Il dubbio ci viene.
Gli Assessori provinciali Eva Guardiani e Vincenzo Falasca (quest’ultimo con delega alle Sedi di Pubblici Uffici) si sono distinti l’altro giorno per un comunicato nel quale difendevano € 100.000 di affitto inutile che non può in alcun modo essere giustificato.
La prima, essendo avvocato ed avendo assunto la responsabilità di guidare un Ente vasto come la Provincia, avrà certamente studiato a memoria il D.L. n. 1/2012, convertito in Legge n. 27 del 24.03.2012, meglio noto come Decreto Liberalizzazioni (vieppiù per la delega al Lavoro di cui la Guardiani è destinataria nella Giunta provinciale).
Ieri Vi davamo conto della brutta figura rimediata dall’Assessore provinciale al Lavoro nel comunicato del 13.06.2012, che consideriamo offensivo per i cittadini e bastevole ad invocare le dimissioni di entrambi gli Assessori.
Concludevamo con l’impegno di approfondire l’argomento.
Ebbene, come è ormai noto a tutti – ma la Provincia di Teramo ed il Comune di Teramo (come chiesto ieri dal sempre puntuale consigliere comunale Cavallari durante la seduta di question time) non sembrano essersene accorti – l’art. 97-bis del predetto Decreto Liberalizzazioni, rubricato “Trasparenza dei costi sostenuti dagli enti locali per locazioni”, recita testualmente che “Al fine di assicurare la razionalizzazione e il contenimento delle spese degli enti territoriali, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, gli enti locali sono tenuti a pubblicare sui propri siti istituzionali i canoni di locazione o di affitto versati dall'amministrazione per il godimento di beni immobili, le finalità di utilizzo, le dimensioni e l’ubicazione degli stessi come risultanti dal contratto di locazione”.
Quindi, se non andiamo errati (ma l’Avvocato Guardiani ci correggerà certamente), dovremmo poter leggere sul sito della Provincia e su quello del Comune, di norma all’interno della sezione “Trasparenza, valutazione e merito” dato che si verte esplicitamente in disposizione normativa concernente la trasparenza, tutti i dati delle cosiddette locazioni passive, cioè quelle nelle quali gli Enti Pubblici risultano locatari, conduttori o inquilini che dir si voglia.
E, in particolare, dovremmo conoscere quante siano le locazioni, quale sia l’ubicazione degli immobili presi in locazione, l’esatta metratura di ciascun immobile, quali ne siano le finalità di utilizzo (possibilmente anche se quell’utilizzo venga effettivamente realizzato, a differenza di come fa la Provincia con i locali di Via D’Annunzio) e, in cauda venenum, quale sia la consistenza economica dei canoni di affitto o di locazione.
Non ci pare, ma potremmo sbagliarci data la vastità dei siti istituzionali, che Comune e Provincia si siano adeguati a tale disposizione (di certo non l’hanno fatto nella sezione “Trasparenza, valutazione e merito”).
In tal caso Li invitiamo formalmente ad ottemperare all’art. 97-bis in parola, tornando ad esortare l’Assessore Guardiani ad abbandonare il tono da maestrina che ha assunto nei confronti del consigliere provinciale Sacco, dedicando più tempo all’aggiornamento normativo che potrebbe estendere ai colleghi di Giunta meno ferrati giuridicamente (cioè tutti tranne il giurisperito Davide Calcedonio Di Giacinto il quale, essendo pure delegato al patrimonio, una mano potrebbe anche darla).
La Redazione de “I Due Punti”
Commenta
Commenti
Ieri qualcuno scusate, "Qualcuno" ha portato dopo tre anni delle sedie per riempire tipo Fac simile ufficio, gli immobili vuoti di via D'Annunzio. Complimenti. Ma l'Opposizione che cosa Fa?????????????
Grazie Avv. Di Sabatino, per la sua attenzione e considerazione. Lei rimane un politico sensibile e capace di una lucida auto critica.
Ieri mi facevo una semplice domanda: Quanto incassa la Provincia dai suoi immobili dati in locazione? Da quanti anni non rinegozia gli affitti? Le assicuro che le risposte sono molto am molto amare.
Buon lavoro.
Giancarlo Falconi
Caro Mario, noi abbiamo molte querele, ma tante. Semplicemente non pubblichiamo i commenti che l'Avv ci dice ad odore di querela. Noi le denunce le prendiamo per inchieste serie. Ok? Una scelta editoriale. Riformula il pensiero senza offendere nessuno.
Relativamente a questo affitto inutile di Via D'Annunzio, Catarra, a mio avviso, dovrebbe verificare o far verificare circa l'opportunità di prendere quei locali in affitto e soprattutto la congruità del canone di locazione pattuito. Dovrebbe inoltre verificare approfonditamente chi era all'epoca dell'affitto il dirigente con delega al patrimonio, se quest'ultimo avesse potuto avere dei legami di forte amicizia con il proprietario o con qualche amico caro del proprietario, o con qualche amico carissimo dell'amico del proprietario. Mi rendo conto di chiedere troppo a Catarra, lui è tanto impegnato in missione, in Italia ed all'estero. A queste cose ci debbono pensare i dirigenti. Il guaio è che i dirigenti sono gli stessi. Il mondo è in mano ai furbi quando gli altri sono fessi. Se catarra e i suoi assessori non c'azzeccano niente in questa vicenda perchè non fa fare una bella indagine alla sua segretaria generale/direttore generale che stà li a presidio della legalità ed opportunità delle condotte di tutto il personale dipendente?. Il personale dipendente della provincia amministra i soldi di noi teramani. Vogliamo che i nostri soldi siano amministrati in modo da tradurli in servizi per la cittadinanza e non per far arricchire chi è già ricco.