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Provincia: € 52.000 illegittimi all'ex Dirigente e lo stesso lavoro pagato pure due volte

di I due Punti
3 minuti

Ci arrendiamo. Ne abbiamo viste troppe.
Vi ricordate la scorsa analisi sull’incarico illegittimo affidato e liquidato all’ex Dirigente Valente?
Pensavamo di aver toccato il fondo.
Ci sbagliavamo, come sempre per difetto.
Il Dirigente Dott. Leo Di Liberatore è al tempo stesso a capo del Settore Viabilità e Grandi Infrastrutture (laddove cioè l’Ente spende decine di milioni) e del Settore Ragioneria che dovrebbe controllare la legittimità di ogni singola spesa.
Rammenterete che il Dirigente Di Liberatore, con determinazione n. 559 del 05/07/2011 (cioè quattro giorni dopo il pensionamento dell’Ing. Valente), ebbe a nominare quale Coordinatore della Sicurezza in Fase di Esecuzione dell’appalto della pedemontana (secondo Lotto funzionale da Fosso Faiazzi allo svincolo di Floriano, appalto del valore di appena € 18.369.000,00) proprio l’Ing. Valente, impegnando per tale incarico ben € 60.000,00 e stabilendo la decorrenza dell’incarico stesso dal 02.07.2011, cioè pure retroattivamente.
Ciò che non avevamo considerato è che nella medesima determinazione si affermava che “l’incarico in esame avrà una durata presumibile di tre o quattro mesi” a far data dal 02.07.2011 “e fino all’inizio effettivo del servizio di Direzione Lavori e Coordinamento della Sicurezza da parte della Ditta aggiudicataria sulla base delle risultanze della gara di appalto in fase di completamento”.
Ma questa gara quando è iniziata e quando si è conclusa?
Soccorre in tal senso una ulteriore determinazione dello stesso Di Liberatore del 20.07.2011, con la quale si afferma che con suo precedente provvedimento del 21.05.2009 era “stata indetta la gara di evidenza pubblica (…) mediante procedura aperta per l’affidamento del servizio di direzione dei lavori, misurazione e contabilità, assistenza al collaudo e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori di realizzazione del collegamento della Val Vibrata con la vallata del Tordino. I° e II° Lotto”.
Intanto un dubbio: dopo oltre due anni la gara non era ancora stata conclusa? Ebbene no.
Ma cosa c’è scritto nella determinazione del 20.07.2011?
Che si affidava l’appalto predetto alla costituenda ATI Bonifica Italia s.r.l. (mandataria) e Ing. Giancarlo Caroli (mandante), per una spesa complessiva di € 795.600,00.
Per i meno avveduti:
1) la gara che il 5 luglio 2011 Di Liberatore asseriva essere “in fase di completamento”, veniva completata il successivo 20 luglio, cioè 15 giorni dopo l’affidamento dell’incarico all’ex Dirigente Valente;
2) ciò non comportava la decadenza dell’incarico affidato a Valente, nonostante il termine finale fosse espressamente previsto nella determinazione di incarico del 5 luglio, laddove si individuava la scadenza nell’inizio del servizio da parte della Ditta aggiudicataria;
3) l’incarico di Valente non durava “tre o quattro mesi” come previsto, bensì si svolgeva dal 02.07.2011 al 10.05.2012, cioè oltre 10 mesi, come dato atto nella determinazione di liquidazione delle competenze di Valente del 24.05.2012;
4) la Ditta aggiudicataria dell’appalto comprendente, come detto, il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, riceveva l’affidamento in data 20 luglio 2011.
5) se ne dovrebbe dedurre che per quasi 10 mesi sia la Ditta aggiudicataria sia l’Ing. Valente abbiano svolto il medesimo ruolo di coordinamento;
6) da ciò discenderebbe una eventuale duplicazione di incarichi aventi il medesimo oggetto, che potrebbero aver portato (o potrebbero portare) ad una duplicazione di liquidazioni per le medesime prestazioni.
Niente da aggiungere.

La Redazione de “I Due Punti”
 

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Commenti

Oltre a pani e pesci adesso anche la moltiplicazione degli incarichi! Avessimo un nuovo messia in servizio alla Provincia?

Il Leo in questione è quello che si occupa anche dei controlli sul Fondo Sociale Europeo? Se l'uso di tale fondo è corretto, perchè Catarra e Cretarola si sono beccati un avviso di garanzia? Perchè la Dirigente Durante non firma le liquidazioni delle fatture della Teramo Lavoro S.r.l. da pagare con tali fondi e quindi i lavoratori non percepiscono lo stipendio da diversi mesi? Invece di costringere la Durante ad andare in malattia o prendersi le parole perchè non liquida, mettete il Di Liberatore anche a capo del Settore Lavoro: Non ti preoccupare Di Liberatore: saranno la Guardia di Finanza e i PM a fare il VERO controllo!

