«Che si trattasse di un “suicidio annunciato” lo sapevano tutti, tranne il sindaco Brucchi ed i consiglieri comunali che ha indotto a votare a favore. Ora, però, questo scenario si è materializzato, perché la pronuncia dell’Autority costituisce una sorta di certificazione della illegittimità della proroga concessa alla Team» commenta Carlo Costantini, capogruppo Idv alla Regione Abruzzo. «A breve – ha aggiunto Costantini - saranno evidenti anche gli effetti, considerato che la Corte dei Conti condanna ormai stabilmente gli amministratori che contribuiscono a produrre il “danno alla concorrenza”, con una cifra che oscilla tra il 5% ed il 10% dell’ammontare complessivo del contratto. Fatti i conti della serva ed ipotizzando un valore complessivo della proroga di circa 30 milioni di euro, parliamo di una cifra che oscilla tra il 1.500.000,00 ed i 3.000.000,00 di euro. Sul piano etico, però sarebbe auspicabile che il sindaco Brucchi – ovvero chi ha voluto produrre a tutti i costi questa “perla” – assuma su di se tutte le responsabilità, dichiarando già oggi, formalmente, che, se e quando qualcuno sarà chiamato a pagare, ci penserà direttamente lui, di tasca propria».
Ha ragione Carlo Costantini. Ora un comitato di cittadini e non la politica, o meglio, la politica tramite un comitato di cittadini, curerà un'istanza alla Corte dei Conti. Ricordo quel pomeriggio. Fine pausa pranzo. Il sindaco Brucchi in riunione con i consiglieri comunali, che non volevano votare la delibera. Alla fine vinse l'uomo duro. Un piccolo sconto sugli anni. Da undici a cinque, ma la realtà legale, rimane la stessa. Consiglio di mettere un salvadanaio al centro del consiglio comunale. Un mutuo a futura memoria.
Ha ragione Franco Fracassa, consigliere comunale del PDL e persona attenta, nel sollevare i dubbi sull'acquisizione delle quote del socio privato della Te.Am ma, soprattutto, a monitorare con attenzione del buon padre di famiglia, da politico, la presenza o meno dei certificati antimafia. Una differenza non da poco. A volte, tra legalità e illegalità.
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