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Giulianova in pericolo la stagione turistica

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Una lunga passeggiata. Dicono che faccia bene. Iodio e sole. Io e tre anziani di Giulianova. Due albergatori rampanti e il futuro della bandiera blu. Porto Salinello e poi lungomare sud. Un paio d'ore. Preoccupazione, reclami e stanchezza. Paura per il depuratore che non funziona, paura per la lentezza dei lavori, paura per il paesaggio che si vive a Giulianova e nelle altre sorelle della costa blu. Che fare? Avere fiducia nell'Amministrazione e nello stato di calamità? " Noi non abbiamo- ci dice Fernando- paura che il sindaco Mastromauro ci disattenda l'opera di bonifica, semplicemente non crediamo che la regione o lo stato ci diano una mano forte e fattiva". Il problema aumenta con il trascorrere del tempo. L'odore vicino alla foce del Salinello è molto forte. Basta risalirlo per poche centinaia di metri per accertarsi dello stato dell'acqua. Le ruspe appaiono come giocattoli di fronte alle tonnellate di rifiuti riversati sulla spiaggia. Arriveranno i rinforzi? Quando? Gli operatori turistici camminano nervosamente. Sono preoccupati per loro e per tutta l'economia della città. Luca è un cuoco e fa la stagione come molti a Giulianova. " Non mi hanno ancora confermato. Mi hanno detto che aspettano le prenotazioni. Questo alluvione è peggio del terremoto". Il dirigente regionale Gerardini ha garantito sul lavoro di selezione dei rifiuti. La legna per esempio servirà per le aziende di pellet e altri similari. Un lavoro per differenziare. Il primo cittadino dovrà pensare ad un'opera di comunicazione nazionale. "Dobbiamo salvare l'economia locale per sperare nel rilancio italiano" è il proclama di un noto albergatore locale. Domani sarà troppo tardi e non sarà un altro giorno. Si ha bisogno dell'immediato. Oggi. Subito...

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Commenti

...per quanto ne so sul lungomare nord amici campeggiatori hanno gia' "capito" e deciso che la spiaggia debbono ripulirsela da soli..come tutto il resto!!!...il 20 aprile si riapre,con tanto di prenotazioni...e non si puo'di certo attendere l'aiuto del comune che,a loro avviso,se dovesse arrivare sicuramente sara' troppo tardi...
Ma si facciamo venire i turisti a godere dello splendido paesaggio fatto da cumuli di sacchi pieni di tutto quello che non si è salvato dall'alluvione e lasciati a marcire dagli scioperi di Sogesa... Non è pensabile che un paese che si vanta da anni di godere della Bandiera Blu lasci ai singoli l'onere di sgomberarsi la spiaggia per salvare la stagione, e la pista ciclabile distrutta sul lungomare sud? Quanto pesa politicamente questa amministrazione a livello provinciale e regionale? Che speranza c'è di ottenere aiuti, sostegni economici e di risorse materiali dal governo? Come si stanno muovendo i rappresentanti locali presso l'amministrazione centrale? Su tutto pesa un imbarazzante silenzio!!!