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Io dipendente comunale non sono un assenteista

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il dipartimento provinciale dei giovani dell'Italia dei Valori, ha condotto un'indagine che non lascia spazio a commenti e repliche. La verità è data dai numeri. I dipendenti del comune di Teramo hanno una percentuale di assenza dal lavoro pari al 33%. Primi in assoluto in provincia. Segue il comune di Alba Adriatica con il 17,6%, Roseto 12,8% Mosciano 11,9% fino allo 0% dei comuni di Montefino, Arsita e Castelli. Tra le cause delle assenze, i giovani dell'IDV hanno registrato: i permessi retribuiti, non retribuiti, per studio, donazioni di sangue, malattia, legge 104. Vi ricordo che i dati elaborati sono forniti dagli stessi comuni, tramite l'ufficio del personale.
Come reagiscono i dipendenti modello a queste accuse di essere dei fannulloni?
Eccovi una risposta tra le tante giunte in redazione.
"Sono un dipendente comunale. I giornali di oggi riportano tutti la notizia sull'assenteismo in comune. Dati veri. Ma, come al solito, si cerca di fare "notizia" solo con in numeri, alterando quella che è la realtà dei fatti. Io, come tanti altri, in più di 20 anni di lavoro mi sono assentato per malattia pochissime volte (mia fortuna), quindi non mi sento assenteista. Perchè non verificate nella % di assenti giornalieri quante volte si ripetono gli stessi nomi dei dipendenti? Troppo facile dire al comune sono assenti un giorno su tre! Ma chi? Io no!"

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Commenti

con questo commento vorrei rivolgermi a chiunque ha scelto giustamente di replicare agli articoli apparsi oggi sui quotidiani locali. Anche il mio nome è stato citato,ma in questo momento non scrive la persona che fa parte del dipartimento giovani idv di Teramo,ma una cittadina che fruisce frequentemente dei servizi offerti dagli uffici pubblici del comune. Come ha precisato Giancarlo Falconi,i dati sono stati dichiarati direttamente dai comuni,e i dati sono numerici..noi non abbiamo fatto altro che "denunciare" questa situazione e tutte le conseguenze economico-sociali a cui porta,azione che è compito della politica; l'intenzione non era dunque quella di fare notizia o di prendere presunti meriti,ma solo quello di portare alla luce una verità che è sotto gli occhi di chiunque si rechi in un ufficio. Ovviamente per ogni dipendente che non si reca a lavoro un giorno su tre,ce ne sono molti (la maggior parte ) che vivono il proprio lavoro con dedizione e serio impegno,e svolgono la loro attività con attenzione e cortesia(cosa non sempre scontata). Sono dunque certa che chi svolge con costanza e coscienza il proprio lavoro,non si debba sentir toccato dalle nostre dichiarazioni,e a questi va il mio elogio e ringraziamento da cittadina. Per il resto,mi piacerebbe andare in ogni singolo ufficio e verificare chi lavora o no,ma ovviamente non è il mio ruolo,e speriamo che la nostra piccola inchiesta porti a maggiori controlli e a risposte concrete da parte dei comuni stessi.
