Scenderanno in piazza i cittadini di Atri, Pineto e Silvi. Una protesta civile come l'Ospedale. Una protesta sociale. Una protesta di rigore e sentimento famigliare. Il manager Varrassi è stato chiaro. Nuovo ospedale di Giulianova che accorpa il presidio di Atri. Ora è stato chiaro. Finalmente. Il sindaco Astolfi ha sempre negato questa possibilità. Un primo cittadino con una doppia scelta. Le dimissioni, che verranno richieste in maniera forte, dura e diretta o con il cuore oltre gli interessi politici, solo come un primo cittadino può credere di passione, si può clamorosamente porre alla guida della protesta della sua gente per la sua gente. Altri tempi. Altri uomini. Ci vuole coraggio e predisposizione. Il sindaco di Pineto Monticelli con tutti i rappresentanti politici dal sapore trasversale, dopo aver depositato il ricorso al Tar è pronto al porta a porta, per urlare il pericolo Ospedale. Il fronte Teramo-Giulianova ha pensato di essere ancora una volta più forte della zona "depressa" Atri-Pineto-Silvi ma questa volta, i toni si alzeranno come l'onda perfetta dei surfisti. Si apre una lotta per il diritto alla salute. La partita doppia dei ragionieri della riforma sanitaria contro la Costituzione Italiana "La Repubblica tutela la salute come diritto dell'individuo e interesse della collettività". Non si può tornare indietro. Inizia il duro confronto.
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Le dichiarazioni del Direttore Generale a margine del Comitato ristretto dei Sindaci del 5 Aprile scorso ,tenutosi a Giulianova, ci lasciano letteralmente basiti. Con chiarezza, che certamente sgombera il campo da ogni dubbio, si svela il disegno della Asl di Teramo circa le sorti del Presidio Ospedaliero San Liberatore di Atri. Il presente comunicato e' il primo che scriviamo con il dolore e la rabbia nel cuore. La conferma che tutte le nostre argomentazioni portate avanti, con testarda preoccupazione da ormai quasi tre anni, erano piu' che fondate, provoca una sofferenza indicibile . Se fossero stati i nostri,come siamo stati accusati, strumentali allarmismi ,ora potremmo incassare la soddisfazione di aver avuto ragione. Ma avremmo di gran lunga preferito avere torto. Non abbiamo mai compreso, ne'comprenderemo su quali basi poggiano le scelte che si fanno via via sempre più delineate per il nosocomio atriano! E ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale e' stata la nostra unica difesa, essendo venuti meno tutti i criteri che hanno e daranno sempre ragione alla forza del San Liberatore. La politica si e' sostituita completamente al diritto alla salute dei cittadini! La politica ha deciso che una parte considerevole della Provincia di Teramo venga privata di un presidio che e',da sempre,punto di riferimento della domanda e dell'offerta sanitaria di un territorio vastissimo, anche extraprovinciale ! La politica ha condannato alla chiusura l'ospedale di Atri. E'la prima volta che usiamo il termine 'chiusura', perché ,oggi,e'il Direttore Generale che ci autorizza ad usarlo. La costruzione del nuovo ospedale di Giulianova "comportera' l'accorpamento del presidio di Atri "(n.d.t.)! Prima di capire quali iniziative intraprendere nei prossimi giorni , gli scriventi chiedono un incontro urgentissimo con il Dott. Varrassi, cui si chiede di ascoltare un territorio, una gente che condivide storia, esperienze e problemi . Un territorio che fin ad oggi ha parlato sottovoce !
Luciano Monticelli- Sindaco di Pineto
Segreterie Comunali di Atri di Pd / Udc/La rosa Bianca /Idv/ La Destra
I consiglieri comunali di opposizione al Comune di Atri
I consiglieri comunali del Pd al Comune di Silvi
Io adoro la liquirizia...;)
Ufficio Stampa Comune di Pineto
“Il nostro territorio, quello della Val Fino, è abbandonato a se stesso. Sotto l’aspetto sanitario la Asl di Teramo non intende investirci. Il direttore generale Giustino Varrassi credo stia prendendo in giro tutti quanti perché se è vero ciò che ho letto in questi giorni, siamo al preludio della chiusura del San Liberatore di Atri, checché se ne dica”.
