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Brucchi incorruttibile: non risponde a una raccomandata

di Giancarlo Falconi
1 minuto
Buon Natale!

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Buonasera ....troppo forte il sig. Fidanza. Oltre a essere molto preparato nel suo settore è anche simpatico......forza teramani......
COME CI RISPONDERA' IL NOSTRO SINDACO ? COSA FARANNO LE ISTITUZIONI X RISPONDERE A TALE ANOMALIA, BUON NATALE
Ai sensi della legge n. 241 non bisogna rispondere entro 30 giorni? Ora devi scrivere al difensore civico esponendo i fatti... e ne vedremo delle belle, in "ogni" senso! NON VORRAI FERMARTI MICA QUI, VEROOO????!! Il più bello inizia adesso!!!
L’articolo e l’annesso video della puntata di “Carta Canta”, intendono denunciare l’inesistenza di un registro dei fornitori presso il Comune di Teramo o la non risposta da parte del Sindaco (del Sindaco???) alla raccomandata a/r dell’ing. Fidanza? Presumo entrambe le cose, essendo – da come sono stati raccontati i fatti – circostanze teoricamente (molto teoricamente, di seguito spiegherò il perché) connesse fra loro. Sgombero immediatamente il campo da ogni equivoco dicendo che se davvero il Comune di Teramo a tutt’oggi non si è ancora dotato di un registro fornitori, prima ancora di un inadempimento amministrativo saremmo in presenza di una grave mancanza di rispetto verso la cittadinanza. In attesa della conferma o meno circa questa presunta pecca, è giusto per amor di verità sottolineare alcuni aspetti relativi all’istanza dell’ing. Fidanza che lui e Falconi sono sicuri sia rimasta inevasa, soprattutto alla luce delle castronerie dette dalla sig.ra Elena nel suo commento 24 dicembre, ore 22.10 (se è sempre la stessa “Elena” non sarebbe la prima volta). La Legge n. 241 (del 1990… quando si citano le Leggi oltre al numero bisogna dire anche l’anno in cui sono state promulgate sig.ra Elena…) mi sembra non imponga affatto alle amministrazioni pubbliche di dar per forza seguito ad una domanda come quella inoltrata dall’ing. Fidanza – in generale, quindi men che meno entro 30 giorni dal ricevimento – se in essa non sono ravvisati i requisiti affinchè sia accolta. Basta leggere un minimo attentamente la norma in questione, per comprendere che l’esenzione da tale obbligo non rappresenta la scappatoia concessa dal legislatore alle istituzioni per fottersene della collettività. Sempre nella Legge n. 241/90, infatti, i 30 giorni sono menzionati per specificare che una volta decorsi dalla presentazione di una richiesta di accesso agli atti, il silenzio dei Comuni, delle Regioni, dei vari Enti pubblici, ecc., deve essere considerato come il vero e proprio, formale, ufficiale diniego alla richiesta stessa. Quindi la sig.ra Elena è un po’ confusa (o tende a far confondere gli altri), quando afferma – ambiguamente sotto forma di domanda – che in ogni caso il Comune avrebbe dovuto rispondere entro 30 giorni. Chiarito quanto sopra, sarà mica che in questo caso ci troviamo al cospetto di una regolarissima condotta di un Comune, quello di Teramo, che si è semplicemente attenuto alle modalità di Legge inerenti il rigetto dell’istanza dell’ing. Fidanza? Sarà mica, perciò, che la paventata insensibilità istituzionale del Sindaco nei confronti del cittadino Fidanza sia una mera illazione, semmai anche un pochino strumentale? Dubbi le cui soluzioni potrebbero essere fornite soltanto da una sentenza del TAR Abruzzo (o da un provvedimento del Difensore Civico Regionale come dice bene la sig.ra Elena, almeno in questo ci ha imbroccato…), al quale TAR l’ing. Fidanza avrebbe dovuto presentare ricorso senza indugio se realmente convinto che una letterina da parte del Sindaco (del Sindaco???) non l’ha mai ricevuta non in virtù di una valutazione negativa della sua pretesa dalla quale è scaturito il silenzio-diniego di cui sopra, ma perché la sua richiesta una volta pervenuta in Comune è stata direttamente gettata nel cestino. Per cui il quesito nasce spontaneo: perchè l’ing. Fidanza ha scartato le ipotesi TAR o Difensore Civico? A parte la delusione della sig.ra Elena che invece sollecita il coinvolgimento del Difensore Civico, convinta che così il bello, anzi, il “più bello” (brrrr…) inizierebbe adesso, le risposte ragionevoli non possono che essere le seguenti due: o l’ing. Fidanza non si è rivolto alle suddette preposte Autorità perché sa di essere in torto, oppure perché ritiene che per far valere i suoi diritti sia più efficace suonare il piffero in una televisione locale. Buon Natale.