Procura e GdF muovetevi che la Provincia sta colando a picco sempre più! Un'amara riflessione: ma è possibile che in Italia ormai non esista più il buon governo e si debba invocare l'intervento della giustizia per ogni cosa?
Caro Di Liberatore, i nodi prima o poi vengono al pettine. Nulla da aggiungere.
Il punto 5, ma potrei sbagliarmi, non è contemplato dalla vigente normativa in materia di sicurezza.
L'impegno di Falconi e del suo staff è encomiabile!! peccato che poi si risolve all'italiana maniera, a tarllucci e vino!!! Di fronte a simili dichiarazioni riguardo alla Provincia, così come alle dichiarazioni di Strozzieri per quanto riguarda il Ruzzo sui lavori "strani"... per non dire altro, la procura rimane immobile. Mi chiedo: in procura ritengono ritengono false le dichiarazioni oppure non intendono ripristinare la legalità in queste istituzioni? (La situazione del Ruzzo, poi, è eclatante!!! Si è dimesso persino il Presidente che aveva serie intenzioni di ripristinare la LEGALITA'!!!!!!!!!) Nel primo caso basterebbe una querela a chi sta divulgando simili notizie (non credo sia questo il cso!!!) Nel secondo caso... lascio a ciascuno le proprie considerazioni (sono fortemente convinto di questa ipotesi!! ma è solo un modesto parere personale!!) con speranza...paolo

Spero che la politica rimetta a righe questo personaggio provinciale buono per tutte le stagioni, che tiene al guinzaglio tutti. Al povero D'Agostino gli ha fatto perdere le elezioni ed il bello è che lui non se nè neanche accorto.

