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LA SOLIDARIETÀ NON È FEMMINA

di Maria Cristina Marroni
1 minuto

Ci sono molte donne che hanno coraggio. Rosella Gabrielli ne ha da vendere. Con determinazione infatti prova da tempo a far sentire la sua voce per rispetto di se stessa e delle proprie figlie.
Non la conosco personalmente, ma condivido il suo modo di fare e solidarizzo con lei. Perché esistono i “figli di un Dio minore”, quelli che soffrono ma non si arrendono, e i figli di P…ulcinella, che promettono e non mantengono.
Sulla vicenda di Rosella in qualità di dipendente della società Teramo Lavoro, vicenda che definire vergognosa è un eufemismo, mi aspettavo una parola di solidarietà da parte della Commissione Pari Opportunità della Provincia e della Consigliera di Parità, ma evidentemente la ragion politica soverchia ogni buon senso.
Non esiste una sola forma di violenza. Anche lasciare una madre senza stipendio, affranta e impotente, è una violenza. Questo è un caso concreto di una donna in difficoltà. O sbaglio?

Assessore provinciale Eva Guardiani (con deleghe al Lavoro, alla Formazione professionale e alle Pari opportunità) se c’è, batta un colpo.
O forse è un po’ distratta? “Il colmo della distrazione: la mattina, svegliandosi, dimenticare di aprire gli occhi” (Alphonse Allais). Non ho mai sentito la sua voce su questa vicenda.
Consigliere provinciale Rita Ettorre, non ho mai sentito neppure la sua voce su questa vicenda (e da lei l’attendo, per stima personale).
Consigliere provinciale Rosanna Liberatore, ma non è all’opposizione? Non ho mai sentito neppure la sua voce su questa vicenda.
Non c'è donna che non abusi del potere che è riuscita a ottenere!” (De Laclos, Le relazioni pericolose).
Chi tace acconsente e condivide.

 

