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RuzzoGate. Il CDA si autoassume. Primo episodio

di Giancarlo Falconi
6 minuti

"Un’inchiesta giornalistica è la paziente fatica di portare alla luce i fatti, di mostrarli nella loro forza incoercibile e nella loro durezza.
Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell’interesse dell’opinione pubblica
". (Giuseppe D'Avanzo)
 

Introduzione

Il Ruzzo è una società in House.
Tutto dovrebbe essere stabilito con la normativa dell'evidenza pubblica.
Piano triennale delle opere, pianta organica, pagamenti alle imprese creditrici, assunzioni, consulenze, affidamenti diretti, per somma urgenza.
Non risponde civilmente come un ente pubblico perchè è soggetto all'istituto del fallimento.
Nel caso di una simile ratio, il Comune di Teramo avendo una quota pari al11%, sarebbe responsabile in solido di oltre sette milioni di euro.
Ipotesi ottimistica.

Questa è un'inchiesta giornalistica a puntate, che vi dimostrerà come il mancato controllo dell'Ato, dei 21 Comuni e la malagestio interna, ha portato l'Acquedotto teramano a superare i 70 milioni di euro di debiti, oltre ai debiti non visibili, poiché occulti, di cui si disconosce l'effettivo ammontare.
Cercheremo di spiegarvi il mondo del Ruzzo attraverso le sue società satelliti, il rapporto con le imprese edili, il perchè alcuni creditori vengono pagati e altri no.
Chi sceglie? Secondo quali criteri?
Molti amici ci hanno raccomandato di non operare lo scoperchiamento, ma credeteci il “maleandazzo” non è più tollerabile e per parafrasare il più grande poeta dialettale teramano, (Cameli) nella nota poesia “don Pitr' Giammir'”, “...s' seguit' accusc', mor' di pen'”.
Questo primo episodio è dedicato al capitolo reclutamento di personale -assunzioni-, limitando, per il momento, la ricerca attorno all'organo di governo della Ruzzo Reti SPA.
Il CDA del Ruzzo. Caso unico nazionale.

Primo Episodio

Abbiamo verificato tramite i relativi uffici, che l'intero CDA del Ruzzo, ha un rapporto di lavoro ben definito con l'ente.
Nello specifico...


−    Scuteri Vittorio (dal 10 luglio 2012 al 30 giugno 2014), con contratto di lavoro a progetto collaborazione continuata e continuativa, con qualifica di “imprenditore o amministratore delegato di grande azienda di produzione o distribuzione di energia,gas o acqua”;
−    Ciapanna Carlo (dal 20 aprile 2009 al 28 luglio 2014), con contratto di lavoro a progetto, collaborazione coordinata e continuativa, con qualifica di “specialista della gestione nella pubblica amministrazione”
−    Martini Ferdinando (dal28 luglio 2011 al 28 luglio 2014), con contratto di lavoro a progetto, collaborazione coordinata e continuativa, con qualifica di “specialista della gestione nella pubblica amministrazione”;
−    Impaloni Serafino (dal 28 luglio 2011 al 28 luglio 2014),con contratto di lavoro a progetto, collaborazione coordinata e continuativa, con qualifica di “specialista della gestione nella pubblica amministrazione”;
−    Di Marco Dante (dal 28 luglio 2011 al 28 luglio 2014), con contratto di lavoro a progetto, collaborazione coordinata e continuativa, con qualifica di “specialista della gestione nella pubblica amministrazione”

Mentre scriviamo sono sconosciuti gli aspetti salienti del rapporto di lavoro, ma al di la di tutto, rimane singolare il fatto che un consiglio di amministrazione di un Ente, "parapubblico", possa "autoassumersi" ed autodeterminarsi una retribuzione salariale, oltre le spettanze di carattere contributivo, tecnicamente intese.
Sembrerebbe che il Ruzzo abbia provveduto a regolarizzare le posizioni di ciascuno, mediante le segnalazioni di "amministrazione separata" presso l'Inps, accompagnati dai dovuti versamenti contributivi da utilizzare anche ai fini pensionistici, nella misura di 2/3 della retribuzione pattuita e contrattualmente sancita.

Il quadro legale è dipinto dai colori dell'art 1, commi 725, 726, 728 della legge del 27 Dicembre 2006, n 296; dall'art 3, commi 44 e 53 della legge finanziaria 2008, DPR 5 Ottobre 2010 e dall'articolo 6, comma 6, del DL 78/2010.
Il compenso lordo annuale, onnicomprensivo, attribuibile al presidente ed ai componenti del CDA, non potrà essere superiore per il presidente al 70% e per i componenti al 60% delle indennità spettanti- in questo caso- al Sindaco di Teramo, poichè avente una maggiore quota partecipativa (11%).
Oltre al parere di valenti amministrativisti (Il Guru vera anima di questa opera omnia), una nutrita giurisprudenza ci indica la strada della legalità.