 Santacruz non solo nei confronti dell'Ing. Fidanza ma anche di altri giovani professionisti.
Rispondere rimane una cortesia istituzionale.
Cercare di risparmiare un dovere istituzionale.
Cercare di innovare un altro dovere istituzionale.-
Cercare di innovare risparmiando la quadratura del cerchio...per il resto meglio suonare il piffero in maniera ironica che dare dei Buffoni ai teramani che non hanno votato il sindaco da parte del sindaco o criticare gli autisti degli scuolabus perchè protestano per poche centinaia di euro....peccato che gli autisti degli scuolabus guadagnano poche centinaia di euro.
Il tutto senza chiedere scusa. 
Una questione di musica e note stonate...poi capisco il tuo essere tuttologo ma ora anche le scelte di comunicazione televisiva...che le dirò è stata molta apprezzata visto il termometro cittadino. 
Tutto qui....e buon Natale. 
 

Per la serie "IL DIALOGO IMPOSSIBILE" Mi rivolgo allo Sgarbi dei poveri (adeguandomi mio malgrado ai suoi toni, gli unici che conosce): l'istanza del Sig. Fidanza ai sensi della succitata legge merita risposta da parte dell'amministrazione pubblica entro il termine indicato, si informi lei meglio sig. "tuttologo". Buon Natale. Peace & War P.S. Se glielo chiede sono sicura che il sig. Fidanza sarà felice di venire ad allietare con la sua musica uno dei suoi interminabili pomeriggi nel CSM in cui si trova. Così non dovrà per forza di cose ammazzare il tempo postando i suoi chilometrici soporiferi ed offensivi commenti privi di contenuto.
Sig.ra Elena, siamo alle solite. I miei commenti sono chilometrici, soporiferi e privi di contenuto? Può darsi, ma pare che lei se li legge comunque (visto che mi risponde…). E sono anche offensivi? E perché? E’ un’offesa contraddirla? Esercitare la libertà di pensiero è offensivo? Forse dovrebbe imparare ad essere più democratica e meno permalosa… E poi, scusi… “Peace & War”? Cioè, “pace e guerra”? E che significa? Forse voleva dire “Peace & Love”… E poi, scusi… “CSM”? Cioè “Consiglio Superiore della Magistratura”? E che significa? Forse voleva dire “Cassazione”… E poi, scusi… insiste nel dire che la Legge n. 241/90 impone (attenzione, ho scritto “impone” che è cosa ben diversa dal “concedere la facoltà di farlo o meno”) alle amministrazioni pubbliche di rispondere al cittadino anche nel caso di diniego ad una sua (del cittadino) richiesta di accesso agli atti? Sicura, sicura, sicura? Forse dovrebbe leggersi meglio il capo V della succitata Legge (artt. 22-28)… Sig.ra Elena, i suoi interventi saranno anche non-chilometrici a differenza dei miei, ma non credo si tratti di qualcosa della quale lei possa vantarsi se in così poche righe riesce a dire un tale numero di fesserie. Caro Giancarlo, se io sono un tuttologo, lo sei anche tu. Lo sai, si?

 Santacruz...io ne sono consapevole...e ora cerco di aiutarti.
Sei un tuttologo prolisso. 
Fattene una ragione. 