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Commenti

Io credo che sia quantomeno immorale ricoprire cariche pubbliche senza vergognarsi di fare politica sotto le insegne del PDL e di farsi votare sotto il nome di Berlusconi, un vecchio malato di satiriasi che vanta un curriculum privato indecente ed un cursus honorum agghiacciante per quello che è riuscito a fare (vedasi, da ultimo, la proposta del PDL di ridurre le pene per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, norma "ad Dell'Utrim"). Se poi si è donna, bisogna avere molto pelo sullo stomaco...
C'è poco d'aggiungere a quanto scritto magistralmente dalla signora Cristina. Nel vocabolario dei nostri politicanti al potere non esiste la parola solidarietà . Essi solidarizzano solo quando vengono sfiorati i privilegi dei potenti. Tutta la mia solidarietà alla signora Rosella,donna di grande coraggio. Che shifo questa città ,mi viene tristezza doverci vivere,qui sono tutelati solo i privilegiati,vedi i super premi ai super dirigenti provinciali.
Pubblicato su I Due Punti il 10 ottobre 2012 Un uggioso 9 ottobre. Quotidiano Il Centro. A pag. 17 c’è un articolo sul caso Gabrielli, la dipendente (non dico “ex” perché di diritto – ad oggi – è una dipendente a tempo indeterminato) della società in house della Provincia “Teramo Lavoro Srl” che il Giudice del Lavoro ha ordinato di reintegrare, ma che l’Amministratore unico Venanzio Cretarola non intende affatto reintegrare, addirittura convocando una conferenza stampa per fare le pulci alla decisione del Giudice e per offendere in modo plurimo la già vessata dipendente. Alla successiva pag. 18 c’è un altro articolo sulla presentazione della nuova Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Anna Pompili, la quale ha esposto il suo programma di mandato. Fra i punti programmatici ci sono i seguenti: 1) sensibilizzazione delle donne in gravidanza sui diritti relativi alla maternità (guarda caso la Gabrielli è stata cacciata dal suo posto di lavoro all’ottavo mese di gravidanza, lavoro che prestava alle dipendenze di una società pubblica il cui socio unico è proprio il Presidente della Provincia); 2) costituzione di parte civile nei procedimenti penali aperti per reati relativi a discriminazioni di genere (l’avvocato della Gabrielli annuncia azioni legali, a questo punto anche di carattere penale, visto l’inadempimento di Cretarola, che dobbiamo dedurre troveranno pieno sostegno da parte della Consigliera di Parità). Sarà interessante vedere se la Pompili svolgerà in modo imparziale il proprio lavoro, stigmatizzando sia Cretarola che Catarra per la vicenda della Gabrielli (Catarra se ne è già lavato pilatescamente le mani), nonostante proprio la Giunta Provinciale abbia designato la Pompili per il ruolo di Consigliera di Parità. L’Assessore al Lavoro della Provincia, ulteriore ironia della sorte, donna a sua volta, avvocato a sua volta, ha dichiarato in modo sconcertante durante la presentazione della Pompili: “a volte si sottovaluta ciò che si riesce a fare applicando semplicemente la legge e cercando di prevenire l’insorgere dei problemi”. Ecco. Perfetto. Basterebbe iniziare ad applicare la legge, la quale prescrive che le decisioni dei Tribunali si ottemperano. Basterebbe che Catarra e la Guardiani imponessero a Cretarola – pena la sfiducia dell’Amministratore unico – l’esecuzione dell’ordinanza del Giudice del Lavoro, salvi gli esiti dei ricorsi esperiti sulla medesima decisione. Ma Catarra e Guardiani ostentano una indifferenza che offende tutti i 300.000 abitanti della Provincia, quantomeno desiderosi di vedere difesa la legalità dai propri rappresentanti. Le decisioni dei Tribunali, infatti, non si discutono né si criticano, ma si ottemperano, salvi i rimedi giurisdizionali che la legge appresta avverso le medesime pronunce. A tale riguardo, dobbiamo domandarci a quale titolo Cretarola esprima dei giudizi di merito sull’operato dei Giudici, alzando il livello dello scontro su un piano pubblico, vieppiù alla luce del fatto che il suo curriculum continua a restare ignoto alla conoscenza dei cittadini nonostante la legge ne prescriva la pubblicazione. Un piccione viaggiatore mi ha lasciato sulla scrivania copia del misterioso curriculum di Cretarola, che sebbene non sottoscritto è formato da sei pagine di incarichi ed esperienze professionali, oltre ai dati anagrafici. Manca, insolitamente e curiosamente, la parte relativa a “Istruzione e Formazione”, per cui non ci permettiamo di insinuare nulla, ma ribadiamo le domande che da sempre avanziamo: 1) Cretarola possiede i titoli di studio postuniversitari e di alta formazione necessari per ricoprire il ruolo di “Coordinatore di progetto” per cui egli si è auto assunto? 2) Cretarola possiede la necessaria competenza giuridica per ostentare le interpretazioni normative e giurisdizionali che esterna? 3) Sulla scorta di quali norme Cretarola contesta l’applicazione del D.Lgs. n. 368/2001 alla sua società, decreto in forza del quale il rapporto di lavoro a tempo determinato della Gabrielli (e di tutti gli altri 110 dipendenti) si è trasformato in rapporto a tempo indeterminato? Cretarola sostiene che “il provvedimento del giudice reca l’adempimento di un obbligo contrario alla legge”, noi sospettiamo (confortati dal Giudice del Lavoro) che il suo operato da Amministratore abbia violato la legge, con gravi danni economici a carico delle casse pubbliche. Come ha ben detto dall’avvocato della Gabrielli, Cretarola “trasmoda dai limiti e difetta di continenza”. La Redazione de “I Due Punti”
