Continua a dare frutti “in-aspettati” per il nostro territorio, e in particolare per il nostro Comune, la “Politica degli Annunci” tipica del modello Teramo, che imperversa da oltre un lustro.
Alla conferenza stampa dell’Amministrazione Comunale di fine anno che annoverava una serie di obiettivi raggiunti durante il 2010 e con una previsione per il 2011 ancora più densa di successi da raggiungere, si frappone, a soli trenta giorni di distanza, il primo provvedimento amministrativo che segna l’ennesimo STOP agli annunci e alla politica del Tutto a Posto.
Come non ricordare che, a seguito della nomina della giunta Regionale targata Chiodi e dei suoi quattro assessori teramani, delegati alle questioni più importanti, si levò un coro unanime di voci che davano per imminente l’aumento dei chilometri a disposizione del servizio urbano comunale? Tutti fantasticavano e programmavano la creazione di nuove corse urbane in territori non ancora serviti.
E come non ricordare quando, all’unanimità (!) in Consiglio Comunale, fu approvato un ordine del giorno presentato dalla minoranza, che chiedeva un intervento dell’amministrazione comunale sulla regione affinché si aumentasse il chilometraggio a disposizione del comune di Teramo, anche perché, tra le 4 province abruzzesi, è quella che ne ha di meno?
Ed ecco la doccia gelata: in una conferenza stampa, l’Assessore al traffico del Comune di Teramo, Giorgio Di Giovangiacomo, ha dichiarato:
· “I trasporti pubblici teramani subiranno un taglio del 10%.”
· “si tratta del terzo taglio ai trasporti per Teramo, che ha progressivamente visto ridursi i propri chilometri di quasi 200mila.”
· “l’Abruzzo ha perso 23 milioni di euro per questo settore e, di conseguenza, ci si deve adeguare: a Teramo è toccato un taglio del 10%, pari a 200 mila euro e 115 mila km”.
· “Dobbiamo comunque dire grazie all'assessore Giandonato Morra – afferma ancora Di Giovangiacomo – perché l'Abruzzo è la Regione che ha avuto i tagli minori”.
Cosa succede ora? Ci saranno tagli al sistema di trasporto urbano. Tagli che avverranno su quelle corse che sono meno redditizie, dunque, su quelle che collegano il centro di Teramo alle zone meno popolose, così isolando ancor più interi quartieri e frazioni.
E come si concilia con questi tagli, l’annuncio (ancora uno!!), fatto pochi giorni fa dal Sindaco Brucchi, di un autobus che dovrebbe andare da Piazza San Francesco all’Ospedale e ritorno, ogni 10 minuti? Forse non sapeva a cosa stava lavorando l’Assessore Di Giovangiacomo.
Il Partito Democratico abruzzese ha più volte chiesto alla Giunta Regionale, e all’Assessore Morra, l’accorpamento in un’unica Società delle tre regionali che gestiscono il trasporto, ARPA, GTM e SANGRITANA, sia per evitare la concorrenza tra le medesime società (che purtroppo si crea in alcuni territori delle regione), e sia per il reale risparmio economico che ci sarebbe se si eliminassero due di tre consigli di amministrazione, revisori dei conti, direttori generali, svariate sedi lavorative, etc etc.
I conti dicono, secondo il PD abruzzese, che il risparmio si aggirerebbe intorno a svariati milioni di euro, permettendo così di evitare la riduzione del chilometraggio e i disagi conseguenti per i cittadini.
Viene spontaneo pensare che, nonostante il territorio Teramano abbia espresso il Presidente della Regione e i suoi tre (ma prima delle dimissioni di Venturoni, erano addirittura in quattro) Assessori di maggior rilevanza, oltre ai tanti incarichi di prestigio politico-amministrativo legati alla nomina della Giunta, il peso di questa classe politica sulle scelte regionali che riguardano la nostra provincia sia meno di zero.
Partito Democratico
Gruppo Consiliare al Comune di Teramo
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