L'ennesima non risposta del sindaco (o chi per lui) fa pensare non tanto all'inesistenza di una lista di fornitori, ma all'assenza di modalità previste per l'accesso e l'iscrizione a detto registro. Le normative nazionali e comunitarie sulla trasparenza amministrativa impongono a un'amministrazione pubblica di dare conto del proprio operato, anche soddisfando legittime richieste di accesso agli atti. Alle formali domande sono dovute formali risposte. L'ing. Fidanza, bravo e simpatico, ha fatto una bella spifferata. Se l'opposizione fosse dotata di orecchie e di volontà politica, i misteri di Pulcinella sarebbero svelati in tempi più o meno brevi. Buon Natale a Giancarlo e ai teramani onesti.
Gentile Giancarlo, da mò che me ne sono fatto una ragione (di essere prolisso, non di essere tuttologo). Ma che ci vuoi fare, chi nasce rotondo non può morire quadrato… C’è chi è tendenzioso, chi è voltagabbana, chi è ipocrita, chi per interessi personalissimi attacca i giusti e parteggia per i furfanti. Ognuno ha i suoi difetti, io ho il mio che è quello di dilungarmi nei ragionamenti. Tuttavia non mi sembra tu abbia stabilito delle regole in stile “Twitter”, circa il numero massimo di caratteri che i commenti agli articoli de I Due Punti devono contenere. Quindi perdonami se penso che nella tua qualità di fondatore e gestore di questo blog, tanto le tue critiche alle mie opinioni ci stanno, tanto le tue considerazioni circa la mia scarsa propensione ad essere sintetico sono una caduta di stile. Dovrebbe essere motivo di orgoglio per te il fatto di ospitare su I Due Punti qualsivoglia tipo di intervento (lungo o corto, pro o contro), perché ciò rappresenta il raggiungimento dello scopo di questo blog, quindi – credo e spero – il raggiungimento del tuo scopo, di dar voce a tutti in cittadini indistintamente (TUTTI i cittadini INDISTINTAMENTE). Invece ho l’impressione che i miei commenti siano qui pubblicati non per la tua convinta condivisione del concetto di democrazia, bensì perché sei “costretto” a rispettare una sorta di codice deontologico non scritto dei blogger (al quale devo dire che effettivamente ti attieni abbastanza correttamente). In buona sostanza, dopo aver constatato che ti sei accodato anche tu, anzi, persino tu a quella moltitudine di commentatori che mi danno addosso – vedi sig.ra Elena – soltanto perché sono prolisso invece di entrare nel merito di quanto scrivo (spesso per la frustrazione di non avere argomenti validi per contrastare il mio punto di vista), si è rafforzato in me il dubbio che se non postassi più su I Due Punti ne sarebbe felice sicuramente il Falconi uomo, probabilmente anche il Falconi blogger. Te l’ho fatto presente già altre volte Giancarlo, se è così basta che tu me lo dica chiaramente e pubblicamente e vedrai che esaudirò senza meno una richiesta del genere. Se non altro perché, nonostante tutto, rispetto molto te, il sito ed i suoi frequentatori, quindi subordinerei il mio rammarico per non poter dire più la mia alla “necessità” che eventualmente mi rappresenteresti che Santacruz si tolga dai piedi. Però, ripeto, me lo devi dire senza essere né vago, né sottinteso. Sono stato prolisso anche stavolta, confido nella tua indulgenza.

 Santacruz, veramente ero ironico.
Uff...per me rimane un onore ospitare ogni commento che non sia offensivo.
Io adoro leggere dall'Ulisse all'Uomo senza Qualità a Cime Tempestose a Guerra e Pace...figuriamoci le tue venti righe.
Un abbraccio e buone feste. 

