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Costa teramana: Obbligo di vendita alcolici ai minori di 16 anni...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Non potrei fara mai un articolo di morale.
Ricordo i miei 12 anni. Forse 14.
Quel giorno, San Martino, entrammo a scuola ubriachi.
Quella sera con il motorino eravamo tutti, ragazze comprese... senza controllo.
Quella sera Luca si ruppe una gamba e il ginocchio.
Quella sera un medico, un mito, ci spiegò i danni dell'alcool.
Ci salvammo, ci siamo salvati.
Sport tanto sport e lezioni di vita.


La Legge?

In Italia è vietata la vendita e la somministrazione di alcolici a ragazzi e ragazze al di sotto dei sedici anni.
La realtà?
I ragazzi e le ragazze di 13, 14, 15, anni entrano negli chalet estivi serali, senza controllo di documenti, acquistano e consumano bevande alcoliche.
Metti una madre che vede "taggato" il proprio figlio appena 14 enne dai suoi compagni 14enni.
Una calata di birra e un sorriso.
Disperazione, strilli, respiro e calma.
Una lunga chiacchierata con Adalberto (nome di fantasia) e un servizio giornalistico con la sua complicità.
Tre chalet diversi.
Tra Alba Adriatica e Giulianova.
Stesso risultato.
Birra venduta senza controllo dei documenti.

"Da una indagine realizzata dalla DOXA nel 2009 su “I giovani e l’alcool”, dedicata allo studio di alcuni aspetti dei comportamenti dei giovani tra i 13 ed i 24 anni, emergevano dati davvero allarmanti sul consumo di bevande alcoliche nella predetta fascia di età. Il 47% dei giovani fra 13 e 24 anni risultavano consumatori regolari di alcol e la bevanda preferita era la birra. Il numero dei consumatori aumentava dopo i 15 anni mantenendosi stabile fino ai 24 anni, mentre le quantità di alcol consumate aumentavano con l’aumentare dell’età ed in particolare il sabato.
Il rapporto su “Studio sul consumo di alcool nei giovani e incidenti stradali” realizzato nell’anno 2009 dall’Associazione Culturale “Cento giovani”, il 17,6% dei giovani, di 13 anni ed oltre, hanno ammesso di avere guidato autoveicoli e motoveicoli in situazioni a rischio, cioè pensando di avere bevuto “un po’ troppo
”.

"L’art. 689, comma 1, del Codice penale, vieta la somministrazione di bevande alcoliche ai minori degli anni 16, prevedendo la pena dell’arresto fino ad 1 anno a carico dei contravventori    . In questa ipotesi, occorre procedere a redigere comunicazione di notizia di reato a carico del titolare o gestore del pubblico esercizio per violazione del predetto art. 689, comma 1, nelle forme richieste per i reati di competenza del Giudice di pace, ai sensi del D. Lgs. 274/200017.
Per tale reato, punito come detto con l’arresto fino ad un anno, trova ora applicazione l’ammenda da euro 516 a euro 2.582 o la pena della permanenza domiciliare da quindici giorni a quarantacinque giorni, ovvero la pena del lavoro di pubblica utilità da venti giorni a sei mesi ai sensi dell’articolo 52, comma 2, lettera b), del citato D. Lgs. 274/2000.

Che dire?
In Italia non esistono controlli?
In Italia i minori sono senza tutela?
In Italia continuano i tagli alle forze dell'ordine.
In Italia ci sono sempre meno lezioni di educazione alla salute nelle scuole.
In Italia in fondo alcool e fumo...sono soci dello Stato, vero?
Non beveteci sopra...non passa...è la tassa della vita.
Parlate con i vostri figli, non urlate, non proibite, fate vedere i danni del bere, del fumare, del vivere male.
Insegnategli il rispetto per la vita...il resto è una società senza famiglia...e sociale.

 

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Commenti

Basta sempre con queste storie!! Lo volete capire che è sempre stato così!? I nostri nonni in campagna bevevano 3 volte più di noi,magari non birra e superalcolici ma vino!!
oh mio caro Anonimo, quanto sei ignorante. I nostri nonni potevano pure bere vino 3 volte tanto (che e' poi da verificare, magari tuo nonno...non i nonni di tutti), ma poi se ne andavano allegramente a dormire nella campagna. Non andavano in giro "a fare danni" con le auto e motorini. Poi direi che non si facevano neanche le canne, a differenza di quasi tutti i 14enni di oggi. La colpa non e' dei 14enni, e' della societa' che ispira tutto questo. E in tutto questo marasma si salvano solo i migliori. Purtroppo se tutti gli uccelli conoscessero il grano non si mangerebbe piu il pane...
e allora? che vuol dire se è sempre stato così, nulla toglie che se si può fare qualcosa per ridurre questa schiavitù, allora facciamola!!!! (per inciso mio padre, i miei nonni e così via tutti i parenti non gli visti mai ubriachi ma non per questo non erano persone divertenti!!!)
La realtà è molto peggio! Non serve aspettare l'estate e andare sulla costa teramana. Anche in città, in qualsiasi periodo dell'anno, i bar somministrano cicchetti ai ragazzini, perche "lo fanno tutti"! E le manifestazioni organizzate dal nostro stesso comune sono un'istigazione al cosumo di alcol. Quest'anno durante la coppa interamnia una birra 0,2 costava 1 euro, una 0,3 costava 2 e quindi con 2 euro era conveniente farsi 2 0,2!!!!! E che dire degli "splendidi" concerti che organizzano a Piazzetta del Sole???? Dove l'alcol si consuma a litri ? Relegati "la dietro" così non li vediamo????????? La colpa principale è dei genitori. Perchè siamo noi il primo nucleo della società. Ma i nostri governanti ci mettono del loro... preferiscono una gioventù bevuta per poter continuare a fare quel che gli aggrada. GENITORI SVEGLIATEVI!!!! Ogni tanto qualche NO fa bene ai ragazzi!