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Giulianova: Attimi di povertà

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Ore sette e mezzo del mattino. Nebbia leggera e freddo umido. Arrivo presto a Giulianova e parcheggio in via Gramsci. Altezza dell'Università. Sono in macchina e leggo i giornali. La radio trasmette Canzone di Vasco Rossi. Per terra, vicino al palo della luce, un vecchio sacchetto di biscotti. Qualche generoso e sazio ragazzo l'aveva abbandonato vicino alla fermata del Bus. Bagnato e riverso a terra. C'è l'ombra di un biscotto che fa capolino. Briciole ovunque. Un cane attimi prima, ha fatto finta di niente. Un passaggio veloce di annusata con il tartufo, per andare verso altri lidi. Veloce e sicuro. Un cucciolone. Bianco, pezzato e tomellato di marrone. Macchia. Dopo tre pagine di giornale e sei articoli, un uomo anziano dalla camminata malferma e claudicante si ferma. Tonalità sul grigio con scarpa nera. Un berretto dall'antico saluto educato e signorile. Si guarda intorno, mentre io con il grande schermo della mia auto, come fossi in un  drive in, testimonio tutto. Il tempo di un altro sguardo, apre la giacca del giubotto, più grande di lui di tre taglie e nasconde il tesoro. Briciole sul grigio. Va via. Sorride. Io no.

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Commenti

ho visto fare la stessa cosa su un tavolo del Grand'Italia non ancora sistemato dalla cameriera, dopo l'aperitivo di 4 teramani alla moda. il panino non era bagnato e sbriciolato, ma il posto era pieno di gente e quell'afferrare furtivo di un misero sandwich, per poi fuggire di vergogna, deve costringerci a riflettere...
Invece è il momento di agire, ogni volta che ne capita occasione, nel nostro piccolo, riflessioni e tavole rotonde son belle ma non sfamano .........