Uno dei tanti. Sito del Comune di Civitavecchia. Sull'home page trovi direttamente la voce "albo fornitori". Clicchi e trovi informazioni su come procedere per essere iscritti. Si legge, tra l'altro: " I fornitori sono iscritti automaticamente all'albo se, entro 3 mesi dalla domanda, non ricevono nessuna comunicazione diversa" e anche "L'esclusione e' comunicata ai fornitori". Nella stessa pagina trovi il link "Elenco fornitori": clicchi e trovi l'elenco di tutti i fornitori del Comune diviso secondo categorie merceologiche. http://www.comune.civitavecchia.rm.it/index.php Dall'home-page del Comune di Civitavecchia all'elenco dei fornitori con due click. Dall'home page del Comune di Teramo con due click a cosa arrivi? Non all'elenco fornitori (qualcuno sa quanti click occorrono per trovarlo?) né alla modulistica per iscriversi. Non è un tantino cavilloso discutere se entrambi i Comuni stiano rispettando la legge? Probabilmente entrambi la stanno rispettando, ma la differenza nella qualità del servizio, la differenza nella trasparenza, la differenza nella comunicazione, nel rispetto verso i cittadini e gli imprenditori è abissale, e non c'è nessunissimo bisogno che ce lo venga ad attestare una sentenza del TAR!
Sig. mariobici, il suo ragionamento non fa una grinza. Ma un conto è parlare di servizi qualitativamente diversi erogati in ogni caso nel pieno rispetto della legalità, altra cosa è sostenere che il Comune di Teramo operi violando la normativa vigente. Io ho inteso solo sottolineare questo, perché l’articolo, il video ed i commenti – soprattutto della sig.ra Elena – sono idonei a generare in chi li legge perlomeno confusione. Forse ho cavillato un po’ troppo, come dice lei sig. mariobici, ma ho ritenuto opportuno evidenziare dettagliatamente l’enorme differenza che c’è fra l’attaccare un’amministrazione pubblica quando non è vicina alle esigenze della collettività, con l’affermare che tale non-vicinanza è frutto di una condotta tesa (semmai per qualcuno persino deliberatamente) a raggirare le regole dettate dalla Legge. I cittadini hanno diritto alla chiarezza, quindi è giusto che sappiano sempre se un ipotetico pregiudizio a loro arrecato sia stato causato dalla politica disonesta o “semplicemente” dalla politica inadeguata o eventualmente incapace.
Gentilissimo @Santacruz, ad onor del vero nel video Falconi e Fidanza non citano articoli di legge o decreti. Raccontano una realtà per quella che è: un muro di gomma in tutta la sua flautata morbidezza. Solo tra i commentatori sono stati tirati in ballo articoli di legge, Difensori Civici e TAR, riuscendo così ad ingarbugliare sterilmente ciò che invece resta perfettamente chiaro, limpido ed intelligibile: se a Civitavecchia bastano due click, a Teramo non bastano "i due punti". Buone feste a tutti (anche a carotina!).
Salve a tutti taglio corto perché vedo che su 14 commenti ce ne sono 4 del difensore d'ufficio del Comune di Paperopoli che ci ripropina le sue supercazzole per il gusto di vedere l'effetto che fa... Io ti salto a piè pari quindi puoi anche scrivere un'enciclica dopo questo commento non lo leggerò me ne frego di quello che pensi su qualsiasi argomento, sei libero di scrivere ed io di non leggerti. Vi racconto brevemente la nostra piccola mattinata: ci siamo presentati all'urp (l'ufficio relazioni con il pubblico) noto agli addetti ai lavori per avere come logo un'icona del sistema operativo della Apple (fatto senza bando anche quello e già oggetto di un articolo di questo blog dove chi di dovere ha fatto finta di nulla) e per essere stato posto occupazionale di un signore che lavorava da libero professionista (con l'attività intestata alla mamma) e dirigente all'interno di quest'ultimo...in seguiti fu soggetto di articoli su questo blog del perché della sua presenza al Comune nelle vesti sia di impiegato che di "privato lavoratore" e furbescamente si mise in aspettativa ed in seconda battuta credo dimesso. Siamo stati accolti da una signorina dentro un ufficio con l'ennesimo televisore al plasma tenuto spento per mancanza di contenuti multimediali o non