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ASL-PD: Varrassi-Ginoble 4 a 0

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Ho fatto un giro per l'Ospedale di Teramo prima della conferenza stampa del Partito Democratico, sulla richiesta di non confermare il manager Asl, Professore Giustino Varrassi. I degenti dei reparti accorpati, mi hanno raccontato del loro cancro che non è andato in ferie. Mi hanno descritto la sensazione di spavento e smarrimento. Medici che visitano solo i loro pazienti saltando di letto in letto. Fantasmi.
La conferenza stampa del primo partito di opposizione è stata da flebo.
L'On Ginoble interrotto dall'improvvisa apparizione del Manager Varrassi è sbiancato. Rischiando il ricovero dialettico. L'unica loquela istruita è stata quella del consigliere regionale, Claudio Ruffini.
Poche parole ma concrete e nutrite da leggi e riferimenti normativi. Ospitati anche su questo sito in un recente passato. Il segretario Verrocchio è riuscito nel tentativo di fare da collante politico.
" Chiediamo di non confermare il Manager Varrassi perchè non ha raggiunto gli obiettivi. Il Governatore Chiodi si prenderà una grande  responsabilità politica", è l'incipit del consigliere Ruffini.
Le liste di attesa sono rimaste il problema dell'Asl di Teramo. Si ricordano i 367 giorni di attesa per una mammografia bilaterale. Si sottolinea che al San Liberatore di Atri, hanno registrato 400 giorni di attesa per una ecografia tiroidea. Il Mazzini di Teramo detiene ancora molti altri record di Godot sanitario. I 320 giorni per una visita di chirurgia vascolare e attimi di seduta sfiorano gli undici mesi.
Nessun accenno al reparto del Dott. consigliere comunale Ciarrocchi non ancora riconosciuto dall'Istituto Superiore della Sanità, ottima sintesi dei sindaci Mastromauro e Monticelli sullo stato comatoso degli ospedali di Atri e Giulianova, la chiusura di Oncologia, l'interruzione del reparto della Terapia del Dolore, l'abbandono di luminari come il Professore Mazzola senza nessuna sostituzione, 17 modifiche all'atto aziendale mirate per le promozioni di medici politici e similari, piccole note sull'assunzione del nipote, bocciato ovunque e promosso a Teramo, sull'affitto del ramo d'azienda, sulle promozioni dei medici politici, sul presunto favorimento della professionalità aquilana, sulla mancanza di un primario al Pronto Soccorso, sugli avvisi di garanzia per peculato d'uso ( reato ammesso dallo stesso Manager) e abusi d'ufficio per il caso Robimarga...tante varie e molte eventuali.
Le norme che negherebbero la conferma del Professore marsicano? Oltre, ovviamente, alle ragioni di opportunità politiche e sociali, sono di riferimento...Ruffini diventa un manuale...
...all' Art. 3 bis, comma 7, del DLgs 502/92:
"Quando ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità della amministrazione, la regione risolve il contratto dichiarando la decadenza del direttore generale e provvede alla sua sostituzione; in tali casi la regione provvede previo parere della Conferenza di cui all’articolo 2, comma 2-bis, che si esprime nel termine di dieci giorni dalla richiesta, decorsi inutilmente i quali la risoluzione del contratto può avere comunque corso. Si prescinde dal parere nei casi di particolare gravità e urgenza. Il sindaco o la Conferenza dei sindaci di cui all’articolo 3, comma 14, ovvero, per le aziende ospedaliere, la Conferenza di cui all’articolo 2, comma 2-bis, nel caso di manifesta in attuazione nella realizzazione del Piano attuativo locale, possono chiedere alla regione di revocare il direttore generale, o di non disporne la conferma, ove il contratto sia già scaduto. Quando i procedimenti di valutazione e di revoca di cui al comma 6 e al presente comma riguardano i direttori generali delle aziende ospedaliere, la Conferenza di cui all’articolo 2, comma 2-bis è integrata con il Sindaco del comune capoluogo della provincia in cui è situata l’azienda".