Le norme hanno previsto che le società a partecipazione pubblica totale o di controllo, seguissero, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione europea, di trasparenza, pubblicità e imparzialità (art. 18 del d.l 112/2008 comma 2).
In altre parole, forse più chiare e dirette, Il Ruzzo, rifiutando la propria natura pubblica, ha applicato quegli strumenti giuridici in seno a qualsiasi impresa privata.

Tutto mantenuto nel più stretto riserbo.
La trasparenza? Forse nell'acqua che beviamo.
Infatti, in tema di compensi degli amministratori designati/nominati dagli enti pubblici, agli occhi di chi scrive non appare soddisfatto l'obbligo di legge (art. 1, comma 735, della legge 27 Dicembre 2006, n. 296), che prevede la pubblicazione sul sito dei soci pubblici, a cura del responsabile individuato da ciascun ente, degli avvenuti incarichi e relativi compensi, la cui inosservanza, fra l'altro, è punita con la sanzione amministrativa fino a 10mila euro, irrogata dal Prefetto.

La soluzione paventata dal Presidente Scuteri di aumentare le bollette di ben tre euro, mentre ancora si attende l'applicazione delle tariffe per le utenze deboli, Delibera n 49 del 18/12/2006 dell'Ato, possiamo definirla scandalosa. 
Senza anima e core.
La dimissione di tutto il CDA, sarebbe sicuramente l'unico atto di rilievo amministrativo.
La politica, invece di nascondersi, dovrebbe avere più coraggio e ammettere, le incapacità gestionali dei propri uomini.

....to be continued











 