funzionante (vedi scavi piazza s.anna, colonnina in piazza fuori servizio da anni, colonnina per lo smistamento dei servizi negli uffici del comune nei parcheggi in piazzale s.francesco fuori servizio anche quella). Comunque torniamo a noi, chiediamo alla signorina di visionare la lista dei fornitori per i servizi di comunicazione del Comune, dopo un iniziale stupore a tale domanda ed una farraginosa ricerca su di un improbabile programma gestionale (immagino anche lì sia stato fatto un bando) ci viene risposto che lei non ne sa nulla ne della lista ne del modo per iscriversi, fa una telefonata con un ufficio (che non siamo riusciti a capire quale potesse essere) e ci risponde di andare in economato a 150m in linea d'aria da lì. Io e il buon Fabio già ridevamo per la buffa faccia fatta alla nostra domanda ma una volta arrivati all'ufficio preposto ho capito che avevamo toccato un tasto "dolente", arrivati davanti la porta dell'ufficio non ci fanno nemmeno entrare, anzi un dipendente senza qualificarsi ci viene incontro e con un fare tra l'imbarazzato ed il garbato ci comincia a parlare a bassa voce e ci dice che lui non ha nessuna lista (l'ufficio dove vi hanno mandato ci spiega è per le richieste di materiale da cancelleria) che a suo dire non ne esiste una da anni e che non può quindi ne prendere i nostri nominativi e ne segnalarci un iter burocratico corretto per avere risposta, ma lui stesso ci suggerisce di inoltrare una raccomandata al Sindaco in persona per avere una risposta. Adesso i fatti noti li sapette, io non lavoro nel campo della giurisprudenza e non so se si possa o meno finta di aver ricevuto una raccomandata, resta il fatto che la mia idea sulla trasparenza di questo Comune é ben formata da anni e mi sono messo l'animo in pace come Fabio, ma non capisco perché non si voglia accettare che questa Città ha un chiaro stampo "malavitoso" nel gestire le risorse pubbliche. Ho scritto questo commento per testimoniare che quanto raccontato non é una bugia ma la pura verità e nulla più. Grazie Giancarlo per lo spazio concesso.
Gentile amico di Fabio, come lei, già da molto prima di lei, tantissimi altri su questo blog reputano i miei ragionamenti insopportabili perché prolissi, o perché tesi a difendere ciò che per loro è indifendibile, o per entrambe le cose. Ogni qualvolta mi sono state imputate queste “colpe”, ho sempre replicato ricordando la facoltà che tutti hanno di ignorare i commenti che ritengono meritevoli di essere ignorati, ovviamente compresi quelli del sottoscritto. Per cui avrei anche potuto riconoscerle coerenza dopo aver letto il suo “avvertimento”, circa l’intenzione che ha di esercitare la suddetta facoltà in occasione della pubblicazione su I Due Punti di qualsiasi cosa scrivo o dovessi scrivere in futuro. Ma non le riconoscerò un bel niente, men che meno coerenza, in quanto le considerazioni che ha posto in premessa al menzionato “avvertimento” rappresentano la goffaggine che mi ha permesso di smascherare il suo bluff. Infatti, come può avermi ignorato se ha sottolineato che sono intervenuto 4 volte, se mi ha giudicato un “supercazzolaro” e se mi ha definito “il difensore d’ufficio del Comune di Paperopoli”? Caro amico di Fabio, non c’è bisogno di particolare arguzia per capire che in realtà lei i miei interventi altrochè se li ha letti. Anche con una certa attenzione direi. Per logica e non per presunzione, ragionevolmente non solo quelli riguardanti questo articolo. Per logica e non per presunzione, pure questo commento leggerà con altrettanta attenzione. L’essersi rivolto a me senza nominarmi ma attraverso riferimenti sottintesi, conferma solo quanto lei sia stato sprovveduto nell’aver tentato di insabbiare la sua chiarissima avversione al democratico e civile confronto. Peccato sig. amico di Fabio, la sua testimonianza poteva essere un monito di riflessione per i cittadini non “malavitosi”. Purtroppo la sua ostentata altezzosità nei confronti di chi non la pensa come lei, la relega inesorabilmente al livello di quella moltitudine di cittadini che sanno solo gettare la pietra e nascondere la mano.