Esistono le donne a Teramo? Sanno fare gruppo? Sanno volersi bene? Come uomo dopo aver ascoltato Lisa ( nome di pura invenzione) mi sento complice e sporco.
Sono tornato a casa dopo aver sentito uno schiaffo allo stomaco. Un pugno allo stomaco. Un cazzotto allo stomaco.
Picchiata, derisa, violentata, molestata. In cura nel centro La Fenice, dove ha trovato ascolto, attenzioni legali e la possibilità di tornare a vivere. Lei con i suoi figli.
Sono centinaia le donne che come una fenice, il bennu, risorgevano dalle proprie ceneri dannate. La prigione umana.
Il centro sta subendo la fine di Teramo Lavoro e dei servizi sociali della Provincia.
Fino al 31 Gennaio si parla di collaborazioni gratuite. Poi?
Un centro che andrebbe adottato dall'intera cittadinanza teramana.
Un tributo sociale. Un onore al merito per i dipendenti e collaboratori che con la loro professionalità e passione, hanno salvato molte vite umane. Ferite fisiche e mentali.
Persone in grado di cambiare il presente con il futuro. Noi dobbiamo stringerci e pretendere che La Fenice sia il nostro esempio di umanità.
I Due Punti saranno a fianco delle donne di Teramo, in difesa del loro centro accoglienza contro le violenze e le molestie sociali.
Noi con voi.
Sempre. Fino alla Fine.
"Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Mariam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra.
Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente.
“A ricordo di come soffrono le donne come noi” aveva detto. “Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso”.
K. Hosseini, Mille splendidi soli
Commenta
Commenti