In riferimento agli articoli pubblicati sui quotidiani locali relativamente all’indagine effettuata dal coordinatore provinciale del gruppo giovanile dell’Italia dei valori Stefano Di Romualdo, sui tassi di assenza del personale del Comune di Teramo, l’Assessore al Personale Mirella Marchese puntualizza quanto segue. In primo luogo, spiega l’Assessore, occorre specificare, visto che si parla insistentemente di “assenteismo al Comune di Teramo”, la differenza che sussiste tra l’assenteismo e l’assenza giustificata del lavoratore. Con il termine di “assenteista” viene comunemente indicato il lavoratore che dopo aver timbrato il cartellino, si assenta, senza autorizzazione, dal posto di lavoro. Viceversa il lavoratore assente per motivi di salute, di assistenza a portatori di handicap, di infortunio, puerperio, malattia dei figli, ferie, recuperi, motivi di studio, ricerca, permessi sindacali, aspettative sindacali e quant’altro, che produce al proprio datore di lavoro la relativa documentazione giustificativa, non può essere considerato “dipendente fannullone e assenteista” così come definito negli articoli di che trattasi. Nel nostro ente, infatti, non sono mai state rilevate assenze non giustificate e neppure episodi fraudolenti di registrazione della presenza. Circa il paventato “danno erariale”, continua l’Assessore Marchese, provocato al Comune di Teramo, occorre precisare che tale affermazione appare a dir poco farneticante. Infatti Di Romualdo fornisce numeri prendendo spunto da una sterile statistica pretendendo di elaborarne risultati economici alla stessa stregua di un piano economico-finanziario senza conoscere nè l’organizzazione nè l’attività gestionale dell’ente locale. Nel nostro Comune sono presenti circa 350 dipendenti di cui circa 250 di età compresa tra i 50 ed i 64 anni che, in virtù delle nuove normative, vedono allontanarsi sempre più l’età utile per la pensione, con tutte le problematiche afferenti alla sfera della salute e della famiglia che ne derivano. Nonostante ciò sono dei bravi lavoratori che, insieme ai dirigenti, portano avanti una macchina amministrativa sempre più complessa, onerosa e carente di risorse. “Vorrei tranquillizzare il coordinatore provinciale IDV Stefano Di Romualdo” continua l’Assessore Marchese, “circa il controllo esercitato dall’Amministrazione sui dipendenti assenti per malattia; puntualmente viene fatta richiesta di visita fiscale che, sino ad oggi, non ha prodotto risultati negativi”. Riguardo ai dati forniti dall’Ufficio Rilevazione Presenze del Comune, contenente percentuali allarmanti di tassi di assenza del personale, ciò deriva da una generica quanto imprecisa definizione della modalità di pubblicazione dei dati aggregati dettata dalla normativa (Legge n. 69/2009). La scelta operata in precedenza fino ad ottobre 2011, rilevava i dati considerando solo le timbrature del cartellino (badge) generando, in tal modo, elevate percentuali di assenza e non di maggior presenza. Dopo una attenta valutazione, si è deciso di utilizzare una nuova selezione statistica che ha portato ad un risultato nettamente diverso come si è verificato con la pubblicazione dei dati del mese di novembre 2011, elaborati tenendo conto della differenza tra le ore generate da voci di presenza mensili comprensive delle eccedenze (maggior presenza) dovute a straordinari, progetti vari, flessibilità positiva, ecc. e quelle delle voci di assenza. A giorni, conclude l’Assessore Mirella Marchese, saranno pubblicati anche i dati relativi ai mesi di dicembre 2011 e gennaio 2012.
ma vi siete scordati i 2 dipendenti dell'istituto zooprofilattico?????? che andavano uno in giro con lo scooter, uno ad accompagnare la mamma!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!sono cose scritte dai giornali vero????e vi meravigliate di queste cose?????? ma dai.....forza comune di teramo ,forza izs.....
Sbagliato in mia opinione fare di tutta l'erba un fascio...Ha ragione il dipendente comunale nel chiedere verifiche in merito. Non è giusto, mai, generalizzare. Anche se cmq credo che questi giovani ragazzi dell'IDV questi dati non se li sono inventati...per me la verità sta nel mezzo...ma è solo una opinione, non ho dati alla mano per poterlo affermare!
Scontata la difesa d'ufficio dell'assessore al personale, 350 dipendenti = 350 famiglie di votanti meglio tenerseli buoni, tra un anni si vota. Comunque abbiamo appreso che c'è un alto tasso di donatori di sangue tra il personale, ma se uomo si può donare al massimo 4 volte in un anno e se donna 2. Evidentemente c'è un altissimo tasso di malati cronici e un'altissima percentuale di dipendenti con familiari ammessi alle tutele della legge 104.
@ Massimiliano: non abbiamo dimenticato neanche quello dell'INPDAP.
