Una lunga passeggiata. Dicono che faccia bene. Iodio e sole. Io e tre anziani di Giulianova. Due albergatori rampanti e il futuro della bandiera blu. Porto Salinello e poi lungomare sud. Un paio d'ore. Preoccupazione, reclami e stanchezza. Paura per il depuratore che non funziona, paura per la lentezza dei lavori, paura per il paesaggio che si vive a Giulianova e nelle altre sorelle della costa blu. Che fare? Avere fiducia nell'Amministrazione e nello stato di calamità? " Noi non abbiamo- ci dice Fernando- paura che il sindaco Mastromauro ci disattenda l'opera di bonifica, semplicemente non crediamo che la regione o lo stato ci diano una mano forte e fattiva". Il problema aumenta con il trascorrere del tempo. L'odore vicino alla foce del Salinello è molto forte. Basta risalirlo per poche centinaia di metri per accertarsi dello stato dell'acqua. Le ruspe appaiono come giocattoli di fronte alle tonnellate di rifiuti riversati sulla spiaggia. Arriveranno i rinforzi? Quando? Gli operatori turistici camminano nervosamente. Sono preoccupati per loro e per tutta l'economia della città. Luca è un cuoco e fa la stagione come molti a Giulianova. " Non mi hanno ancora confermato. Mi hanno detto che aspettano le prenotazioni. Questo alluvione è peggio del terremoto". Il dirigente regionale Gerardini ha garantito sul lavoro di selezione dei rifiuti. La legna per esempio servirà per le aziende di pellet e altri similari. Un lavoro per differenziare. Il primo cittadino dovrà pensare ad un'opera di comunicazione nazionale. "Dobbiamo salvare l'economia locale per sperare nel rilancio italiano" è il proclama di un noto albergatore locale. Domani sarà troppo tardi e non sarà un altro giorno. Si ha bisogno dell'immediato. Oggi. Subito...
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