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Comune di Montorio: Una storia di ordinaria tristezza

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Ogni parola che scriverò su questa storia è testimoniata da un documento, una sentenza, una denuncia, una forte delusione umana.
Da una parte l'ultima Amministrazione del comune di Montorio, il sindaco Alessandro Di Giambattista e la sua Giunta, dall'altra sponda un racconto che dura dal 1992.
Mamma e figlio.
Lina e Osvaldo.
Una casa costruita mattone su mattone con i sacrifici di tante mani, di tanti sensi, di tante vite.
L'Italia è fondata su queste realtà.
Sulla forza del sacrificio e della speranza verso il futuro.
Si chiama famiglia.

Era il 1992. Quando un forte temporale fece crollare un muretto comunale e apri il fronte dell'acqua verso la casa di Lina e Osvaldo.
Dopo lettere e lettere, fiumi di parole, il comune di Montorio decise di ripristinare il muretto, commettendo durante i lavori un grave errore.
Fu chiusa un'intercapedine di circa un metro di larghezza, che serviva da cunicola di areazione e da smaltimento delle acque meteoriche.
Risultato?
Ogni pioggia un incubo.
Il comune di Montorio non rispondeva alle continue sollecitazioni della famiglia Guizzetti fino al 2011.
Il Giorno della Civetta.
Il Giorno della sentenza. 

Era il 10 Maggio del 2011,  quando il Tribunale di Teramo,sezione civile, condannava il comune di Montorio al risarcimento dei danni o al ripristino dell'opera.
Diverse decine di migliaia di euro.
Indovinate?
A oggi l'Amministrazione Di Giambattista non ha ottemperato alla sentenza del Tribunale.
Ieri sono stati denunciati ai carabinieri di Montorio e domani si avvierà una seconda causa.
Le carte sono alla Corte dei Conti per il conteggio del presunto danno erariale.
Responsabilità.
I documenti e l'esposto interesseranno anche la Guardia di Finanza.
Tanto saranno i cittadini di Montorio a pagare la differenza tra una politica e la Politica.
 

Lo sapete perchè il cuore mi si ferma?
Lo sapete perchè il battito da anima gitana diventa lento e triste?
Vorrei chiedere al Sindaco Di Giambattista se ricorda la mamma di Osvaldo.
Quella signora minuta, negli ultmi mesi emaciata, che veniva con la forza e la timidezza di un'ancestrale educazione, a chiedere udienza.
Non faceva domande. Stringeva forte la sentenza del tribunale. Erano passati due anni e pensava di essere tutelata dalla legge.
Voleva poter morire sapendo che il figlio, la nuora e i due nipotini avessero la sicurezza di un tetto.
Cara Giunta Di Giambattista, non vi preoccupate, non verrà più a disturbare.
La signora è morta per un male incurabile in estate.

Caro Primo Cittadino con delega ai lavori pubblici, le potrei raccontare mille storie sul cancro, sul dolore, sulla malattia, sulla chemioterapia, sul rispetto verso la sofferenza, potrei anche dirle che ora Osvaldo e la sua famiglia, visto l'acqua nella loro casa, si trovano ospiti a casa di un parente.
Uno zio di altri tempi.
Il Comune colpevole di questa situazione non è in grado neanche di trovare un altro alloggio.
Non le racconterò nulla...la lascio alla sua coscienza, alla sua burocrazia, al suo modo di essere sindaco con le parole di Giada, figlia di Osvaldo " Papà che brutto Natale quest'anno, prima la nonna ed ora senza casa".

Vi garantisco che questa storia farà il giro d'Italia.
Siamo pronti per ogni manifestazione di dissenso e di protesta.
Non mi aspetto nulla dalla Comunità di Montorio, non mi aspetto le dimissioni del Sindaco e della sua Giunta, la questione morale è un argomento troppo lontano.

Io riconosco solo la forza di mamma Lina.
Mamma Lina credeva nella Giustizia...anche noi.
 







 

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Commenti

Non deve succedere, non deve succedere, non deve succedere! I Sindaci sono ufficiali di Governo prima che capi dell'Amministrazione pubblica. Voglio che questi signori, non solo il sindaco di Montorio, paghino! Nessuno chiede a nessuno, con il fucile spianato, di fare il Sindaco, se vogliono gli onori devono essere disposti ad accollarsi gli oneri della propria condotta!
Conosco la storia. Ho visto le arte., So della denuncia.- Come cittadino di Montorio non voglio essere complic.e Sarà parte civile. Oggi stesso farò la denuncia. Ora basta. Chiamerò le Jene, Striscia la Notizia. e vedremo.
Io mi guardo intorno,e ciò che vedo e' una terra triste,desolata vuota,spoglia di tutta la sua bellezza e spogliata viva da ciarlatani che hanno il coraggio di farsi chiamare politici. Scusate lo sfogo,tanti sentimenti di rabbia e tristezza messi insieme.
Mi ha ferito profondamente questa storia. Il Sindaco credo debba dimettersi seduta stante.
che siano fatti tutti i passi e le proteste anche toste ma per favore per rispetto e la dignità di questa santa signora che non c'è più mettete le foto della casa dei famigliari ma togliete la foto di questa donna morente........che abbia dignità fino alla fine come ha vissuto .....quella foto non c'entra nulla con il fatto in se per favore non togliamole la dignità che ha avuto fino alla fine Mamma Lina.....è un mio pensiero magari non condivisibile ma non trovo giusto accentuare con quella foto l'articolo.......io non l'avrei voluto

 Io avrei voluto che il commento fosse stato firmato. La foto é stata autorizzata e condivisa con il figlio per volere di una donna che avrebbe fatto tutto e di tutto per avere rispetto dei propri diritti.

