può ricadere sui frequentatori della montagna e non può essere un punto fermo per lo sviluppo dei Prati di Tivo. Forse sono stato frainteso, nel dire che certe cose comunque vanno realizzate, volevo intendere che strutture, piste e quant'altro vanno realizzate sempre in un contesto che non deturpi il paesaggio montano tipo (alberghi a capienza di max 50 persone, negozietti con prodotti tipici locali, attività equestri e tanto altro). Ritornado alla problematica del turismo a Prati di Tivo, se si vuole incrementare l'economia del Comune di Pietracamela e quindi di voi che abitate sul posto, occorre proporre ai turisti sempre nuove novità, sia per il periodo estivo che per quello invernale. Caro Sig. Loreto, penso che noi ci conosciamo ed anche molto bene, comunque la vorrei far riflettere su una cosa, si ricorda i famosi anni '70 ed '80 quando a Prati di Tivo veniva tantissima gente e specialmente la domenica se non si arrivava presto le macchine venivano parcheggiate su ambo i lati della strada sino alle prime case che si incontrano salendo a Prati di Tivo? Allora l'economia locale era fluente, successivamente si è caduti in disgrazia perchè gli impianti nel periodo invernale funzionavano a tozzi e bocconi e da lì iniziò la trasmigrazione dei turisti invernali ad altre stazioni. Ora chiedo perchè non si può riportare tutta quella gente a Prati di Tivo affinchè torni a crescere l'economia locale?? Io personalmente direi baste a guerre interne e vorrei che tutti gli abitanti del comune di Pietracamela si unissero per uno sviluppo concreto del territorio. Battere pugni in Regione per migliorare l'attuale viabilità, chiedere fondi per consolidare l'abitato di Pietracamela che tra l'altro è inserito nel catalogo dei Borghi più belli d'Italia, consolidare le usanze degli abitanti di Pietracamela, attivarsi per far si che non vi sia più un turismo "mordi e fuggi" ma che torni il turismo delle famiglie che restano in montagna per la settimana intera e non solo in albergo, ma anche nelle vostre case di proprietà, realizzare dei Garnì proprio a Pietracamela, ripristinare l'unico distributore di benzina che era presente. Sig. Loreto sono molto legato a Prati di Tivo e a Pietracamela, ho moltissimi amici su, e mi spiace tantissimo vedere polemiche e non fatti. Le auguro un Buon Ferragosto Cristiano Ferrante
Ma non avevo letto proprio su queste pagine che il Presidente della Gran Sasso Teramano Marco Bacchion aveva dato per certa la pista di pattinaggio entro l'Agosto?
Si Cristiano, noi ci conosciamo ed allora mi permetto di darti del tu così la conversazione ci viene meglio. Noto che anche tu fuggi quando devi dare un giudizio sulle responsabilità di chi ha portato Prati di Tivo in queste condizioni. Hai letto quando è successo a mio figlio nel dicembre scorso, che pur avendo concordato tutto sulla apertura del noleggio, pur avendo ottenuto tutte le autorizzazioni per poterlo riaprire, il veto ridicolo giunge quando l' ultima autorizzazione deve venire dall' Amministrazione Comunale che deve subire il no dei soliti. Ti ricordi quel rimorchietto con 35 paia di sci e qualche bob noleggio di mia moglie ed io maestro, chiuso con due denunce penali per costruzione abusiva, sai alla denuncia della Forestale mia moglie fu assolta mentre per quella dei Vigili, non gli fu notificata, quindi il processo andò avanti e giudicata in contumacia, pur avendo gli stessi reati della prima fu condannata a 3\4 mesi di carcere e 800000 mila lire di multa. Dovette andare in Corte di Appello all'Aquila per togliere definitivamente la condanna. Trova su questo sito e leggiti quanto ho scritto a proposito.. Hai letto sulle colonne di Ercole, ruderi senza possibilità di utilizzo, pericolosi perchè fatiscenti, in nessuna parte del mondo tutto questo poteva succedere. A Pietracamela si. Dimmi, trovi più scandalose quelle colonne rimaste li per 40 anni, o due rimorchi rivestiti in legno, rivestiti da artigiani Rumeni che lavorano legno antico. Preciso che quei due rimorchi sono di provenienza militare, uno era una sala operatoria con poltrona dentistica, quindi dentro tutto bianco e di materiale adatto alla sterilizzazione, l'altro era una officina legno, tutti e due utilizzati dall'esercito fino agli anni 98\99 ancora ci sono disegnati i simboli dell' intervento balcanico. Vi è stata sempre collaborazione da parte di tutti i Pretaroli per lo sviluppo dei Prati solo che quando qualcuno si voleva impegnare a fare qualcosa lo criminalizzavano e gli facavano passare i guai. E vero che al nord tutti collaborano, nessuno però si sogna di fermare le attività degli altri. La sapete di chi fu la responsabilità per il mancato sviluppo di Campo Pericoli, vi ricordate i fratelli proprietari