Ho invitato Mario.
Non fa il pizzaiolo ma è un'esperto piastrellista.
Mario ha sessant'anni.
Lavora dall'età di 15.
Quaranta cinque anni tra il laterizio, la graniglia, il marmo, la ceramica, il cemento e poi ancora... il cotto, il monocotto, il bicotto, il clinker o il gres porcellanato.
Dieci chilometri a parlare di prodotti che sembrano alimentari.
Formaggi tipici.
Fresco su fresco, spolvero e la mitica boiacca.
Parcheggio facile.
Ora sei e trenta del mattino.
Mario va di fretta.
Una domenica di lavoro a casa di un amico per una bella mangiatella finale.
Guarda le mattonelle.
Mi guarda.
Torna sui passi.
Sale in macchina.
Non parla fino alla statua di Garibaldi che guarda la Procura di Teramo.
Un altro segnale.
Poi...come da risveglio post traumatico" Fermate i lavori...quella non è una scelta, quella è la prova vivente dell'inopportunità.
Sapete quante persone scivoleranno?
Quella copertura è una trappola con l'umidità figuriamoci con la pioggia o il ghiaccio.
Bisogna intervenire subito".
I lavori di rifacimento di Ponte San Ferdinando sono l'unica vera opera originale della Giunta Brucchi.
Si può sbagliare.
Si può far pagare ancora una volta i propri errori alla cittadinanza ( altri 18 mila euro) ma non si deve perseverare.
A nome di tutti i teramani che ancora non sono caduti...per favore cambiate quel tipo di pavimentazione.
Sindaco ho capito che vuole ri-ri-rinaugurare il ponte ma non può condannare i pedoni a un inverno di calvizie, mi scusi, oggi sono particolarmente educato, a un inverno da simil calvario ortopedico.
Domanda: Chi avrà il coraggio di collaudare una simile pavimentazione?
Teramo è proprio la città dei matti....altre scuse... delle matt...onelle.
Commenta
Commenti