Caro Direttore, non capisco come possano inviare commenti inutili come quello dell'Ass. al personale del Comune di Teramo. Innanzi tutto ricordo ancora un articolo del fenomenale Francia sull'Ass. in questione che ne caratizzava i soli lati positivi dimenticando quelli negativi. Spero che il Dott. Francia continui a leggere il suo blog in modo tale da commentare anche questo articolo. Sono curioso di conoscere il suo pensiero alla luce di questo commento. Io personalmente lo trovato in qualche vuoto, insignificante, inutile e senza contenuto. Qui si continua a difendere l'operato di tutti solo per conquistare qualche voto ma non ci si rende conto che queste difese fanno più male che bene. Assessore mi può spiegare che significa che "Nel nostro ente, infatti, non sono mai state rilevate assenze non giustificate e neppure episodi fraudolenti di registrazione della presenza" oppure "Vorrei tranquillizzare ..........circa il controllo esercitato dall’Amministrazione sui dipendenti assenti per malattia; puntualmente viene fatta richiesta di visita fiscale che, sino ad oggi, non ha prodotto risultati negativi”. Caro Assessore nel caso vi fossero assenze non giustificate o episodi fraudolenti di registrazione delle presenze, Lei e il suo Dirigente avevate l'obbligo di fare denuncie all'autorità giudiziaria oltre che ad aprire un provvedimento disciplinare nei confronti del dipendente che si era reso protagonista di tale comportamento. Per cui mi consenta che quella sua affermazione mi sembra una cosa inutile come quella successiva cioè che per le assenze per malattia mandate le visite fiscali. Anche questa affermazione la considero fuoriluogo poichè è obbligatorio mandare la visita fiscale. Ma in questo modo svolgiamo il compito di Assessore ? Mi sembra un troppo riduttivo per essere nel Comune Capoluogo. Forse poteva fare un po di pratica in qualche piccolo comune. Cordialmente.
Mi piace constatare che le acque si sono mosse un po'! ... sono il dipendente dell'articolo. Giusto, assessore, specificare la differenza tra assenteismo e assenze dal servizio. Assenze che comunque sono permesse dalla legge e vengono regolarmente giustificate. Appunto: GIUSTIFICATE. Se il medico curante rilascia certificati... non è colpa dell'Ente, caro Libera-Mente ! non per questo voglio difendere l'assessore, lei sa quello che deve fare e dire. Noto con un certo piacere che la sig.ra Silvia Romani ha fatto un mezzo passo indietro, e la ringrazio. Se poi lo vuole completarlo... meglio ancora. @ Masimilianoooooo: 'stamo' a 'parlà' del Comuneeeeee... no dell'IZS o INPDAP !!!! Gli altri commenti: solite strumentalizzazioni politiche assolutamente fuori luogo. Lasciatevelo dire, in tutti gli enti pubblici ci sono fannulloni, raccomandati, furbetti e furbacchioni ma anche, e sono assolutamente la maggioranza (il 70% di quelli che per la statistica vanno a lavorare ogni giorno) che fanno il proprio dovere con dedizione e piacere di farlo, guadagnandosi onestamente il proprio (misero, il mio senz'altro; quello dei colletti bianchi forse no!) stipendio. Buon lavoro e tutti.

Gentile Libera-Mente, concordo perfettamente con Lei ed esprimo tutto il mio diniego per l'Assessore Marchese, che ha espresso delle criticità nello svolgimento del  proprio ruolo. 1) L'Assessore disconosce il significato della parola assenteista, che Lei confonde con truffatore...(poveri noi). 2) L'Assessore lamenta l'ambiguità della norma che prevede la pubblicazione dei dati di presenza dei dipendenti, ma non si comprende come mai il solo Comune di Teramo la interpreti male, mentre tutti gli altri Comuni l'abbiano ben compresa. Il sospetto è che ci sia un deficit cognitivo dell'Assessore o del dipendente incaricato di applicare la norma. 3) L'Assessore snocciola una serie di ovvietà ed obblighi di legge che non sono dei vanti del Comune, bensì appunto degli obblighi...(poveri noi bis). P.S.: Mirella Marchese, in altro articolo pubblicato qualche settimana fa, continua incredibilmente a difendere il concorso per tre amministrativi concluso lo scorso dicembre, concorso che ribadisco è totalmente illegittimo da capo a piedi. Ricordi, la Marchese, che non tutto ciò che non viene impugnato è perciò solo legittimo e si rilegga il mio articolo del 16 dicembre 2011 pubblicato su questo blog.