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Commenti

Inutile che scrivi perchè sei un inutile. Non succederà nulla e le denunce sarai tu a beccarle. Vedrai. I poteri forti a Teramo ridono di te e di voi. Ridicoli.
Mi potevo aspettare tutto. Qui siamo alla follia amministrativa. Ma le norme le conoscono?
Mi vergogno. Chiedo scusa a tutti i teramani. Mi sono vergognato leggendo su La Città, organico, la proposta indecente del presidente Scuteri. Mi sono vergognato a leggere questo primo episodio. Mi auguro immediatamente il commissariamento dell'Ente.
Falconi controlla gli stipendi. C'è chi continua a percepire delle cifre nonostante non stia svolgendo il ruolo che le giustificasse.
BIsogna solamente chiudere, chiudere ste cavolo di aziende pubbliche travestite da pubbliche! Siamo l'unico paese al mondo dove il denaro pubblico viene gestito completamente in modo privato!
Sig "Inutile" il lavoro meritorio di Giancarlo va incoraggiato. Tornando in argomento bisognerebbe far pagare i debiti dell'Acquedotto agli amministratori che , per incapacita' o dolo,li hanno creati. Un segnale in tal senso deve essere dato per diminuire lo scollamento tra le Istituzioni e i Cittadini. Inoltre ai sigg. dirigenti dell' Ente sarebbe il caso di aggiornare la loro " busta paga " ai risultati " UTILI " ottenuti.
caro inutile,sei proprio un inutile,almeno firmati.......
Quindi noi paghiamo i "CONTRIBUTI " a Ciapanna?? Devono restituire tutte le somme di cui si sono appropriati , dimissioni del C.D.A. e dei dirigenti collusi. Chi è il Guru?
Scuteri vieni che ti do i tre euro. Vieni a casa mia.
Paghaimo noi i contributi. Aiutooooooooooooooooooooo!!!!!
Ma il Sindaco di Giulianova e' a conoscenza di queste porcate ? Cadrà dalle nuvole anche questa volta? Ma il bilancio chi lo vota ? Incompetenti.......
L'Inutile che scrive il 15 aprile si è scelto il nome giusto. Fategli sapere che se tutti fanno come lui : nessuno denuncia, nessuno mette in piazza le porcate e così via la merda ci sommergerà totalmente. Credo che quel " inutile " cambierà idea. Bisogna sputtanarle queste persone che campano alle nostre spalle di contribuenti e fare l'impossibile per estirparle. Medita,medita,medita " inutile" e unisci la tua voce e vedrai che i poteri forti non avranno più da ridere.
I tre euro al Ruzzo vorrei pagarli cash, così come furono pagati a Bettino Craxi davanti all'Hotel Raphael la sera del 30 aprile 1993.
L'acqua malsana dello stagno comincia a defluire e pian piano emergono tutti gli "scheletri" delle carcasse che vi erano state gettate. Quanti anni di follia nella totale impunità !!! Ma chi ha diretto tutto questo ? Giancà ti ha mandato il Padre Eterno!!!!!
Mi unisco con Francia. Scuteri esci un attimo che ti diamo i tre euro. A te, Ciapanna e tutto il resto. Padrino politico compreso.
Io non sono stato pagato. Possibile che sono in fila da mesi, arrivo sempre a sportello chiuso? Indagate, indagate, vedi come salta tutto.
ma scuteri non stava all'izs ?
Ma i controllori che fanno?
caro dino basta che mangiano,si spostano di continuo.....che schifo
Vorrei chiedere a questi "signori" come sia possibile riuscire ad indebitarsi quando la materia prima non la pagano. Che ci hanno fatto, e che cosa continuano a farci coi nostri soldi? L'Acqua deve essere una risorsa accessibile a tutti e soprattutto gratuita perchè essa stessa è Vita, e la Vita non si compra. Come disse un signore anziano l'altro giorno "3 euro glieli tiro sul muso al Ruzzo!" , in pezzi da 10 centesimi però (ho proposto io)! Tè.. Fatij...tè! P.S.: E se cambiassero il nome di Ruzzo in Rutto?
Parlare di prassi potrebbe sembrare scandaloso ma tanto è, purtroppo... Il Ruzzo, anche oggi purtroppo, è sempre stato il "vitello grasso" della politica locale, destra e sinistra indistintamente. Il bacino, non idrico, al quale attingere, l'acquasantiera per elargire commissioni e consulenze in ogni dove e angolo della provincia, poltrone e poltroncine come strapuntini e contrappesi per appoggio elettorali vari. E intanto mentre il Presidente Scuteri propone di aumentare le bollette di tre euro (http://www.lacittaquotidiano.it/tre-euro-a-famiglia-per-salvare-il-ruzzo) in giro per la provincia i disservizi sono continui, lo stato di manutenzione della rete è alquanto precario e continua la prassi del dire e non dire per timore di far saltare altarini vecchi. E la politica, anche noi del centro sinistra, cosa propone?!? boh...
Dovrei bere due litri di acqua al giorno, ma, così com'è amministrata, morirò disidratato, non potendola bere a causa del cattivo odore.
Ma come Scuteri in primis non era il SALVATORE dell'Acquedotto???? Mi stupisco che il buon samaritano si sia auto assunto.............così onesto, così serio,così professionale. ......Caro Giancarlo spero solo che tutta questa spazzatura che continua ancora ad imperversare all'interno del Ruzzo venga "spazzata "via , ma non speriamo che siano i politici a farlo......Figuriamoci!!!!!!!Voglio fidarmi soprattutto dei dipendenti esterni (cioè i dipendenti di serie B, a cui nessuno pensa ,ma che procurano gli stipendi a questi grandi amministratori ), che stressati quotidianamente devono rapportarsi con utenti sempre più scocciati e arrabbiati , giustamente!!!con imprese (quelle che ancora non fanno fallire) che non operano prontamente in caso di necessità xchè non sono più in condizioni di poterlo fare.......ma queste cose è meglio non dirle........facciamoci dare tre euro così riusciamo a pagare anche i contributi a Scuteri Ciapanna e company e tiriamo a campare!!!!
Certo che la fantasia non manca per eludere norme di ogni genere..... Ma se questi signori sono dipendenti "a progetto" chi è il legale rappresentante dell'Ente? ... e chi il datore di lavoro e responsabile con poteri di spesa della sicurezza dei lavoratori (a questo punto cda compreso)?.... chi ha firmato i contratti a progetto e chi esprime parere obbligatorio sul corretto e qualificato adempimento della prestazione di questi "specialissimi" dipendenti a progetto liquidandone il corrispettivo? Potrei andare avanti con altre decine di quesiti al limite del triste grottesco, sta di fatto che una puntata di Report sul Ruzzo non basterebbe......
L'amministratore di società, da un punto fiscale e previdenziale, è inquadratato come redditto assimilato al lavoro dipendente, ed in particolare come collaboratore coodinato e continuativo. Gli amministratori della Ruzzo Reti S.p.A. hanno agito in maniera conforme alla normativa, la quale prevede l'iscrizione alla gestione sepatata disciplinata dalla legge 335 del 1995. I compensi sono pubblicati sul sito dell'ente è sono stati deliberati dall'Assemblea dei Soci all'atto della nomina, così come previsto dal codice civile. Sono stati ridotti del 10% secondo quanto previsto dalla normativa sulla "spending review" e sono ben al di sotto dei massimali previsti per legge. Caro Falconi prosegui la tua indagine giornalistica, ma fai tutto con metodo. Ad esempio puoi prendere il Piano d'Ambito e verifica se lo stesso è in grado di generare i flussi finanziari necessari ad effettuare gli investimenti previsti. Ai ricavi sottrai una morosità fisiologica del 6/7%, dagli stessi detrai tutti i costi previsti da piano e gli investimenti programmati e verifica cosa produce. Avrai delle sorprese, e finalmente troverai i veri responsabili, se non di tutto della maggior parte dei problemi.

Occhio ai contributi versati. ;)

Una domanda, fra quando arriveranno le bombe?
Falconi ma tu nn hai da fare?
Falconi ma tu nn hai niente da fare? se pensi che sia tutto fuorilegge vai a striscia e denuncia tutto.... e poi ma tu che lavoro fai , come vivi , chi te li da i soldi....? facci sapere.
Caro anonimo, chi sei? Chi ti paga? Forse, io? Facci sapere, con calma. Arriverà, arriverà.