...alla LEGGE REGIONALE - 10/01/2012 - N° 1
In base all'articolo 48 comma 3 di cui sopra, "Il completo raggiungimento dell’obiettivo di abbattimento delle liste di attesa, nei termini previsti dalla DGR 575 dell'11.8.2011, è elemento decisivo per la valutazione ed eventuale conferma dei Direttori Generali delle ASL."
Nonostante la figura di Ginoble, voteranno contro la conferma del buon Varrassi, due assessori regionali e gran parte del PDL...forse, in aiuto, potrebbe essere accorpato...l'onorevole rosetano del PD.
Il Governatore Chiodi...ci sta riflettendo.

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ginoblesse è come l'imene per una femminista... l'imene ti mena!!!!!!!!!!!
La giunta regionale non deve rinnovare l'incarico all'attuale manager della Asl di Teramo Giustino Varrassi. È stata questa la richiesta unanime del Pd teramano nella conferenza stampa che si è svolta questa mattina all'ingresso dell'ospedale Mazzini. "Se Chiodi deciderà di riconfermarlo sarà una scelta politica. Varrassi non ha né raggiunto gli obiettivi né operato con imparzialità", ha dichiarato il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio. Alla conferenza stampa erano anche presenti il deputato Tommaso Ginoble, i consiglieri regionali Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, oltre ai sindaci Francesco Mastromauro, Luciano Monticelli, Vincenzo Di Marco e Gabriele Minosse. Sono intervenuti anche il capogruppo provinciale del Pd Ernino D'Agostino e il capogruppo al consiglio comunale di Teramo Alberto Melarangelo. "Chiediamo scusa ai cittadini, ai malati e alle loro famiglie", ha detto Verrocchio. "In questi giorni i malati oncologici sono stati trattati come pacchi - ha proseguito - Stiamo parlando di persone che lottano per la vita, con dolori sia fisici che psicologici e che insieme alle loro famiglie devono essere particolarmente seguiti. Se Chiodi deciderà di confermare Varrassi si tratterà di un'assunzione di responsabilità politica. Chiediamo a quegli esponenti del Pdl che non sono d'accordo con la conferma, e so che sono in tanti, di parlare e far sentire la loro voce. A Teramo ci troviamo nella paradossale situazione in cui un sindaco, Maurizio Brucchi, che è nel nucleo di valutazione dell'operatore del manager, è sia controllore che controllato. Il Pdl ha abusato degli strumenti di governo trasformandoli in strumento di potere. È per questo che noi continueremo a spingere perché in Regione si discuta di una nuova legge per la nomina dei manager Asl, che apra sempre più al merito e alla trasparenza". Nel corso della conferenza stampa è passato anche il direttore della Asl Varrassi, accompagnato dal direttore sanitario Camillo Antelli. "Ci sono stati disservizi", ha ammesso Varrassi riguardo la chiusura per ferie del reparto della Terapia del Dolore. E proprio su questo tema Ginoble ha annunciato un'interrogazione parlamentare. "Avrei sperato che il direttore non dicesse che ci sono stati disservizi", ha commentato il deputato del Pd. "Chiediamo alla giunta regionale di respingere la delibera per la conferma di Varrassi e anzi di chiederne la revoca", ha dichiarato Claudio Ruffini. "Ci sono tutti gli elementi, perché da una parte non sono stati raggiunti gli obiettivi, con le liste di attesa che sono diventate insostenibili, e dall'altra parte Varrassi non ha assicurato il buon andamento della Asl, visti le numerose interruzioni di servizi pubblici, e l'imparzialità del suo ruolo - ha aggiunto Ruffini - Nell'atto aziendale ci sono state 17 modifiche per promuovere medici che sono consiglieri comunali a Teramo e altre per promuovere parenti di esponenti del Pdl". "Di fronte ad una gestione da retrocessione Chiodi pensa bene di confermare l'allenatore", ha attaccato il sindaco di Giulianova Mastromauro. "Questa mattina sono stato al Pronto Soccorso della mia città, e sta scoppiando. Se il manager fosse serio, avrebbe dirottato personale sulla costa, dove d'estate la popolazione raddoppia. La gestione della sanità del Pdl nel teramano è