Tuona il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli dopo aver appreso che a Giulianova verrà realizzato un nuovo ospedale che con ogni probabilità ingloberà anche quello di Atri. “La chiusura dell’Utic è un primo passo verso il forte ridimensionamento della nostra struttura sanitaria”, prosegue il primo cittadino pinetese, “alla fine ci ritroveremo con un ospedale senza eccellenze, senza neppure più quei servizi essenziali. Sono tutti sudditi di una politica che tiene conto solo di forti interessi, fregandosene della salute dei cittadini. E guardate che parliamo di una vasta area”.
A proposito di vasta area, Monticelli ricorda il convegno che si è tenuto nel novembre del 2009 a Pineto per parlare di Macroarea, un territorio che abbraccia i Comuni di Atri, Silvi, Pineto, Montesilvano e Città Sant’Angelo. Successivamente se ne tenne un altro, a distanza di pochi mesi, ad Atri. E si parlò in quell’occasione anche dell’importanza di aver un ospedale efficiente, con un’eccellenza.
“Qualcuno ha dimenticato forse ciò che si è detto in quella circostanza”, prosegue il Sindaco di Pineto, “bisogna fare gli interessi di un territorio, di un’intera collettività e non perseguire interessi politici o di parte. Noi non intendiamo assolutamente abbassare la guardia e saremo i guardiani dell’ospedale San Liberatore di Atri. C’è una mobilitazione politica trasversale per impedire il ridimensionamento di una struttura importante come quella dell’ospedale di Atri. E per quanto riguarda il nuovo ospedale di Giulianova, ne sento parlare da anni e finora non si è fatto nulla. Non siamo contro, ma che non si tocchi il San Liberatore perché impediremo con ogni forma il suo ridimensionamento”.
Ospedale di Atri: nessuna chiusura Dal Comitato Ristretto dei Sindaci, al contrario, emergono dati che confermano il rafforzamento del nosocomio e della sanità teramana in generale In relazione ad alcune indiscrezioni di stampa, il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, nella sua veste di Presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci, smentisce la notizia secondo la quale verrebbe chiuso l’Ospedale di Atri. Si tratta di una autentica falsità, che non trova riscontro né nel Piano Aziendale predisposto dal Direttore Generale Giustino Varrassi, né negli argomenti di cui si sia mai occupato lo stesso Comitato Ristretto dei Sindaci. Anzi, proprio a confermare l’infondatezza della notizia, sono stati individuati i punti di rafforzamento del nosocomio di Atri, nel quale saranno introdotti i seguenti servizi: Cardiologia e Odontoiatria Universitarie, TAC a 16 strati, Risonanza Magnetica Nucleare, Litotritore per Urologia, Fibrosi Cistica e Celiachia, UTAP, Riabilitazione Fisica H12; oltre ciò, verrà ripristinata la Medicina Nucleare. Inoltre l’atto aziendale prevede il rilancio del nosocomio di Sant’Omero, negli ultimi anni anello debole della catena, e dello stesso ospedale di Giulianova, attraverso alcuni convenzionamenti e un miglioramento della diagnostica. Per quanto concerne l’ospedale di Teramo verrà convocato a breve un nuovo Comitato Ristretto dei Sindaci. I Sindaci facenti parte dell’organo consultivo, che più volte hanno analizzato il Piano di Riordino della ASL presentato dal Manager, condividono l’impostazione generale dello stesso che è di chiudere una situazione non più procrastinabile che vedeva Unità Operative con Primari a scavalco, con il conseguente processo di razionalizzazione delle risorse umane. L’Atto prevede la presenza dei reparti universitari nei diversi nosocomi, allo scopo di rilanciare la Sanità teramana. Proprio in ragione del coinvolgimento nelle valutazioni del Piano, Il Comitato Ristretto dei Sindaci è particolarmente attivo nel complessivo progetto di riqualificazione della Sanità teramana, allo scopo di tutelare l’interesse dei cittadini, in un atteggiamento libero da strumentalizzazioni di carattere politico o campanilistico. Per il Presidente del
Confermo "l'Ospedale di Atri, ripeto, diventerà una struttura per la lungodegenza e avrà dei servizi di diagnostica.
quando parlate di Tac, litotritori, e altre diavolerie, parlate solo di diagnostica. A curarsi bisognerà andare altrove".
Conferlo la pagina non esiste...;)
Ora si...la comunicazione è importante...;) basta inviare i comunicati stampa
falconigiancarlo@gmail.com