La retromarcia è la marcia timida, il senso della contraccezione e della concentrazione, la coerenza degli indecisi, ma in politica, diviene la patente della iattura.
Il centro sinistra del comune di Teramo, in una sorta di simposio, storico, sociale e geo politico.
Il capoclasse Cavallari, elenca gli "insuccessi" della Giunta Brucchi con una minuzia da frate navigato. Un professore di scuola guida, quando regala la patente di Maestro della Retromarcia al Sindaco Brucchi.
Il Teatro, lo svincolo del lotto zero, la Stu, fino al recente, recentissimo, nuovo Teatro o meglio, il progetto degli ultimi minuti, di restauro del vecchio teatro comunale. Promosso dal Sindaco, bocciato dall'Ass. Agostinelli, ri promosso da Mauro Di Dalmazio, sospeso e rimandato dal Senatore Tancredi. Che confusione!
Sandro Santacroce ha condiviso una critica attenta e si dichiara preoccupato per questa politica poco accorta al pensiero della città.
Un polo scolastico che varia a puntate per una politica, che arriva dall'alto in maniera prepotente, autoritaria priva delle stimmate dell'autorevolezza. La sintesi è data dai risultati. Un fallimento totale.
Siriano Cordoni, capogruppo dell'IDV, ha due sospiri, storico e sociale. Il primo è il ricordo di un suo diniego in consiglio comunale alla sua stessa Amministrazione, al nuovo teatro, ricordando che quelle zona è nata da piccole donazioni dei teramani. Erano i primi anni del novecento e lo spirito ambientalista aprutinoo, era una regola imposta alla conservazione di quella parte di Teramo. La seconda emozione è sociale. Il pensiero di Cordoni raggiunge le cinquemila firme e la bellezza dei ragazzi del comitato, con cui ha condiviso la speranza democratica.
Manola Di Pasquale, analizza il tutto indefinibile con una doppia visione. La speculazione economica edilizia, che dovrebbe allarmare gli Enti locali di fronte a progetti così faraonici. La seconda è giuridica. Una riflessione sull'accusa di Associazione a delinquere per dei ragazzi che andavano solo rimproverati, con una politica rea di aver acerbato gli animi.
Maurizio Verna tira fuori il suo jolly, ricordando che per esempio, l'unica cosa che i residuati dell'opposizione Chiodi, hanno fatto per il nuovo stadio è stata una convenzione sbagliata. Famosi i voti contrari di Gianni Chiodi, Giacomo Agostinelli e compagnia cantando....musica Maestro...
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Questi bontemponi del pdl vanno snobbati, non va preso in considerazione nulla del loro operato, non esistono scuse. Se fai parte del pdl vuol dire che accetti quel tipo di "politica". Basta così. Come possiamo noi, pagare le tasse e tacere? Come è possibile che nel 2012 è ancora tutto sottosopra? E' ora di agire. Basta che tutti, indistintamente, chiedano spiegazioni. Non solo sui giornali e sui blog, ma anche e sopratutto per strada, quando li incontriamo a fare l'aperitivo... Tanto una domanda facile facile basta a metterli in difficoltà...perchè se è vero, come dice quello scienziato di martone, che magari si sono tutti laureati sotto i 28 anni, è vero anche che di politica, Democrazia e Costituzione non capiscono un CAZZO! Infilano un fallimento dietro l'altro...e che fanno? Se ne vantano!!! I nostri "politici", a tutti i livelli, se ne vantano! Ne parlano come se avessero realizzato chissa che cosa, un'opera pubblica per il pubblico, un opera grandiosa, che solo grazie a loro ha visto la luce... Analizziamo l'Ipogeo: 1- E', o almeno era, un opera inutile, ma sovvenzionata da fondi europei; 2 - I fondi europei se li sono finiti, e l'opera è incompiuta: ...quindi si vantano di un FALLIMENTO BELL'E BUONO. Avevano fondi europei per la realizzazione. Se li sono finiti. DOVE SONO FINITI? 3 - E' un opera che migliora la vita dei cittadini? NO; 4 - E' autosufficiente energicamente? NO; In conclusione sig sindaco, l'ipogeo rappresenta egregiamente la "politica" sua e della sua giunta, un fallimento, inutile, che non migliora la vita dei cittadini, e che consuma denaro ed energia. La dovete smettere di comportarvi come i padroni, non siete in grado, non siete all'altezza, per un semplice motivo...non ascoltate la gente, ma solo quello che le "logiche di partito" (controsenso per un partito illogico) impongono. Noi decidiamo, noi dobbiamo essere i primi ad essere informati, noi dobbiamo poter scegliere per cosa pagare le tasse. Se non vi va bene, fuori dai coglioni! A casa vostra fate come volete, ma nel Comune, che è la casa di tutti i teramani NO. DIMISSIONI