Ci sono molte donne che hanno coraggio. Rosella Gabrielli ne ha da vendere. Con determinazione infatti prova da tempo a far sentire la sua voce per rispetto di se stessa e delle proprie figlie.
Non la conosco personalmente, ma condivido il suo modo di fare e solidarizzo con lei. Perché esistono i “figli di un Dio minore”, quelli che soffrono ma non si arrendono, e i figli di P…ulcinella, che promettono e non mantengono.
Sulla vicenda di Rosella in qualità di dipendente della società Teramo Lavoro, vicenda che definire vergognosa è un eufemismo, mi aspettavo una parola di solidarietà da parte della Commissione Pari Opportunità della Provincia e della Consigliera di Parità, ma evidentemente la ragion politica soverchia ogni buon senso.
Non esiste una sola forma di violenza. Anche lasciare una madre senza stipendio, affranta e impotente, è una violenza. Questo è un caso concreto di una donna in difficoltà. O sbaglio?
Assessore provinciale Eva Guardiani (con deleghe al Lavoro, alla Formazione professionale e alle Pari opportunità) se c’è, batta un colpo.
O forse è un po’ distratta? “Il colmo della distrazione: la mattina, svegliandosi, dimenticare di aprire gli occhi” (Alphonse Allais). Non ho mai sentito la sua voce su questa vicenda.
Consigliere provinciale Rita Ettorre, non ho mai sentito neppure la sua voce su questa vicenda (e da lei l’attendo, per stima personale).
Consigliere provinciale Rosanna Liberatore, ma non è all’opposizione? Non ho mai sentito neppure la sua voce su questa vicenda.
“Non c'è donna che non abusi del potere che è riuscita a ottenere!” (De Laclos, Le relazioni pericolose).
Chi tace acconsente e condivide.
Commenta
Commenti