Gentilissima Maria Cristina Marroni, Ti dico solo grazie. Uso questa parola banale, perché le emozioni a volte non sono descrivibili, perché io nella vita non do mai niente per scontato. Nulla è scontato: solidarietà, diritti, stipendi, risposte. Anzi, a volte sono scontate la resistenza messa in atto con il silenzio e le non risposte, per esempio, alle lettere che ho mandato... Lettera legale del 23.08.11 – Destinatari: Teramo Lavoro S.r.l., Presidente della Provincia di Teramo – Oggetto: impugnazione del licenziamento Lettera legale del 28.06.12 – Destinatari: CGIL FP Teramo, CISL FP Teramo, UIL FPL Teramo, CGIL Regionale Abruzzo, FLC CGIL FP, CGIL Nazionale, CISL Regionale, CISL Sede Nazionale, UIL Regionale Abruzzo, UIL, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al Viceministro, al Segretario Generale e alla Direzione Regionale del Lavoro dell’Abruzzo, CUG Provincia di Teramo, Mediatore Europeo Lettera legale dell’11.09.12 – Destinatari: Teramo Lavoro S.r.l., Presidente della Provincia di Teramo, Segretario Generale della Provincia di Teramo, Vice Presidente della Provincia di Teramo, Assessore Bilancio – Oggetto: provvedimento di reintegrazione Lettera legale dell’11.04.13 – Destinatari: Teramo Lavoro S.r.l., Presidente della Provincia di Teramo – Oggetto: diffida datore di lavoro alla prestazione economica dovuta per il periodo dal 02.01.13 al 14.03.13 Lettera legale del 18.04.13 – Destinatari: Teramo Lavoro S.r.l., Presidente della Provincia di Teramo - Oggetto: retribuzioni ordinarie ancora dovute, dalla data dell’Ordinanza, 02.08.12, sino a quella dell’effettiva riammissione in servizio , 05.11.12, come già richiesta datata 11.09.12 Lettera legale del 06.05.13 – Destinatari: Teramo Lavoro S.r.l., Presidente della Provincia di Teramo, Segretario Generale della Provincia di Teramo, Prefetto di Teramo - Oggetto: impugnazione licenziamento del 14.03.13, Dott.ssa Rosella Gabrielli impiegata amministrativa a tempo indeterminato; ancora, richiesta corresponsione retribuzioni e regolarizzazione posizione INPS
Purtroppo io non ho un incarico pubblico, quindi la mia voce è flebile. Tuttavia esprimo tutta la mia solidarietà alla Signora Rosella, che, rispetto a tanti altri precari che vivono situazioni difficili, ha avuto il coraggio di denunciare e ha chiesto PUBBLICAMENTE solidarietà, quella stessa che nessuno, nè donna, nè uomo al potere ha avuto il buonsenso di esprimerLe.
Queste due bimbe possono essere fiere di una madre così e anche il marito di una tale moglie. Piena solidarietà a Rosella. Alle altre donne, quelle che non hanno osato pronunciare una sola parola di vicinanza, comprensione o semplicemente solidarietà, dico che ciò che accade oggi a un altra persona, può accadere domani a loro stesse. Quando il potere passa e si torna nell'anonimato.
Avete pienamente ragione, non è nemmeno bello per un figlio vivere per strada al freddo e senza mangiare o avere la possibilità di comprarselo per quanto possa aver fatto errori nella vita, i figli come le mamme o altri famigliari vanno sempre aiutati in qualche modo
Con l'istituzione delle pari opportunità saranno guai per uomini e donne meritevoli infatti questa struttura ben pagata ha aumentato altri soggetti collocati dalla politica. E vengono usate dalla politica per accontentare i servizievoli dalla voce flautata. (dal corrosivo di Serpentini) Addio diritti delle donne, e delle famiglie.
Completamente concorde con Carlo. Ulteriori incarichi per tirare fuori soldi pubblici. La doppia preferenza poi solo una scorciatoia, che la dignità femminile dovrebbe rifiutare, perché si dovrebbe scegliere una donna senza la possibilità del voto doppio.
Mi hanno detto di guardare questo sito e l'ho fatto. Il titolo provocatorio di questo articolo è fantastico, come pure la foto scelta a contrasto. A parlare sono tutte bravine, ma quando si tratta di agire in concreto diventano desaparecidos, come ha ricordato la Gabrielli, che molto tempo fa aveva invitato la Consigliera di Parità a prendere una posizione sulla vicenda. Come mai poi nessuna ha osato criticare i 700 mila euro dati come premio ai Dirigenti, quando per il Centro Antiviolenza non si trova un euro? Ma infondo "il coraggio chi non ce l'ha non se lo può dare"...
W le mamme "No Muos": donne coraggiose e straordinarie!