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Teramo: Carapollo come la Terra dei Fuochi?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Carapollo come la Terra dei Fuochi?
Cosa c'è sotto il centro di trasferimento della Teramo Ambiente?

Che cosa arriva al Tordino?
La risposta è nella terra che la società compartecipata del comune di Teramo ha smaltito in pochi giorni senza nessuna segnalazione all'autorità competente come recita l'art 242, comma 1 del dlgs 152/06 e l 'art. 257 dlgs 152/06.
"Al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, il responsabile dell'inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dà immediata comunicazione ai sensi e con le modalità  di cui all'articolo 304, comma 2. La medesima procedura si applica all'atto di individuazione di  contaminazioni storiche che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione  di contaminazione".

"Chiunque cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio e' punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno o con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica in conformità al progetto approvato dall'autorità competente nell'ambito del procedimento di cui agli articoli 242 e seguenti. In caso di mancata effettuazione della comunicazione di cui all'articolo 242, il trasgressore e' punito con la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da mille euro a ventiseimila euro".

Una volta che la Teramo Ambiente, in seguito a dei lavori, ha rinvenuto la presenza dei rifiuti sotto il piazzale cementificato di Carapollo ha provveduto ad avvertire gli Enti di Controllo?
Come è stata smaltita la terra?
Sono state effettuate le analisi?
La caratterizzazione del rifiuto?
La bonifica dell'area?
Chi risponde?
...intanto...s'inquina....

 

 

Notizia andata in onda Su Teleponte_Tg Primo Piano diretto da Roberto Almonti...nella Rubrica "Carta Canta" di Giancarlo Falconi





 

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Commenti

Ma i carotaggi cosa dicono? Sono stati fatti?
Carapollo e dintorni: un vero disastro ambientale. Ed ora,come se non bastasse , Brucchi ha annunciato che sta per sorgere un altro centro di riciclo rifiuti a Sant'Atto. Insieme a Grasciano e La Torre, nel raggio di 40 kilometri, saranno così' compromesse 4 zone strategiche del teramano (3 di queste nel comune di Teramo). Vi prego, ribelliamoci e denunciamo questi amministratori responsabili del degrado a macchia di leopardo del nostro territorio. Con i fuochi non ci si scherza. E anche noi ...non scherziamo più'
Quella risulta essere una zona sfortunata non perché è fuori mano.. ma per è il disastro che è stato avallato da tante amministrazioni! ...il vecchio inceneritore, il canile, l 'autodemolizione e per finire..... Team.... il completamento dello squallore di una zona periferica che qualcuno ha preferito per abitarci..... "poverini"! Non c'è rispetto ambientale ne territoriale.... Anche questa è Teramo !