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Lotto zero: : Ricci ferma i lavori dell'esproprio...poi....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Svincolo del Lotto zero-zona Gammarana.
La solita storia e la solita offerta.

Centomila euro o meglio, 20 euro a metro quadro.
Ottimo per un terreno agricolo.
Ottimo per un terreno agricolo senza nessuna possibilità di diventare edificabile.
Un terreno vicino al fiume con il solito pericolo di un'esondazione.
La mia domanda da sciocco blogger è la seguente " Se la disciplina tecnica è valida per un terreno come si può pensare di costruire una strada accanto al fiume?".
Non c'è pericolo per gli automobilisti?
Che dicono in Regione Abruzzo?
Che dicono in Provincia?
Cosa ne pensa l'ex assessore provinciale Falasca, oggi consigliere comunale a Teramo di questa operazione?
Non è lo stesso Falasca che si è battuto contro il cambiamento del Piano Provinciale Territoriale?
Non è lo stesso Falasca che si batteva contro il progetto del dirigente Mariotti?
Non erano terreni esondabili prima del cambiamento amministrativo?
Che cosa è cambiato?
Che tipo di responsabilità si stanno prendendo Brucchi & Mariotti?
Quante interrogazioni ha fatto l'ex capogruppo del partito democratico Giovanni Cavallari?
La Politica cambia la Natura?
Il lotto zero e la super strada ci daranno a breve una risposta.

Intanto la Polizia Municipale di Teramo del vice comandante, Saverio Finocchi, la Digos di Teramo, tra consigli e ascolti attenti, sono riusciti a far desistere il buon Ricci, per una più tranquilla riunione con le parti.
La soluzione si troverà in perfetto equilibrio.
L'importante. come ha detto lo storico Vincenzo, detto Cazzitte, l'ortolano dei principi, arzillo da Ape super cabinata " Prima vedere i soldi...poi i terreni...e non perchè non ci fidiamo".
Appunto....
Il fiume scorre sornione.
Un giorno si riprenderà ciò che è suo da sempre...
Peccato per la pianta di fichi abbattuta...sarebbe stata una semplice questione culturale...e di rispetto...cercare di proteggere le radici e piantarla in un altro terreno.
Appunto, culturale. 

 

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Commenti

Storia già vista e rivista: nessun rispetto del territorio, della natura, delle persone (alcuni ci campano con quei terreni) e costruzioni da realizzare in aree a rischio.
Ancora una volta si sta distruggendo la storia di Teramo. Ormai ci siamo abituati e proni alla politica, accettiamo. L'urte de li Cazzitt, che si estendevano da sotto la Madonna delle Grazie, vivaio compreso, irrigati, in tempi di magra del Vezzola, dalle acque cristalline della Fonte della Noce sono stati distrutti. Che fine hanno fatto la " mestacanz" li "ficure a la cazzitt" la "meserecurdie" ed ogni altra prelibattezza orticola nostrana? Dove andremo a procurarci gli ingredienti genuini per le classiche Virtu teramane, nei supermercati? NNNNGULEEEEE ! Almeno ricordiamoci gli autori di tali misfatti. E la minoranza in Comune? Forse e troppo impegnata a chiedere al Sindaco un posto alla Team? Eppure il buon Falconi avrebbe dovuto insegnare tanto con i suoi scioperi della fame, ma come proverbio insegna: non c'è più cieco di chi non vuol vedere. Chi vivrà vedrà. Procuriamoci le cannucce perchè la merda ci sommergerà.