stata fallimentare", ha aggiunto. Di "responsabilità gravissime per il mancato esercizio dei compiti di indirizzo e controllo" ha invece parlato il capogruppo Pd in consiglio provinciale Ernino D'Agostino. "L'attitudine del centrodestra è chiara: non disturbare il manovratore", ha proseguito. "Se Chiodi confermerà Varrassi vorrà dire che è soddisfatto di come sta andando la sanità nella nostra provincia", ha affermato Di Luca. "Evidentemente sottovaluta la situazione giudiziaria di Varrassi e il fatto che non si può più parlare di meritocrazia, visto che ad essere promossi sono solo esponenti del Pdl". "Ad Atri l'ospedale è stato spolpato", ha accusato Monticelli. "Dobbiamo essere pronti a dire che vogliamo una sanità diversa, perché tra poco spetterà a noi governare questa regione. Vogliamo una sanità più vicina e attenta ai problemi delle persone", ha aggiunto. "Quando ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità della amministrazione, la regione risolve il contratto dichiarando la decadenza del direttore generale e provvede alla sua sostituzione; in tali casi la regione provvede previo parere della Conferenza di cui all’articolo 2, comma 2-bis, che si esprime nel termine di dieci giorni dalla richiesta, decorsi inutilmente i quali la risoluzione del contratto può avere comunque corso. Si prescinde dal parere nei casi di particolare gravità e urgenza. Il sindaco o la Conferenza dei sindaci di cui all’articolo 3, comma 14, ovvero, per le aziende ospedaliere, la Conferenza di cui all’articolo 2, comma 2-bis, nel caso di manifesta in attuazione nella realizzazione del Piano attuativo locale, possono chiedere alla regione di revocare il direttore generale, o di non disporne la conferma, ove il contratto sia già scaduto. Quando i procedimenti di valutazione e di revoca di cui al comma 6 e al presente comma riguardano i direttori generali delle aziende ospedaliere, la Conferenza di cui all’articolo 2, comma 2-bis è integrata con il Sindaco del comune capoluogo della provincia in cui è situata l’azienda". LEGGE REGIONALE - 10/01/2012 - N° 1 In base all'articolo 48 comma 3 di cui sopra, "Il completo raggiungimento dell’obiettivo di abbattimento delle liste di attesa, nei termini previsti dalla DGR 575 dell'11.8.2011, è elemento decisivo per la valutazione ed eventuale conferma dei Direttori Generali delle ASL." Nonostante la figura di Ginoble, voteranno contro la conferma del buon Varrassi, due assessori regionali e gran parte del PDL...forse, in aiuto, potrebbe essere accorpato...l'onorevole rosetano del PD.

Scusa Falcò ma nel comunicato del PD Melarangelo è diventato capogruppo. Povero Cavallari. Poi lui non c'era alla conferenza stampa. Come sono messi ...? Da ricovero.

L'errore di Melarangelo definito capogruppo è dell'ufficio stampa del Partito Democratico. Nessun cambio di ruolo. Chiedo scusa. Cavallari rimane capogruppo e Melarangelo segretario dell'Unione.
Una bella lista civica Gatti, Ruffini, D'Alfonso, Pagano, vi sembra così balenata (bianca) in aria? Rifletteteci. Il Manager Varrassi sta lavorando molto bene e in fondo si è ritrovato molte persone incompetenti.

Cara Ragione della Regione, caldo?

Mitico Falconi... l'unico Maschio... con lui l'imene non mi mena...
ma se n'za spiccichi' du parole d'italian com cazz fa Ginoble a dialugà? Scusate il dialetto arrangiato.
Grande. Grande. Grandissimo Manager. L'attività in cui mi sembra più preparato ed irrangiungibile è proprio l'arte della SFIDA. Lancia il guanto con troppa facilità e un po troppo spesso, senza preoccuparsi di chi ha davanti. Purtroppo questa volta, ma come le altre, caro Manager il suo tentativo di difesa è quasi ridicolo. Quello che sta accadendo alla AUSL di Teramo dopo il suo arrivo è sotto gli occhi di tutti. Inoltre anche i suoi primi collaboratori, cioè quelli che spesso la accompagnano, le stanno remando contro e probabilmente avranno già aperto un canale di dialogo con il centro sinistra che avanza. Altrimenti che aspetta a CACCIARLI PER MANIFESTA INCAPACITA'.
