Urp che vai, Urp che trovi.
Piccole considerazioni per un piccolo blog. L'Ater di Teramo, in un simile momento di crisi e di ristrettezze economiche, ha speso 40 mila euro per il progetto Urp. L' Ufficio Relazioni con il pubblico, che risponde alla direttiva della legge 150 del 2000.
Un progetto di comunicazione che ci trova concordi con il commissario, amministratore, Marco Pierangeli. Un modo diretto e veloce per far sentire la gente accolta e informata. Siamo andati a controllare. Nei nuovi uffici capeggia una bella targa con su scritto Responsabile Ufficio dell'Urp, peccato che la persona eletta non abbia le qualifiche che vengono richieste dalla legge 150 del 2000. Una laurea in Scienza della Comunicazione, corredata da appositi master e corsi di formazione. Tralascio di raccontare come siamo stati trattati. Sicuramente sarà stata una giornata sfortunata.
Il sito, ben fatto dalla Cykel, l'ottimo e costante Giammaria de Paulis, lo stesso che ha programmato il sito del comune di Teramo, risulta gestito da personale non dell'Urp. In fondo non esiste il personale dell'Urp. Prova i tanti errori di battitura e delle tante piccole inesattezze. In più ci sono dei moduli caricati in maniera sbagliata, ovvero alcuni link non porterebbero al servizio inteso. La domanda sorge spontanea: Perchè spendere del denaro pubblico per poi non assumere personale specializzato e rappresentato dalla legge? La stessa legge che obbliga e ripeto Obbliga la presenza di personale con simili qualifiche...
Chi risponde?
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Eccomi Caro Marco, fossi in te assumerei Lidia Bocci, la numero uno.
La settimana prossima ti chiederò un appuntamento per un'intervista, nel frattempo se le signore o i signori del Blog desiderano porti qualche domanda, possono farlo lasciandola come commento. Grazie.