L’Assessore Marchese annuncia che cambierà il metodo di calcolo delle percentuali, considerando anche gli straordinari così da abbassare le percentuali di assenza. Questo significa prendere in giro i teramani due volte. Da una parte si tollerano assenze fuori misura e dall’altra si acconsente agli straordinari che rappresentano un costo ulteriore. Non è un problema di forma ma di sostanza. Stupisce poi la sfacciataggine con cui si dicono certe cose, si ha l’impressione che non si abbia più alcun rispetto per i cittadini. Non capisco come si possa tollerare un Assessore al personale che di fronte alla peggiore evidenza, difende gli impiegati “fantasma” che vivono sulle spalle di tutti gli altri, compresi i teramani.
tengo a precisare che con il mio commento non ho fatto un vero e proprio passo indietro. Il mio era un pensiero personale che è e rimane costante:la nostra azione non è un attacco aperto alla categoria dei dipendenti comunali,ma semplicemente una presa di coscienza e una concretizzazione di dati purtroppo reali. Per il resto ribadisco che nelle mie esperienze di cittadina a contatto con gli uffici,non ho mai avuto problemi o lamentele. Per cortesia,distinguiamo i casi e le situazioni. oltretutto tengo a precisare che condivido ogni singola parola scritta dal dipendente nell'ultima parte del suo intervento. Visto che sono certa che Lei e moltissimi Suoi colleghi guadagnate onestamente il vostro stipendio, e svolgete con dedizione il vostro lavoro,la invito a non sentirsi toccato da questa inchiesta,che oltretutto può solo mettere in buona luce i Lavoratori( si noti la L maiuscola)..quelli veri!
A tutto questo si aggiungono i 19.616 euro che i dirigenti hanno percepito a pioggia come premi di produzione annuali in aggiunta allo stipendio, una vergogna alla luce delle novità emerse.
Qualche tempo fa Marchionne lamentava un "alto livello di assenteismo" in FIAT, quantificato al 3% circa sul totale dei dipendenti. Ovviamente si riferiva alle assenze per malattia o per altre legittime motivazioni, e non alle assenze ingiustificate per le quali si viene licenziati in tronco. Non so se auspicarmi un altro Marchionne come assessore al personale del comune di Teramo, oppure un'altra M. Marchese a dirigere la FIAT... E pensare che politicamente sono molto vicini...
Le chiacchiere stanno a zero: i servizi al cittadino del comune di Teramo fanno schifo e basta!!! Non è una dato opinabile o discutibile, è la pura e semplice realtà. I commenti e le reazioni dei fornitori di tali servizi non hanno senso!!! Noi vi paghiamo e voi non lavorate... Basta!!! Altro che articolo 18, 19 e 20.. Denunciate voi quelli che non lavorano e si fanno i fatti propri, noi siamo solo cittadini stanchi delle vostre arroganti maniere e non poliziotti in borghese.. E soprattutto essere sul posto di lavoro non necessariamente significa lavorare!!!
@Maurizio Di Felice..... specifichi meglio che servizi ha riscontrato che "fanno schifo", almeno ci si rende conto meglio. Perché si generalizza sempre, entri nel dettaglio. Lei che fa: imprenditore, impiegato, disoccupato? è stato trattato male o che? Quale ufficio ha frequentato e per quale pratica? Siamo tutti curiosi. Grazie 1000.