dell'Albergo Orso Bianco ( non ricordo il nome forse Storto) con la collaborazione dell'amministrazione Giardetti Nicola sindaco, io ero consigliere, facemmo venire un certo Platter che progettava stazioni, ebbene gli Storto presentaromo il progetto di una telecabina per la penetrazione a Campo Pericoli, noi ne fummo entusiasti perchè lo vedevamo fattibile, Platter favorevole, non se ne fece nulla perchè il Piazzale si oppose in quanto con quel progetto si spostava il centro turistico dal piazzale sotto l'Orso Bianco partenza della telecabina. La mancata realizzazione della telecabina provocò l'inizio di problemi per i fratelli Storto. La Siget, che aveva l'esclusiva esercitò il diritto di prelazione, fece fare un progetto fasullo buono solo per essere bocciato, fu bocciato e così si perse l'ultima occasione per Campo Pericoli. Cristiano, sei persona corretta, esprimi un giudizio che tende a pacificare gli animi di chi ha sofferto, date torto a chi ce là, contribuite a far ritornare un po di giustizia ai Prati. Forse ormai è troppo tardi. Pietracamela purtroppo ha subito due lutti prematuri e troppo importanti. Il primo fu il compianto Carlo Amorocchi, non a caso il piazzale porta il suo nome. Persona brava, onesta ed amata da tutti. Sicuramente uomo di spicco, con un forte carisma, se fosse stato in vita un po più a lungo i Prati avrebbero preso un'altra piega. Il fratello 18enne troppo giovane non poteva sostituirlo, più avanti caricato di mille problemi, si è uniformato. Appena rimase vuoto quel posto un altro personaggio fatto di tutt'altra pasta lo coprì ed eccoci come ci ritroviamo. Il secondo fu il nostro amato sindaco dott. Panza, anche lui scomparso prematuramente. Dalla sua morte in poi tranne qualche piccola parentesi tutte le amministrazioni sono stata filo albergatori. L' ultima è sicuramente la peggiore. Un saluto e buon ferragosto a tuttti. loreto bartolomei
Caro Loreto, a questo punto non posso darti che ragione, sono rammaricato su quanto di hanno fatto ma certamente ciò è dovuto alla mala conduzione di un Comune che tra poco sarà accorpato ad altri Comuni. Sarebbe stato molto meglio dire subito che la concessione per la tua attività di noleggiatore di sci e bob veniva concessa sulla base di una installazione di baita in legno, ed a quel punto eri tu a valutare se effettuare o meno l'investimento. E' anche vero e ricordo benissimo tutta la vicenda sullo sviluppo della stazione addentrandosi nel vallone di Campo Pericoli, ed oggi sarebbe stata una svolta per tutti e principalmente per voi sia dal punto di vista economico che di attività lavorativa. Non sta a me giudicare le Amministrazioni Comunali succedutesi, comunque esprimo una mia opinione strettamente personale (il sindaco, la giunta comunale ed i consiglieri devono essere e risiedere a Pietracamela), conoscere esattamente la problematica del paese e della stazione, attivarsi univocamente allo sviluppo del paese (anoverato tra uno dei borghi più belli d'Italia), allo sviluppo dei Prati di Tivo, ma soprattutto insistere sulle nuove attività commerciali, dando spazio a tutti i cittadini di Pietracamela. Solo così potrà rinascere la montagna che da decenni si va spopolando sempre più. Un caro saluto Cristiano
Caro Cristiano, purtroppo non ho tempo in mattinata a leggere più approfonditamente come merita la tua risposta, mi sento di ringraziarti dal più profondo del cuore per quando ho potuto cogliere da uno sguardo superficiale, grazie, grazie. Nel pomerigio ti risponderò. loreto bartolomei
Ciao Cristiano, ti ringrazio per le cose che mi hai scritto, sono la pura e semplice verità, per quando riguarda il noleggio mi hanno detto che non potevo fare una cosa fissa in quanto le autorizzazioni erano stagionali e quindi avrei dovuto spostare ogni stagione il tutto. Magari avrei potuto piazzare un prefabbricato e lasciarlo fisso lì. Non sto ad attidiarti con le vicende di Pietracamela che noto le conosci abbastanza, purtroppo ormai non c'è più neppure il materiale umano per fare una qualsiasi cosa. Sono sicuro che non sai una cosa di cui vado fiero, il sindaco Giorgio Forti, con l'onorevole Cerulli Irelli organizzarono una assemblea in comune per discutere di usi civici ed altri interessi dei Pretaroli, mi presentai solo io di Pietracamela i miei paesani la disertarono, loro erano più di 100, ebbene presi la parola e feci l'intervento in lingua Pretarola parlando per più di un quarto d'ora, successe il finimondo perchè non capirono nulla. Dissi alla fine in Italiano, ecco perchè voi non potete risolvere i problemi di noi Pretaroli, lasciateci sbagliare da soli. L'accorpamento ci sarà sicuramente con Fano Adriano, speriamo bene. Cristiano ancora ti ringrazio, ti saluto. loreto bartolomei