Ho visto anche io un paio d'ore fa la conferenza stampa in tv e mi sono francamente vergognato io per Ginoble che, avendo un'occasione unica per dirne quattro in faccia a Varrassi che con Chiodi sta demolendo la nostra sanità pubblica, appariva invece un pugile suonato prima del ko tecnico o ancor di più uno studentello imbarazzato per la sua preparazione zoppicante davanti ad una prof... Occasione persa, l'ennesima, per il PD di fare una degna figura.
Incredibile l'unico a scrivere della figura poco dignitosa di Ginoble è stato Falconi. Uno di sinistra? Sei una persona onesta. Guardate Teleponte e la faccia di Ginoble.
Varrassi, siamo nervosetti, eh? Le sue sfide, i suoi messaggi obliqui, i suoi sorrisini di compatimento per i comuni mortali, non attaccano più, ormai. Tanto meno quando prova a "vincere facile", come stamattina con Ginoble. Ma non si vergogna?
Primo Chiodi ha l'obbligo di confermare Varrassi ,non ha scelta è come se una prostituta dicesse a chi è stato con lui che lo dice alla moglie...chiaro? secondo il PD già gongola se Chiodi conferma Varrassi ci farà la campagna elettorale,spero per loro gli serva a vincere,pertanto è inutile che faccia la scena non gli pare vero terzo il PD ha paura che Chiodi prima della fine del suo mandato rinnovi il contratto per ulteriori 5 dico 5 anni al Prof. Varrassi quindi fatevi coraggio.. quarto le proteste le dovete fare a Piazza S. Anna sotto la casa di Chiodi e non a Circonvallazione ragusa . quinto la prossima volta che andate a votare pensate prima e votate poi perchè consensi poco pensati possono portare pregiudizio ...
Il marchese del grillo va annoverato a giusta ragione tra gli smemorati,e tra coloro a cui il caldo fa molto male.
Oggi ho ascoltato l'intervista di Ginoble a Teleponte. Signori mi sono stupito. Bravo Tommaso. Ha saputo articolare bene il pensiero. E' stato incisivo. Da non credere. Ascoltatelo tutti. Comunque è arrivato a tre (3) interrogazioni.
Paolo Gatti gentile Asa, ecco uno stralcio di una mia intervista su "il Centro" pubblicata in data 11 dicembre 2010. E poi affonda: «Ritenevo tuttavia che una questione così importante come la gestione della Asl di Teramo, in un momento così difficile, richiedesse il coinvolgimento almeno di tutti gli eletti in Regione del centrodestra, che sono quelli che devono assumersi la responsabilità di come vanno le cose. Invece, dei quattro eletti teramani quasi nessuno mi risulta abbia potuto partecipare a queste scelte. Io, di sicuro, non ho partecipato. Conseguentemente, mi dispiace, non posso sostenerle, né posso condividere la responsabilità che comportano. Se le cose andranno bene ne sarò felice e non avrò alcun merito, se andranno male non avrò alcuna responsabilità: la declino sin d'ora». Gatti, più che i nomi in sé, contesta il metodo. «I curricula non li ho neanche visti, ma due cose vanno dette. Una: le nomine dei due direttori, solo formalmente in capo al direttore generale, sono nei fatti politiche, e le ha operate una parte di una parte politica. Due: la scelta l'ho appresa dalla stampa ed erano un paio di giorni che questo sembrava un pacchetto preconfezionato sul quale non c'era possibilità di interlocuzione. Il metodo è veramente inaccettabile e dà il segno di un rinchiudersi molto preoccupante. Non lo dico con polemica, ma con sincero dispiacere». (d.v.) Concludo dicendo che sulla gestione asl ho le idee molto chiare ma mi pare corretto condividerle prima con i miei colleghi di Giunta, sperando di avere opinioni coincidenti.