Cari lettori dei Due Punti, ben vengano le indagini della Magistratura , ma noi dobbiamo pretendere che i cari Dirigenti paghino DIRETTAMENTE per gli errori che comportano un danno patrimoniale all'ente, chiaramente dopo aver accertato un comportamento consapevole e negligente. Mi spiego meglio, possono anche non esserci i presupposti per configurare un illecito penale ( chiaramente non mi riferisco al caso in questione dove ci sono molti presupposti), ma a noi cittadini deve interessare in primis il recupero certo della somma sperperata, in quanto, voglio ricordare , stiamo parlando dei nostri soldi. Mettiamo le mani nelle tasche dei Dirigenti che e' la cosa che più li preoccupa, una denuncia, passano 5/6 anni per poi non avere nessun risultato e i soldi ?????? Quelli li rimettiamo noi subito con nuove tasse. Ribelliamoci vogliamo la responsabilità, il Sig. Leo paghi direttamente con la decurtazione del suo stipendio faraonico. Giancarlo ti propongo una raccota di firme per chiedere la modifica dei regolamenti ( Regione, Provincia, Comuni) troppo permissivi che non responsabilizzano a sufficienza la classe Dirigente.
Prima o poi caro Falconi dovrai rendere conto di tutto.
Caro anonimo hai ragione sulle responsabilità dei dirigenti. Dieicipiù.....ma la politica è assente. Completamente assente. Nessuna dichiarazione. Silenzio assoluto.
Ma non é meglio approfondire ed accertare bene prima di scrivere, cosa significa incarico per 3 o 4 mesi e durato dodici. L'incarico in questione dovrebbe valutarsi con riferimento all'importo lavori e come vedete é un incarico molto costoso. Meglio esaminare le cose con attenzione e per interesse collettivo.
Mi domando? E' possibile che questo Sig. pluridirigente della provincia di teramo (Leo Di Liberatore), prima con Ruffini, poi con D'Agostino e adesso con Catarra, ne faccia di tutti i colori e rimane sempre impunito? Veramente strano! E' possibile che sia amico di tutti coloro che prestatno servizio alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti, nella G.d.F e persino con alcuni Ispettori Ministeriali che un paio di anni fa fecero un'ispezione in provincia?
"Prima o poi caro Falconi dovrai rendere conto di tutto".... @La giustizia (con la "g" necessiamente minuscola): mììììììììììì che paura!!!!
x Anonimo delle 10:10 Tutti oramai parlano dei poteri forti e della massoneria. Tutti sanno che questa roba esiste, ma per sentito dire, per passa parola. Nessuno però racconta un episodio veramente vissuto, o vissuto da un parente, o un amico caro, cioè poter parlare di un fatto veramente accaduto, verificato e verificabile. Quando si hanno di questi comportamenti nella pubblica amministrazione e si rimane impuniti, questi signori dopo un pò di tempo vanno ad ubriacarsi, si fanno le matte risate. Io penso, a questo punto, che qualcuno ha assicurato loro che possono dormire sonni profondi. Mi rifiuto però di pensare che un massone possa zittire o addomesticare tutti i funzionari delle istituzioni preposti a far rispettare le regole. Se viene meno questa fiducia nei confronti dell'opinione pubblica siamo fritti. Allora dobbiamo cambiare l'insegna nei territori di confine, dobbiamo togliere il cartello con la scritta "Territorio Italiano". Ci sarebbe da vergognarsi. Io finora non mi vergogno di essere italiano. Faccio un passo indietro: un signore messo a capo di un ente pubblico (carica elettiva), dovendo dare delle risposte al territorio, alla cittadinanza, ai propri elettori, al partito, alla sua coscienza, ecc., non dovrebbe almeno salvare la parvenza della legalità? Se questo dirigente non poteva, per legge, dare l'incarico all'altro all'amico dirigente (e mi taccio sul perchè dell'incarico), il capo di questo ente (Provincia di Teramo/Catarra) non è tenuto, sempre per legge, a verificare ed eventualmente comminare la punizione che sempre per legge spetta al primo dirigente (Leo Di Liberatore)? Se per legge non è tenuto a fare tutto ciò, va bene così! Ma se per legge queste verifiche (Catarra) le deve fare, se non le fa, chi sta sopra di lui (penso almeno la Corte dei Conti su denuncia di qualcuno) dovrà agire nei suoi confronti. Il cerchio si deve chiudere! Per la denuncia alla Corte dei Conti ci pensa Mercante. Buona giornata Falcò, contraccambio i saluti che mi hai rimandato.
Caro Falconi, quando ti rompi di ricevermi, sei libero di censurarmi, ma questo fatto mi riguarda e dovrebbe riguardare tutti i teramani affinchè attraverso il rispetto delle regole si eviti a pochi di stare meglio degli altri. E gli altri siamo noi, siamo tanti. Gli altri sono quelli (cioè noi) che non escono in catasto. Gli altri sono quelli non registrati. Questo Signore è registrato a caratteri cubitali e mena una bella vita che, secondo me, se rispettasse le regole, non potrebbe menare. Non è che mi disturba che faccia una bella vita, che essendo un furbo riesca a stare meglio degli altri, mi disturba che tutto questo lo faccia alla faccia nostra ed indisturbatamente. Se Catarra glielo permette e glielo continuerà a permettere (fatto salvo l'intervento delle istituzioni preposte) il proverbio è valido anche per lui "chi è causa del suo mal pianga se stesso". Cordialità infinite.
Caro Catarra, ci devi andare tu ad aprire gli uffici del tuo dirigente Di Liberatore alla G.d.F., a consegnare le carte. Non ti fidare di lui, riuscirà anche questa volta a nascondere qualcosa. Conviene a te dargli tutte le carte. Loro sapranno leggerle, hanno studiato per questo, sono addetti ai lavori. Non li sottovalutare. Se continui a coprirlo i cittadini faranno pagare te. Ormai tu pagherai lo stesso, hai fatto troppi errori, ma almeno non pagherai per quelli fatti da Di Liberatore. Questo individuo, ve lo dice uno che lo conosce veramente bene, a voi tutti, ma proprio tutti, vi si mette dentro al taschino. Ti conviene lasciarlo al suo destino, questa volta, se non lo coprirai, pagherà. Lui dirà che le cose stanno apposto, che non si poteva fare diversamente e tu non capendoci tanto gli crederai anche questa volta. Ma secondo te, era proprio opportuno dare questo incarico a Valente che prende una bella pensione? I ragazzi, quando li facciamo lavorare? Come fai a fare il presidente della provincia se non sei neanche sensibile ai problemi dei giovani, alla disoccupazione? Se non sei capace o non hai voglia, perchè non ti dimetti? Ma non lo capisci? Non ti può vedere nessuno, persino alcuni dei tuoi più stretti collaboratori.
Apprendo solo ora dei fatti rappresentati. Il bello della rete, e meno male che esiste, è anche questo. Mi meraviglia un po' che nessuno abbia scritto o inviato mail direttamente all'Ordine degli Ingegneri per cui è amareggiante venire a conoscenza di fatti e situazioni a mezzo terzi. In ogni caso è una buona occasione evidenziare il ruolo importante di internet per la conoscenza su ogni fatto soprattutto su quelli che sembrano interessare in modo negativo la società. Sono Alfonso Marcozzi presidente dell'Ordine degli Ingegneri e vi assicuro che l'Ordine attiverà tutte le procedure necessarie per far chiarezza sull'evento rappresentato. Grazie per l'egregio servizio di trasparenza che rendete alla società. Ing. Alfonso Marcozzi