E pensare che l'anno scorso il nostro Sindaco stava per dimettersi, non ce l'ha fatta. nemmeno questo è riuscito a fare. Difficile pensare che possa trovare una sistemazione a qualcuno , e poi è esperto nel perdere le cause e pagare cinque volte tanto il risarcimento inizialmente dovuto (vedi pignoramento incassi della farmacia comunale
Non si è arresa nemmeno sul punto di morte.... la sua dignità è integra .... è stata una guerriera fino alla fine...... a difeso la sua famiglia fino all'ultimo respiro .... questa foto mostra che la dignità gli è stata tolta da qualcun altro..... chi la conosceva sapeva quante lotte ha fatto e non solo per se stessa ma anche per altri...... ha lottato sempre ..... ONORE AD UNA GRAN DONNA..... IL FIGLIO.....
La giustizia non esiste più (semmai fosse esistita).... Forse tornerà ad esserci quando le coscienze assopite da ricatti e illusioni per una vita migliore cesseranno di esistere ed essere perpetrati, quando alla promessa di un lavoro o lavoretto in cambio di voti si risponderà con un sonoro "vaffanculo", quando inizieremo a entrare nei palazzi a prenderli di petto e a fargli capire che loro non sono padroni di nulla, non sono i nostri padroni ma i nostri dipendenti, deputati ad amministrare la cosa pubblica e pagati per quello, non per essere padroni o potenti.... La legge non ci tutela, è finito il tempo delle parole, ora è tempo di agire, tempo di fare, tempo di denunciare soprusi tempo di denunciare il maltolto, ma non con denunce silenziose.... Rialziamo la testa, alziamo la voce, prima che finiscano a vendersi questa nostra bella Italia, le nostre vite e la nostra storia!!! Giancarlo, il tuo è un bellissimo articolo per carità, ma tu speri di toccarli nel profondo di farli vergognare, speri e ti illudi che possano avere ancora un briciolo di coscienza.... Non la anno è ora di strillare, è ora di mandarli a casa (in galera sarebbe meglio), è ora di dire BASTA!!!!!
@Indignato. Se si riferisce alla mancata ottemperanza della sentenza passata in giudicato nel 2007, riportata in prima pagina dal quotidiano La Città in data 24 Novembre 2013, Le preciso che la famiglia dello scrivente non sta pignorando gli incassi ma le QUOTE di PARTECIPAZIONE DEL COMUNE detenute dallo stesso quale socio maggioritario della farmacia comunale. A proposito di incassi della Farmacia Comunale (così come riportati dalla delibera di consiglio n.39 del 07.11.2013) riferiti all'anno 2009 pari ad € 26.577,00; anno 2010 € 17.922,00; anno 2011 € 9.021,00; anno 2012 € 728,00; non notate qualcosa di anomalo? Per la cronaca: l'atto di alienazione della titolarità e della quota di partecipazione del comune della società "Farmacia Comunale di Montorio al Vomano s.r.l. " è stato rinviato. Buon senso o fiato sul collo? Il problema grave di queste vicende è che a Montorio è molto accentuata l'inesistenza di una opposizione politica e civile. Non casualmente è lo stesso cittadino direttamente interessato dalle vicende a dover intraprendere battaglie per il riconoscimento dei propri diritti quando il contributo fattivo di una opposizione politica eviterebbe di ridurre- così come ridotta- la comunità montoriese in un deserto civile e politico che va ormai alla ribalta delle cronache soprattutto per vicende giudiziarie legate ad una pessima gestione della cosa pubblica.
ok ok ho detto che era solo un mio pensiero e che io non avrei voluto avere questa foto.......ma se d'accordo il figlio la mamma sta benissimo ....ho ribadito nel commento la dignità della signora e provo grande dolore nel poterla vedere in quel letto e non combattiva e io avrei fatto una scelta diversa sulla foto tutto qui .............ma quoto qualsiasi lotta ribellione e quant'altro si voglia fare sulla faccenda maria teresa
Senza parole........
Come sempre condivido ogni parola. Le dimissioni del Sindaco? Ma questo tizio non si era già dimesso una volta, o le aveva annunciate, o non le aveva protocollate, o non...La coscienza di questi individui si è burocratizzata...e di burocrazia si muore. Al Sig. Sindaco non si chiedono le dimissioni, si chiede di più...Nello spirito di un risorto cattolicesimo e seguendo le parole di Papa Francesco si armi di pala, cazzuola, si tolga la cravatta e vada a ripristinare i danni.
Tutti voi mi danno speranza per l'Abruzzo - è necessario agire subito, non parole. Come qualcuno ha già detto, queste persone lavorano per voi - ovbiously hanno alcuna vergogna o empatia e quindi non sono adatti per i lavori che fanno
Ciao non ho parole...lina e una grande donna!! =( giustiziaaa!!

Carlo che nin vota più...mi scrivi il tuo tel a falconigiancarlo@gmail.com

Veramente una triste storia. Oltre alle responsabilità del Sindaco, non sottovalutiamo le responsabilità dei dirigenti comunali (Lavori Pubblici e Urbanistica), oramai investiti di funzioni proprie.