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I turisti austriaci ammirano il nostro carico e scarico

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Cosa scriverebbe Fabrizio Primoli sul Nostro splendido Duomo? "Esistono, tra le mura di questa nostra Città, pur se in situazione di quasi clandestinità, due dispositivi storici che per diverso tempo hanno avuto un importante ruolo civico e che ora, vuoi per il tempo trascorso, vuoi per il mutato contesto sociale, vuoi per la tradizionale tendenza all’oblio dell’aprutina coscienza, nessuno più ricorda. Per scoprirli, cosa singolare, è necessario alzare gli occhi al cielo e dare un’occhiata alla Torre del Duomo, struttura alla quale ognuno di noi è passato distrattamente accanto infinite volte, senza considerare che il suo peculiare passato in buona sostanza coincide con il passato della Cattedrale cui è legata, ma che per altri versi ha un’impronta tutta propria". E poi altro ancora. Poi? I turisti austriaci del quasi assessore Marco Tancredi, va bene, il mio era un augurio. Ottima la promozione della nostra giunta. In questi giorni Teramo è piacevolmente invasa da educati turisti austriaci. Che cosa hanno visitato nella nostra città? Il teatro romano è impegnato in un' opera di pulizia temporale. I ritrovamenti di Piazza Sant'Anna sono aperti a singhiozzo. Ora si, ora no. La guida turistica ogni mattina deve combattere con l'invasione del carico e scarico. Incredibile. Guardate l'immagine. Che vi sembra? Ma è possibile che i camion devono per forza parcheggiare intorno alle mura della Cattedrale. Un'altra bella figura europea. Miglioriamo.


 

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Commenti

ce l'hanno messo per non far vedere la chiazza d'olio sulla pavimentazione!
ma veramente credete che interessi a qualcuno valorizzare Teramo come città in se , aldila' della teramanità autoreferenziale se non c'è da mangiarci sopra...andrà sempre peggio..
Mi permetto di avanzare una proposta all'Amministrazione Comunale... So che il restauro del Castello Della Monica, parzialmente condotto dalla competente Soprintendenza, non ha interessato gli interni dell'edificio principale, né le ulteriori strutture del Borgo (quella su Via Camillo de Lellis e la dipendenza di Via Giovanna d'Arco). So che c'é ancora molto da fare per il completo recupero di quella bella area monumentale. Sarebbe però interessante, e magari permetterebbe ai nostri concittadini di iniziare a riprendere confidenza con un luogo artistico che molti neppure conoscono, poter aprire al pubblico quanto meno il Giardino del Castello. Provvediamo alla chiusura degli accessi alle strutture monumentali non ancora fruibili, illuminiamo il Giardino (anche in maniera provvisoria), puliamo l'area esterna e rendiamo sicuri i percorsi... Non costituirebbe una spesa folle. E magari potrebbe essere un bell'esempio da dare alla Città, riaprendo i cancelli di quei terrazzamenti panoramici.
E questa mattina hanno assistito allo spettacolo di un discreto cumulo di monnezza, parte del quale ben spaliato sulla strada, nel tragitto tra il teatro romano ed il duomo. Ore 8.15 intervento dell'assessore Campana, rimozione dei rifiuti ore 9.30 circa, ma forse era anche più tardi.