Habemus il reparto di Oncologia. Il Presidente Chiodi ha detto sul suo stato di Facebook, incalzato da Leonardo Codirenzi, che il reparto diretto dal Primario (tanto amato da Venturoni, ma proprio amato, ma tanto amato) Amedeo Pancotti, riaprirà dopo l'accorpamento estivo, il 10 Settembre. Aspetteremo, poi sarà sciopero della fame e tante altre manifestazioni civili di protesta.
Perchè, caro Governatore, non è la stessa cosa per un malato di cancro, essere curato in un reparto di medicina generale ( il fu Venturoni pascal) che in uno specializzato reparto di Oncologia.
Perchè le dichiarazioni del suo ex Assessore alla Sanità, (oggi su Il Centro) vanno verso un'altra direzione " A L'Aquila non c'è un reparto di Oncologia e nessuno dice nulla".
Le spiego con i dogmi di Simon Soel " il paziente viene considerato come una totalità in cui biologia, corpo, mente, emozioni e relazioni sociali non possono essere isolate e tratta separatamente. Questo porta a considerare, nella cura della persona, fondamentale prestare attenzione non solo alla componente “bio”, ma a tutto l’individuo nel suo insieme. In questa prospettiva, è necessario, imprescindibile, il ruolo della psiconcologia, tanto da essere parte integrante della moderna assistenza ospedaliera. Il suo compito principale è quello di integrare l’azione medica con la biografia del paziente, in modo da contestualizzare e “personalizzare” la storia della malattia di ciascun paziente, unico e irripetibile nella sua soggettività. Perciò molta attenzione viene riservata non solo ai pazienti, ma anche ai loro famigliari, allargando così il campo della cura. Ne deriva la necessità di una integrazione dei saperi e delle varie professionalità, in un’ottica di collaborativa multidisciplinarietà.
La “buona cura” è il “prendersi cura della persona”, prestare attenzione alla persona in quanto essere umano, prendersi cura dell’impatto e del significato che la malattia ha per la persona malata, per i famigliari e per i medici. Il ruolo dello psiconcologo è fondamentalmente quello di comprendere tali aspetti della cura e del “prendersi cura”, trasmettendoli a medici ed infermieri, tramite un intenso lavoro d’équipe e la formazione psicologica degli operatori".
Il malato di cancro è un mondo a parte....merita una Sanità diversa...
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