Ho intervistato tre grafici di talento. Ho mostrato le foto in questione. Mi hanno risposto di getto, di professione, di vero istinto. Ciò che scriverò è un mix tra la mia banale ironia e un concetto di brand emotion. Teramo sta disegnado una nuova storia nel mondo della grafica, la copia istituzionale. Dopo l’utilizzo della icona “network” del sistema operativo Mac usata come logo dell’URP non poteva mancare il sequel di talento. Il logo del cartellone unico Teramano come copia imbarazzante di un diagramma ad opera del Centro di Modellazione Matematica dell’università del Cile (Il Centro). Essere originali in questo particolare momento può risultare difficile anche per le persone più creative. Siamo bombardati da una tale quantità di immagini giornalmente che a livello corticale qualcosa ci rimane, sempre. Il buon designer questo lo sa ed è anche parte della sua abilità mettere insieme tutte le fonti di ispirazione e rielaborarle in qualcosa di (preferibilmente) unico. Se l’originalità non esiste quindi, bisognerebbe quantomeno cercare di copiare con originalità. Potremmo dire che qualunque immagine rimandi a dei palloncini potrebbe aver ispirato l’autore del suddetto logo. In questo caso ci dispiace notare che la similitudine è davvero inequivocabile. I fili che legano le sfere, le trasparenze, le sovrapposizioni non lasciano dubbio … Qualche cileno deve aver visto il logo del cartellone unico di Teramo ed ha importato l’estro creativo teramano ricavandone una immagine identica. Non sappiamo a dire il vero se le due immagini siano state ispirate dai palloncini della copertina della guida “duemilavini 2010”. Questo ripetiamo non ci interessa. Che il Comune o chi per loro, attingesse a piene mani dalla creatività di altri lo avevamo già visto con l’utilizzo della icona “network” del sistema operativo Mac usata come logo dell’URP. Idea originale e spregiudicata. Perché scervellarsi per trovare qualcosa di originale quando si può tranquillamente copiare in barba alle leggi che regolano il copyright e il frutto dell’intelletto? Errori su errori. Dimensioni, colori, identità. Perchè non aprire a un concorso di idee per un'immagine che ci rappresenta tutti? Perchè assegnare un lavoro a chi ha per digestione pesante, alitosi, problemi di calli, di alopecia, di part time o semplicemente perchè è meno bravo di molti altri, un'impotenza artistica? Il risultato delle tre analisi professionali è stato perentorio, schietto, implacabile:
"Questo a nostro avviso non è un logo, ma una illustrazione... copiata". Complimenti e noi...paghiamo.
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