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Il volto del Killer di Melania Rea

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il Killer ha un volto. Meglio il Killer ha una catena di nomi in sequenza, quella del DNA. Le tracce ematiche, biologiche lasciate a terra, nell'aria, sul tronco del bosco Teramano, la collutazione tra Melania e il suo assassino, sono state separate e catalogate dagli esperti del RIS dei carabinieri. Gli investigatori continuano come dal principio, a seguire la traccia degli stalker, di un collega del marito, di un vicino di casa, di qualcuno di un paese vicino, di un racconto o più racconti. Storie di paese intorno ad una bella donna, che spicca ancora di più in una comunità semplice e tradizionale. "Melania era vista con ammirazione da parte di molti uomini", ci racconta un abitante di Folignano, " con invidia da molte altre e con gelosia perchè appariva come irragiungibile". Salvatore Parolisi, il marito era sempre secondo le confidenze dei Folignanesi,  quei diecimila abitanti al centro di decine di trasmissioni nazionali, molto innamorato della propria moglie. I RIS stanno stringendo i tempi. Si prevede il prelievo del DNA per tutti i sospettati, perchè esiste una lista di nomi e di riscontri. Esiste un sospettato, una persona ben conosciuta dalla coppia di coniugi, su cui si concentra in maniera assolutamente riservata, il lavoro di due procure e tutto il sistema investigativo. La siringa e la svastica sono particolari ritenuti puri atti di depistaggio. Un giorno particolarmente triste per Salvatore Parolisi, martedì 26 Aprile avrebbe festeggiato l' anniversario di matrimonio.

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A Pasqua nel luogo dove è stato trovato il cadavere c'è stato il turismo dell'orrore: persone in fila a contare il numero di pugnalate visibili sulla parete del chiosco e le tracce di sangue a terra...che profondo senso di tristezza.