Avete mai preso in mano una palla di rugby? Dicono che sia ovale. Invece ha la forma della vita. Se comprendi i suoi rimbalzi, se riesci a passarla indietro, se senti il sapore della terra che non graffia ma accarezza, se riesci a donare il tesoro che hai in mano, se riesci a domare la finta perfetta, se corri con i tuoi pensieri, sei un giocatore di rugby e dai... del tu alla vita. Il coraggio del bruco che diventa farfalla, il senso dell'umiltà oltre la meta, la metà dell'amore, la retorica che fugge senza condizioni, fino alla mischia, al gruppo, al calcio piazzato tra i pali. Luca Tulli era l'ovale perfetto. Oggi non mi va di scrivere, ho perso le parole. Ricordo solo una poesia, forse i poeti servono anche a incoronare un dolore, incorniciare un affetto ma non a dimenticare. Luca passa la palla. Luca non sarà mai dimenticato. Mai.
"Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei qualunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima".
I funerali si svolgeranno Giovedì 6 Aprile nella Chiesa del Sacro Cuore in via Pannella alle ore 15, 30
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